Gli approcci attraverso i social funzionano? Chi li usa e perché?

Social e approcci
Social e approcci

Sui social si è andata sviluppando, oltre alla nota funzione sociale di contatto tra amici e parenti, anche quella di “approccio” per avvicinare, conoscere, o “rimorchiare” le persone; uomini, o donne che siano, avvicinati solo in funzione di conoscenze di altro genere.

Avendo vari blog, questo magazine, e dei corsi di ballo, tendo ad accettare le richieste di amicizia che citano “amici in comune”. Se gli amici sono molti e per lo più a me ben noti, penso di poter accettare in tranquillità: invece alle volte la decisione si è rivelata errata!

Non credo in questo genere di “contatto sociale”, esistono i siti di incontri per chi ha di queste ambizioni ed esigenze, dunque un atteggiamento démodé, che spesso cela delle personalità contorte e carenti sotto molti punti di vista.

Ma secondo voi: Gli approcci attraverso i social: funzionano? Chi li usa?

Gli approcci attraverso i social e la duplice funzione

I social si sono rivelati dei validi alleati nel riuscire a mettere in contatto parenti, conoscenti, ed amici. Molte persone hanno ritrovato i vecchi compagni di scuola, gli amici dell’infanzia, od anche amici del periodo legato all’attività sportiva giovanile.

Inoltre, i social come facebook ed Instagram, sono anche degli utili alleati per il marketing di vario genere e per la vendita. Ma, allo stesso tempo facebook, si è trasformato in un social invadente, un social in cui, chiunque, può arrogarsi il diritto di chiedere la tua amicizia per poi molestarti.

Gli approcci attraverso i social funzionano? Chi li usa e perché?

Facebook consente di Molestare?

La risposta è: Si! Direi proprio di si. Anni fa mi rubarono un paio di foto per creare un account falso. Facebook ed il suo supporto, non seppero fare altro che bloccare i due profili (il mio, e quello della persona che mi aveva rubano le foto), per non farci vedere reciprocamente.

Sostanzialmente, ho dovuto risolvermi la questione da sola con l’aiuto di alcuni amici blogger. In Instagram invece, per un caso simile, sono intervenuti prontamente e, dopo una verifica dell’account effettuata attraverso foto e documento, hanno risolto il problema cancellando l’account clonato con le mie foto.

Quanto agli approcci: rispondo di SI, secondo me si tratta di molestia, perché è molestare e nulla più quando una persona si arroga il diritto di tampinare il prossimo con saluti, frasi, indiscrezioni, proposte indecenti o magari anche foto esplicite.

La conversazione che mi ha irritato di recente, è stata la cosidetta “goccia cinese” che ha fatto traboccare il vaso, ed è avvenuta con un giornalista romano, filosofo, che ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Svolge più lavori che dovrebbero appagare il suo ego… ma, a quanto pare, non è proprio così, altrimenti credo che non perderebbe il suo “” ad importunare perfette sconosciute sui social.

Ecco una conversazione interessante copiata dalla chat tra me, ed il saccente filosofo romano, autore di una decina di libri, professore pluri-specializzato che ha partecipato a moltissimi programmi televisivi, ma del quale, personalmente, ignoravo l’esistenza e la notorietà. Ho accettato la sua amicizia con tranquillità, in virtù del fatto che avevamo diversi amici in comune e che la sua professione era in linea con il mio lavoro.

Tramite mail e social ricevo molte proposte di lavoro e collaborazione, inclusa la richiesta di recensire dei libri. Dunque, tutto mi aspettavo da un giornalista, tranne che un comportamento di questo tipo:

Ora siete in contatto su Messenger”……mara ciao che splendore sono un giornalista e filosofo di roma roma anche tu Buongiorno.

Roma si blogger e sposata

ah ok. mi piacerebbe sentirti a voce per quattro chiacchiere e restare in contatto su wapp se ti fa piacere ovvio

Non amo dare il mio numero di telefono. Mi dispiace. Non credo, dunque, che tu sia interessato al mio lavoro. Pensavo mi avessi chiesto l’amicizia per quello. Buona serata.

Beh certo chi non è interessato al tuo blog…Ma per piacere …

Fine della conversazione….

Ha bloccato il mio account! Ed io il suo.

Sono sincera: ci sono rimasta male! I miei figli ancora ridono… ma a me non sembra normale non potersi tutelare dalla perdita di tempo, dagli insulti e da questa tipologia di persone.

Questo è solo uno dei numerosi esempi che si possono fare in merito alle persone che ci contattano su facebook e chiedono l’amicizia per poi molestare in vario modo: propongono cose da vendere, attività da avviare, cercano relazioni, e tutto questo indipendentemente dal fatto che si tratti di donne o uomini.

