La frutta marcia contiene batteri e muffe di fermentazione e decomposizione e quindi fa male ed è nociva per la salute. Ciò non toglie che possa essere utilizzata in maniera intelligente sia in casa che in giardino e, dato che mangiare frutta marcia fa male: vediamo come utilizzarla.
Frutta marcia fa male?
Muffe e tossine possono essere presenti nella frutta marcia e il nostro organismo non è in grado di far fronte a questi prodotti derivanti dal marciume della frutta. Se si vuole fare economia domestica si può tagliare accuratamente la parte marcia della frutta asportando tutta la parte guasta della frutta, tenendosi ben larghi con il taglio, ed utilizzare solo la parte buona per preparare marmellate o macedonie di frutta o succhi.
Cosa contiene la frutta marcia
Ma ci sono altri usi che si possono fare con la frutta marcia, utilizzandola in giardino. La Patulina è una sostanza tossica contenuta nella frutta marcia, un tempo utilizzata dall’industria farmaceutica come antibiotico, ma successivamente ritirata dal mercato per gli effetti collaterali ai danni dei reni, del fegato e della mucosa intestinale.
La Patulina sostanza tossica contenuta nella frutta marcia
Se l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di mangiare circa 5 porzioni di frutta al giorno, così come almeno due di verdura cruda e cotta, in quanto frutta e verdura fanno bene alla slaute, allo stesso tempo, mette in guardia sul consumo di frutta andata a male, marcia o semi marcia.
Mele e pere, ma anche altri frutti, se marciti producono la Patulina, un antibiotico naturale che se prodotto ed ingerito ad alte dosi può risultare danno per i reni, le mucose che rivestono la vescica, gli occhi, inoltre deprime il sistema immunitario e danneggia la flora batterica intestinale. Infine, la Patulina favorisce la formazione di radicali liberi, cosa che invece, frutta e verdura di qualità e fresche, inibiscono egregiamente.
Quale frutta a rischio
Quindi la frutta marcia fa male e non va consumata. Quando la concentrazione di Patulina nei succhi di frutta è alta, significa che sono stati ottenuti utilizzando frutta scadente, anche se l’alta temperatura annienta i suoi effetti nocivi. La Patulina può formarsi su molti tipi di frutta ma in particolar modo su Kiwi, mele e pere.
Non è contenuta invece negli agrumi in quanto la presenza di acido citrico ne impedisce la formazione. In genere i frutti dolci sono quelli maggiormente soggetti al problema “Patulina”, ma anche un arancia muffita fa male: è ovvio!.
Cosa fare con la frutta andata a male? Usi e riciclo
La frutta andata a male può essere utilizzata sia in cucina, cotta e bollita dopo essere stata selezionata a dovere, o per preparare utili concimi naturali per le piante ed il giardino.
Cucinare la frutta
Se la frutta è appena intaccata, si possono preparare delle marmellate, ma considerate che se proprio marcita neanche la temperatura di 80 gradi uccide la Patulina, quindi occorrerà selezionarla e farla bollire a lungo per eliminare tossine e batteri.
Compostaggio
La frutta e la verdura marce possono essere utilizzate per fare il compost da giardino. I compost è un concime ottenuto in maniera naturale attraverso il riutilizzo degli scarti organici della cucina mescolati a piccole quantità di terriccio poste a strati. Esistono dei contenitori di piccole, medie e grandi dimensioni che possono essere utilizzati per riciclare gli scarti della cucina e produrre un compost nutriente per fiori e piante in vaso o per l’orto ed il giardino.
Allo stesso modo, potrete frullare la frutta, diluirla con acqua ed innaffiare le piante concimandole. Questi ed altri scarti alimentari potranno essere utilizzati in casa e in giardino come concime.
Utilizzo già frutta e verdura marce come compost per il giardino, ma non conoscevo tutte queste informazioni e quindi presterò molta più attenzione quando consumerò frutta poco fresca
Ciao l’utilizzo mediante compost è utilissimo infatti
Ho letto quest’articolo con vero interesse…anche io ho sempre preparato marmellate e confetture con la frutta piu matura ma quando è particolrmente intaccata non la utilizzo
Io porto la frutta e verdura marcia dal mio nipote che ha una bella campagna e lui la utilizza per concimare la terra 🙂
Il compostaggio domestico, oltre ad essere naturale, è un piccolo accorgimento che permette di ridurre gli scarti organici e di conseguenza i rifiuti!