Il mondo del calcio sempre più hi-tech

Il mondo del calcio sempre più hi-tech sala VAR
Il mondo del calcio sempre più hi-tech

E’ sempre più massiccia la presenza della tecnologia in questo momento storico e non poteva certo sottrarsi al progresso il mondo del calcio, in particolare quello professionistico e di alto livello. Più specificatamente la serie A dove dispositivi wearable, sensori portatili, app e tool vengono utilizzati in continuità per studiare, monitorare e esaminare il comportamento nonché lo stato di salute degli atleti. Innegabilmente, negli ultimi anni il mondo del calcio è sempre più hi- tech dominato dalla tecnologia così come accade per altri sport.

Il mondo del calcio e la tecnologia

Il calcio e la tecnologia coinvolgono anche i giocatori sottoposti anche alla tecnologia GPS, che regala statistiche una volta impensabili come può essere il conoscere quale posizione di campo ha occupato e in che percentuale.

Indica anche la distanza percorsa e il tempo trascorso negli spostamenti, tutte informazioni utili allo staff tecnico per dosarne magari l’impiego, ma anche per formarne lo storico e definirne al meglio le caratteristiche.

Non solo, questo ovviamente perché l’introduzione di metodi hi-tech è sempre più utilizzata anche per dirimere scottanti questioni di campo: “gol non gol”, fuorigioco, azioni fallose in campo e tanto altro ancora.

La prima di queste tecnologie ad essere stata introdotta nel mondo dello sport più seguito al mondo, è stata la goal-line technology, istituita ufficialmente nel 2012.

Lo scopo è quello di verificare la validità di un gol, se la palla ha varcato o meno la fatidica linea di porta, grazie all’utilizzo di sette telecamere per ognuna delle due porte e collegate ad un software che comunica direttamente con il direttore di gara.

Oggi dunque, persino chi è interessato alle quote scommesse sul calcio, può tirare un sospiro di sollievo: questa innovazione importante, limita proprio le controversie ed i casi di “goal non goal” che sfociavano inevitabilmente in clamorose polemiche e conseguenze ingiuste relativamente ad un gol concesso o non concesso irregolarmente.

Il calcio e la goal-line technology

La svolta vera e propria però del calcio e la tecnologia ad esso affiancata, ma anche di altri sport, è stata determinata dalla goal-line technology, è rappresentata dall’introduzione del VAR.

Si tratta di una vera e propria moviola in campo, utilizzabile nell’immediatezza, in corso d’opera, al fine di determinare situazioni dubbie, come ad esempio l’assegnazione di un calcio di rigore o la validazione di una rete. Utile anche per scorgere eventuali scorrettezze, soprattutto quelle meritevoli di una sanzione pesante come il cartellino rosso.

L’introduzione del VAR infatti, ha sicuramente rivoluzionato il modo di vivere la partita di calcio. Nel dettaglio significa «arbitro di video assistenza» e va considerato come un vero e proprio giudice di gara, tanto che la “squadra” è composta da due arbitri: VAR e AVAR.

  • VAR (ovvero l’arbitro designato a tale ruolo per quella specifica gara)
  • l’AVAR (l’assistente di fatto, che spesso e volentieri è proprio un giudice di linea).

E’ questa coppia di direttori di gara che esamina, al di fuori del campo di gioco, le eventuali situazioni dubbie della partita appoggiandosi ai filmati e avvalendosi dei replay e della tecnologia per tracciare linee digitali sul campo di gioco.

Come avviene la comunicazione tra i giudici con VAR – AVAR

Ma come avviene la comunicazione tra i vari giudici in caso di un caso da visionare più attentamente tra linee, palloni da calcio, fuorigioco e falli?

In primis la coppia VAR-AVAR informa l’arbitro che forse c’è una situazione da rivedere, poi loro stessi approfondiscono il fatto con le immagini video e, nel giro di qualche decina di secondi, spiegano al direttore di gara principale cosa è successo.

Quest’ultimo, avute le necessarie informazioni, può ritenere valida questa interpretazione oppure andare a rivedere direttamente il video nelle varie angolazioni disponibili sul monitor posto a bordo campo. E’ proprio all’arbitro cui spetta poi la decisione finale.

A differenza di quanto avviene in altri sport, come ad esempio il volley, le due squadre che si confrontano sul rettangolo di gioco, non hanno facoltà di chiedere l’intervento del VAR. Questa situazione è oggetto di profonda discussione e anche qualche inevitabile polemica da parte dei club e in particolare degli allenatori.

Infatti, è successo varie volte che si verifichino delle situazioni non propriamente chiare. Ciò nonostante il gioco prosegue senza che si utilizzi la tecnologia per dirimere quello che poteva essere un episodio da valutare con più attenzione e con strumenti più efficaci dell’occhio umano.

Le prime introduzioni dei VAR

L’introduzione di questa nuova tecnologia è stata autorizzata dall’International Football Association Board il 6 marzo 2016 ed è stato utilizzata la prima volta nell’agosto dello stesso anno, durante la partita di USL Championship che vedeva protagoniste York Red Bulls e Orlando City. Nella circostanza il direttore di gara la utilizzò addirittura in due distinti episodi, prima per estrarre un cartellino rosso e poi per comminare un’ammonizione.

In tornei più importanti e di caratura mondiale invece l’«esordio» è avvenuto in occasione della Coppa del mondo per club 2016.

Nella nostra serie A il VAR è entrato in vigore nella stagione 2017-18 ed il suo primo utilizzo è stato in occasione della gara Juventus-Cagliari (prima giornata) per assegnare un calcio di rigore alla formazione sarda. A partire dal campionato 2021-2022 è utilizzato per l’intera serie B che nelle stagioni precedenti invece riceveva queste ‘attenzioni’ solo per le gare di fine stagione, relativamente a play off e play out.

Considerazioni

Da allora ovviamente, di acqua ne è passata sotto i ponti, gli stessi direttori di gara si sono preparati al meglio per sfruttare nel migliore dei modi questi autorevoli supporti da parte della tecnologia, anche se resta qualche “punto morto” che non manca di scatenare polemiche.

Quest’ultime però, di sicuro sono nettamente inferiori, almeno numericamente, rispetto al passato, quando tutto era governato dall’occhio umano che doveva captare le immagini e decidere in una frazione di secondo.

Del resto, soprattutto parlando di “moviola in campo”, era auspicata da tempo e da più parti. Alcuni giornalisti di spessore hanno battagliato da tempo sull’esigenza di dare maggiore regolarità ed evitare controversie.

Va detto che tanti addetti ai lavori la invocavano e il suo arrivo ha avuto sicuramente un impatto importante positivo, pur essendo tutti ben consci, gli arbitri in primis, che si può ulteriormente migliorare.

Previous articleMaisonFire calore e design con i biocamini e le stufe
Next articleVendita mobili per ufficio: informazioni

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.