L’incontinenza urinaria non dovrebbe essere considerata una malattia, quanto piuttosto il sintomo di un problema che interessa il tratto urinario. Si parla di incontinenza quando un soggetto non è in grado di controllare l’urina e di trattenerla: ciò avviene nel momento in cui la vescica diventa più debole, così che l’urina si perda in maniera incontrollata.
La vescica è un sacco muscolare che si trova nel bacino; si tratta di un organo cavo che agisce alla stregua di un serbatoio. Lo sfintere urinario interno gestisce la fuoriuscita di urina: non appena il cervello trasmette lo stimolo alla minzione, si verifica una contrazione delle pareti della vescica; di conseguenza, si rilassa lo sfintere e ciò favorisce l’eliminazione dell’urina.
Il funzionamento della vescica
Sono i reni a produrre l’urina, la quale viene indirizzata alla vescica tramite gli ureteri, che sono dei condotti. Una volta che la vescica è piena, il cervello riceve dai recettori nervosi situati nella parete vescicale i segnali che devono indurre la minzione. Quando questa si verifica, l’urina passa nell’uretra, che è il tratto conclusivo dell’apparato urogenitale.
La quantità di urina che il corpo produce cambia in funzione di una serie di fattori, come per esempio il tipo di regime alimentare che si segue, il sesso, l’età e fattori esterni, come per esempio l’assunzione di medicinali e la quantità di liquidi che vengono espulsi con il sudore e con la respirazione.
I disturbi della minzione
Ci sono diversi tipi di disturbi della minzione, i quali in molti casi sono trascurati: il che è un errore, dal momento che essi costituiscono in molti casi un sintomo iniziale di incontinenza urinaria. Pertanto, nel caso in cui si soffra di questi problemi è sempre necessario parlarne con il proprio medico di base.
Alcuni disturbi della minzione vengono definiti irritativi: è il caso, per esempio, della stranguria, che consiste in una minzione dolorosa, ma anche della pollachiuria, che rappresenta il bisogno di urinare spesso nel corso della giornata. Si parla di nicturia, invece, per indicare un frequente stimolo a urinare di notte.
I prodotti assorbenti
Quando si soffre di incontinenza urinaria, uno dei metodi più efficaci per contrastare l’imbarazzo e il disagio che possono scaturire da questo problema consiste nel ricorrere a dei prodotti assorbenti. Possono essere acquistati in farmacia, oppure risparmiando sul web sui molteplici shop online che mettono a disposizione dei clienti una vasta scelta di soluzioni che coniugano sicurezza e performance eccellenti.
L’incontinenza
Ci sono varie cause alla base dell’incontinenza: per esempio un aumento delle dimensioni della prostata, che può favorire una notevole ostruzione. Succede, infatti, che quando la prostata si espande l’uretra viene compromessa; ciò impedisce il passaggio di urina.
Pertanto, le pareti della vescica risultano irritate. L’incontinenza dopo un intervento alla prostata è un altro caso frequente. Va detto, comunque, che non sempre i problemi alla prostata sono fonte di incontinenza, ma quando ciò succede è probabile che la minzione diventi più frequente o addirittura dolorosa.
Quando compare l’incontinenza urinaria
A volte a innescare l’incontinenza è una contrazione della vescica troppo veloce o comunque improvvisa: si parla in questo caso di vescica iperattiva o OAB, acronimo che sta per Over Active Bladder. In altre circostanze, può succedere che la vescica non si svuoti del tutto, o ancora che l’uretra sia ostruita al punto che l’urina dopo essersi accumulata fuoriesca goccia dopo goccia.
I disturbi ostruttivi della minzione
Oltre ai disturbi irritativi della minzione vale la pena di conoscere anche quelli ostruttivi. Il mitto intermittente, per esempio, si caratterizza per un flusso urinario esitante e non regolare, dato che la vescica non può essere svuotata in un tempo unico.
L’anuria, invece, consiste nella completa assenza di minzione nel corso delle 24 ore, mentre il tenesmo vescicale corrisponde a uno stimolo urgente a urinare dopo il quale, però, si avverte un dolore localizzato e si ha la sensazione che lo svuotamento non sia avvenuto in modo completo.
La diminuzione della forza del getto urinario prende il nome di mitto ipovalido; non va dimenticato, infine, lo sforzo minzionale, che presuppone il bisogno di sforzare i muscoli della vescica per portare a termine la secrezione di urina o anche solo per cominciarla.
Le tipologie di incontinenza urinaria
L’incontinenza urinaria viene distinta dalla medicina in varie tipologie: c’è, per esempio, quella funzionale, che è provocata da fattori esterni e fa sì che il soggetto non sia in grado di arrivare in bagno per un disagio mentale o per una disabilità motoria.
L’incontinenza da pressione o da stress, invece, è una disfunzione urinaria che si palesa dopo che è stato compiuto un movimento fisico per effetto del quale viene amplificata la pressione addominale interna: possono bastare un movimento un po’ brusco o uno sforzo, ma anche un semplice colpo di tosse o uno starnuto.
Ciao un grande problema che devono affrontare gli anziani e chi ci sta vicino
Un articolo ben realizzato e che mi ha fatto scoprire tante informazioni!
Non conoscevo questo disturbo, un articolo davvero interessante e particolare.