Molestatori social: uomini, donne e trans

Sono stata molestata da uomini ma anche da donne ed una volta, con mio grande stupore, anche da un trans (persona che in realtà si è rivelata educata pur nella sua imbarazzante schiettezza).

Parlo al maschile, ma per la verità quando ho accettato la sua richiesta di amicizia, ero convinta che si trattasse di una donna. Dopo una serie di complimenti inaspettati, che non mi hanno insospettito proprio da subito, si è fatto avanti apostrofandosi come un TRANS ATTIVO. Scusate l’ignoranza, ma nonostante la mia non più tenera età, non ero a conoscenza del fatto che ad alcuni trans piacessero anche le donne. 🙂

E’ proprio vero che non si finisce mai di imparare! Comunque, con questa persona, dopo una breve conversazione in cui mi ha istruita in merito e senza peli sulla lingua, non ci sono più stati approcci in tal senso, e mi ha lasciata tranquilla.

Un’approccio simile ho riscontrato che lo hanno anche le donne, discrete, socievoli, sembra vogliano intavolare solo una semplice conversazione. Pensi si tratti di persone un po’ sole che hanno voglia di fare due chiacchiere… e così conversi con loro, anche mentre magari, hai duemila cose da fare, o stai scrivendo l’ennesimo articolo libero o per qualche cliente. Ma poi arrivano le foto, i complimenti espliciti, o le dichiarazioni vere e proprie.

Quanto agli uomini: lasciamo perdere! Spesso si rivelano ridicoli, insolenti e talvolta molto maleducati, specie se gli si risponde a tono scaricandoli o li si apostrofa con parole “esplicite”.

Gli approcci attraverso i social: funzionano? Chi li usa?

Chi usa approcciarsi con i social? Diciamo che l’approccio arriva da ogni dove, senza distinzione di sesso: uomini, donne e trans, anche se, oggettivamente, si tratta in prevalenza di uomini di ogni tipologia rientranti in una fascia di età che va dai 30 ai 60 anni.

Relazioni sociali reali

Ma l’approccio sui social funziona?

Nel mio caso specifico NO! E non solo perché non sono in cerca di relazioni. Ritengo che il metodo di approccio via social sia solo una grande mancanza di rispetto nei confronti di chi lo riceve, e che coloro che attuano tale pratica siano, oltre che maleducati, anche dei probabili soggetti problematici. Ma dato l’elevato numero di molestatori presumo che, dall’altro lato, vi sia una bella dose di persone aperte a tale tipologia di conoscenza.

Centri sociali, palestre, circoli sportivi non svolgono più la loro funzione di creare socializzazione? Non si è più in grado di fare amicizia nella vita reale? Cosa si cerca dall’approccio via social?

Secondo me una dose di gratificazione personale che non deve necessariamente sfociare in una conoscenza reale. Molti di questi uomini non sono “soli”, hanno fidanzata, moglie e figli, eppure, si divertono a molestare il prossimo sperando non so bene in che cosa. Forse pensano di ricevere ascolto, di sentirsi gratificati dall’essere accettati, o di gonfiare il proprio ego di fronte a un “rimorchio social” se quest’ultimo è andato a buon fine… Alcuni di loro forse ambiscono al “sesso virtuale”? Non so, ma non credo!

Non mi stupirei se dietro a questi adulatori procaci vi fosse una schiera di velati impotenti e pervertiti. Per alcuni di loro magari è solo un gioco, per altri, non so: una battuta di caccia indolore?

Ma la preda è virtuale! Quel che è certo è che, chi si trova dall’altro lato della chat, spesso non gradisce affatto, non si diverte!

Ormai è ben noto che se si vogliono conoscere persone senza molestare il prossimo, esistono i fantomatici siti web dedicati come Lovepedia, ad esempio per citarne uno od altri siti che offrono varie opportunità come cercare il partner di ballo su Badoo, per un nuovo grande amore o solo per amicizia.

Perché non usare dei siti d’incontri invece di importunare sui social? Forse perché sui social il risultato suona di più come una conquista. Forse quello che in realtà cerca il molestatore è proprio una reazione negativa da parte del molestato, reazione in grado di scatenare una sorta di soddisfazione verso l’insulto / offesa rivolto alla vittima. Un modo per sentirsi “forti”, “potenti”.

Persone insicure o narcisisti?

Ho fatto un piccolo esperimento sociale. A tal proposito ho pubblicato in facebook due righe per vedere cosa ne pensasse il pubblico comune. Con mio “non grande stupore” ho notato che tutto sommato vi è stata una media/scarsa partecipazione. Questo dimostra, a mio parere, che alcuni hanno, a par mio, la cosidetta “coscienza sporca”. ?! (Potrebbe essere!)

