Un rapace, il falco pellegrino, in grado di catturare le sue prede in volo e di raggiungere velocità strabilianti: un vero fulmine con le piume questo uccello. Il suo nome scientifico è Falco peregrinus, un rapace di straordinaria abilità e grande bellezza, universalmente conosciuto tra gli animali come l’animale più veloce al mondo, seguito da un altro volatile, il colombo e poi dallo straordinario e fulmineo ghepardo. In picchiata riesce a raggiungere velocità vertiginose e ciò lo rende un formidabile predatore. In tutto questo entra in gioco l’evoluzione che nel tempo ne ha perfezionato la struttura fisica rendendolo l’animale più veloce. Scopriamo di più sul falco pellegrino un fulmine velocissimo con le piume.
Il Falco Pellegrino: un evoluzione votata alla velocità
Gli animali subiscono un’evoluzioni che li rende più adatti all’ambiente che li accoglie in natura. Nel caso del Falco Pellegrino si assiste ad uno straordinario adattamento caratterizzato dalla velocità di volo e di picchiata.
Dunque, sia le caratteristiche fisiche che comportamentali di questo volatile sono il risultato di milioni di anni di selezione naturale, selezione dalla quale il Falco esce vittorioso in termini di velocità. Ma cosa si è modificato nel corpo del Falco Pellegrino nei secoli tanto da renderlo un fantastico predatore è un volatile così prestante?
Sicuramente una vista acuta e un’aerodinamica eccellente hanno contribuito moltissimo, ma ci sono anche altri elementi che lo rendono l’animale perfetto che è.
Vista acuta
Sicuramente nella caccia uno dei sensi più utili al falco pellegrino è sicuramente la vista. Ha gli occhi più grandi di qualsiasi altro uccello e riesce ad identificare e puntare una possibile preda da grandissime distanze.
Aerodinamica eccellente
Il corpo di questo rapace è strutturato in modo da riuscire a tagliare l’aria con basso impatto e scarsa resistenza. Le ali del Falco sono appuntite, il corpo presenta una struttura affusolata ed inoltre le sue zampe sono retrattili contribuendo ad aumentare l’aerodinamica del falco.
Cuore fortissimo
Il cuore del falco pellegrino, riesce, come quello del ghepardo, a pompare una grande quantità di sangue ai muscoli ossigenandoli a dovere, consentendogli di effettuare sforzi fisici elevati con estrema facilità, senza risentirne più di tanto.
Muscolatura potente
Aerodinamicità, vista acuta e cuore forte, sono tre cardini essenziali della velocità del falco pellegrino, ma non da meno risulta la sua struttura muscolare specie quella delle ali e del petto, in grado di sostenerlo e supportarlo sia in volo, che nelle picchiate attuate quando caccia le sue prede.
Il Falco pellegrino e la caccia in volo
La caccia in volo denominata anche “stooping” è una vera e propria specialità di questo rapace. L’ingegneria aerodinamica che caratterizza la struttura del copro del falco, unita alla sa vista acuta gli consentono di praticare questo tipo di caccia.
La caccia si attua attraverso 3 fasi fondamentali che vanno dall’avvistamento della preda che avviene durante le fasi di volo, che gli consente di avvistare una preda anche da grandi altezze e distanza.
Una volta localizzata la sua preda, il falco Pellegrino parte in picchiata raggiungendo delle accelerazioni spaventose anche di 320 chilometri orari. Ciò che alle volte mette in allarme le prede è spesso il suo grido ma difficilmente questo gli consente di sfuggire alla cattura.
Al momento dell’impatto il falco colpisce la preda con le zampe uccidendola con gli artigli quasi all’istante, senza lasciarle possibilità di scampo.
La precisione con cui tutta l’azione viene compita, la velocità di picchiata che consente al falco di arrivare sulla preda con forza perforandone il corpo, gli permettono di catturare le sue prede in volo con facilità. Tra le sue prede ci sono altri volatili, piccoli animali e mammiferi volanti.
Habitat del Falco Pellegrino
Il falco pellegrino è un rapace che si adatta con facilità a vari ambienti ma generalmente preferisce le zone costiere, aree vicine ai corsi d’acqua, zone montane e persino l’ambiente urbano.
Le scogliere a picco sul mare, le falesie e le isole offrono un ambiente naturale perfetto per la caccia così come per la nidificazione. Allo stesso modo le zone in prossimità dei fiumi o dei laghi mentre le pareti rocciose delle zone montane sono habitat ideale per la nidificazione del falco pellegrino.
Straordinariamente, la sua adattabilità gli ha permesso, nel tempo, di adattarsi a vivere anche nelle città nidificando su edifici molto alti e cacciando altri volatili e piccioni.
Cosa mangia il Falco Pellegrino?
In realtà si adatta a nutrirsi di ciò che trova nel suo ambiente circostante, (come visto), l’habitat condiziona dunque le sue scelte ma in linea di massima si nutre di altri uccelli (passeri, allodole, piccioni e gabbiani), piccoli animali, anatre, mammiferi, pipistrelli, scoiattoli e prede comuni delle zone boschive, incluse le lepri. La tecnica della caccia in picchiata lo rende un predatore quasi infallibile.
Cosa mette a rischio la vita del falco Pellegrino?
Come molte altre specie animali l’inquinamento contribuisce ad accrescere i pericoli che mettono a rischio le biodiversità e la vita anche di questo rapace.
L’uso di pesticidi, come ad esempio il DDT, ha decimato gli esemplari di falco pellegrino presenti in natura per non parlare poi della caccia al falco che anni fa veniva effettuata nella falconeria per l’utilizzo delle piume, pratica ad oggi vietata.
Infine la distruzioni di molti habitat naturali, la loro modifica, i rumori ed il disturbo di natura umana, ed altro, hanno allontanato, o messo a rischio, la nidificazione e la procreazione di questa splendida specie.
Fortunatamente, grazie a dei programmi di conservazione e protezione della specie, le popolazioni di falco pellegrino sono in lenta ripresa.
Curiosità sul Falco Pellegrino
Il falco pellegrino appartiene alla famiglia dei falconidi ed è diffuso in quasi tutto il mondo. In Italia lo troviamo praticamente in tutte le regioni della penisola.
Come visto è l’animale più veloce al mondo ed in picchiata riesce a raggiungere anche i 389 km/h. si tratta di un animale longevo che può vivere fino a 20 anni di età.
Interessante scoprire un certo dimorfismo di specie motivo per cui sono le femmine ad essere più grandi dei maschi e a possedere un becco più grande. La lunghezza media di questa specie va dai 35 cm ai 58 centimetri.
Infine, una volta che abbiamo scoperto tutto sul falco pellegrino, sulla sua potenza di volo e la sua capacità di caccia e di adattamento, è più facile comprendere perché questo rapace, in moltissime culture, è stato utilizzato come animale simbolico a cui viene associata forza, velocità e libertà.