Domani 25 Novembre le iniziative in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne si moltiplicano. Le donne uccise in italia da uomini che spesso conoscono, amanti, mariti, fidanzati sono oltre 100, esattamente 116 con l’ultima donna, Elisìzabeth la vittima di oggi. Numerosi sono i casi di violenze fisiche o psicologiche perpetrate tra le mura domestiche denunciati e non. Disagi e dolori che in silenzio talvolta sfociano in tragedie irreparabili. Omicidi, femminicidi, bambini orfani per colpa di atti violenti, per responsabilità di padri e di uomini senza controllo ne rispetto.
Femminicidio donne scendono in piazza 25 novembre
Dietro ai femminicidi vi sono spesso fenomeni educativi sbagliati, giovani, adolescenti che vivono in maniera passiva la violenza tra le mura domestiche e che, a loro volta, si trasformano in età adulta in carnefici. Gesti estremi in cui le donne sono vittime innocenti, e che spesso trascinano un rapporto malato per paura o per sensi di colpa. Le vittime talvolta sopravvissute ad atti di violenza estrema vivono cercando di recuperare il loro corpo offeso e la propria mente, un’equilibrio che risente delle innumerevoli “crepe” che un evento così traumatico lascia nelle loro anime.
Processi e sentenze
Purtroppo, malgrado i processi e le sentenze, la legislazione italiana non fa molto per tutelare le donne. Ed i casi di femminicidio e di violenza sono davvero molti, troppi. Non c’è assistenza, supporto, nemmeno nei casi in cui vi sono denunce ripetute che poi sfociano in tragedia, una legge che non interviene come dovrebbe, e non lo fa neanche a dovere in fase processuale dove l’assassino se la cava con una pena di 15 anni, pena che viene ridotta nel corso degli anni. Una vita umana non ha prezzo, e chi uccide o mina nel profondo l’esistenza di un’altra persona, non può avere sconti di pena. Si tratta di soggetti comunque pericolosi socialmente a rischio che, con molta probabilità, torneranno a compiere crimini e violenze. Ma poi qual’è il prezzo per una vita spezzata? Viva o morta una donna che ha subito una violenza non sarà mai più la stessa per tutta la vita e non per qualche anno…
Occorre una legislazione migliore per tutelare non solo le donne, ma tutti coloro che sono vittime di violenza e crimini: uomini, donne, bambini di ogni razza ed età, perché la vita è un bene prezioso e va protetto e rispettato senza “sconti di pena” per chi viola questo principio.
un argomento delicato di cui è giusto che si parli di più
Sarebbe ora di dire NO, Basta! Le Donne vanno rispettate e soprattutto i capi,quelli che si fano la grande bocca chiamandosi magistrati e politici, dovrebbero dare dei segni significativi..
Basterebbe far rispettare le leggi che teoricamente ci sono…servirebbero campagne sociali, divulgazione, educazione…e sostegno per chi denuncia …invece non viene fatto un tubo
Argomento interessante e poco affrontata a parer mio. Grazie per le informazioni
Trio questo tuo post davvero interessante, spero che si muovano in merito, noi donne abbiamo bisogno di protezione
Anche io oggi scendo in piazza …. a Genova è in piazza de Ferrari …. Basta con i Femminicidi!
dire no delle volte non basta, purtroppo c’è un retaggio culturale , sbagliato che ci rende purtroppo vittime sempre piu’ spesso e non importa se ormai siamo nel terzo millennio!!
purtroppo alcune donne non riescono a ribellarsi a determinati atteggiamenti, occorre davvero tanta informazione e coraggio
oggi tutti nelle piazze mi raccomando, facciamo propaganda il più possibile !
Molto utile ed interessate il tuo articolo. Chi compie questi gesti va punito con il massimo della pena ed è giusto chiedere i nostri diritti.
Concordo sull’esser contro la violenza in generale perché è una cosa vergognosa.
Non dovrebbero esserci manifestazioni simili nel 2016. Dovremmo già avere TUTTI bene impresso in mente che la violenza non è MAI la soluzione
È un argomento molto delicato,ma è giusto che se ne parli,ma più che altro sarebbe più giusto riuscire a trovare una soluzione a tutta questa violenza.