Temo che, oltre all’elevato numero di molestatori, vi siano anche molte persone “sole”, “incomprese” che gradiscono questo tipo di approccio vivendolo, a loro volta, come una gratificazione personale.

Dietro a questi approcci molestanti si nascondono sia individui dalla personalità narcisistica (tipo il soggetto che mi ha contattata: filoso giornalista e gran co…one” di cui mi piacerebbe tanto scrivere il nome), ma anche tante persone insicure e sole, che magari, sono alla ricerca di comprensione, o comunque, di un contatto emozionale, empatico, e magari sessuale contatto che attraverso il web, si sveste di responsabilità, espone di meno, ma può, per il molestatore corrisposto, risultare appagante.

Le relazioni: tra virtuale e reale nascono coppie e incontri

Una sorta di gioco che può, talvolta, sfociare in vere relazioni. Ho conosciuto una coppia, ad esempio, che si era “incontrata” nel web attraverso il gioco del Burraco. Sposata lei, divorziato lui, sono stati insieme per anni. Lui è diventato un membro attivo in famiglia “un amico di famiglia”.

Il tutto maturato alle spalle del forse “non ignaro” marito, e con il benestare tacito dei figli. Storie di infelicità e di incomprensione che si consolano e completano creandosi vite parallele consenzienti e reciproche, reali e irreali.

L’uso dei social: da marketing a socialità e bullismo

Senza stare qui a giudicare nessuno, perché in questa vita le situazioni ed i rapporti interpersonali sono molteplici, e penso che si debba essere comunque liberi di vivere come uno meglio crede la propria vita sentimentale, sociale e sessuale, ritengo che il web, ed i social, abbiano ampiamente stravolto il modo di relazionarsi e di porsi.

Allo stesso modo ritengo che le persone siano diventate meno educate, si sentano spesso frustrate, ma siano anche più sole e fragili, e che, i social attualmente, svolgano una funzione di vero e proprio supporto alla solitudine pur creando solitudine. Può sembrare contorto come discorso, ma in realtà non lo è.

I social però, Diventano pericolosa arma di contatto, offesa, bullismo e quant’altro, ma allo stesso tempo sono in grado di “avvicinare” e riempire la vita di molte persone sole.

Io sono spesso sui social, ma non li amo, li uso principalmente per lavoro. Linkedin si rivela utile per lavoro e in genere, non è soggetto, esattamente come Twitter (dove ultimamente gira anche la pornografia), a questo tipo di approcci e intrusioni.

L’unico social che amo davvero, e che ho motivo di apprezzare è Instagram dove, tra foto artistiche, paesaggi e promozioni mi piace intrattenermi, di tanto in tanto, e dove è sicuramente più facile avere amicizie disinteressate che mostrano interesse solo per la propria attività lavorativa di influencer, di blogger, di viaggiatore, o di comune mortale attraverso le foto ed i video postati negli account.

Mi piacerebbe che rispondeste alle mie domande anche, con un nome falso, se preferite, ma dicendo la verità 🙂

  1. A voi è mai capitato?
  2. Vi capita raramente o di frequente?
  3. Quale episodio assurdo o molto spiacevole ricordate in merito?

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6 COMMENTS

  1. purtroppo anche a me e’ capitato varie volte ma solo su facebook e io tendo subito a bloccare il profilo per evitare questi inconvenienti

  2. Complimenti per questo gran bell’articolo che parla di argomenti interessanti ma soprattutto importanti! Io penso che bisogna stare davvero attenti…di usare sempre la testa perchè dietro un pc può nascondersi di tutto!

  3. Non sempre funzionano, mi è capitato di ricevere anche foto oscene da molestatori del web, leoni da tastiera che nella vita privata non hanno mai avuto una ragazza, per fortuna per il genere femminile. Devo dire però che conosco coppie che si sono conosciute su fb ed ora sono felicemente sposate.

  4. Ciao sono un articolista e me ne capitano di tutti i colori, ricevo richieste di amicizia che potrebbero portare a una collaborazione e invece sono dei perditempo, molti con nomi fasulli.Non faccio in tempo a bloccarli che mandano foto oscene, che cancello.Persone povere di cervello che pensano che si sta sui social per rimorchiare mentre ci sono siti adatti a questi…mah

    • Infatti e per noi che invece ci lavoriamo sta diventando un vero problema, si finisce per accettare gli idioti e per bypassare invece persone utili per lavoro. Come fare a capire proprio non so più, quel che è certo che emi irritano ogni volta id più

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