Non solo novità commerciali, ma anche rivoluzioni nella produzione, nell’acquisto e nel sistema generale che si muove intorno al mercato: l’elettricità è uno dei settori maggiormente proiettati verso il futuro prossimo grazie alla tecnologia, anche se, secondo alcuni studi, per la piena diffusione dell blockchain bisogna ancora attendere.
Il mondo dell’elettricità entra nel futuro: oltre 250 milioni di euro per la smart home
Iniziamo però dalle notizie più positive: negli ultimi anni gli italiani sembrano aver riscoperto una passione particolare per l’acquisto dei prodotti per la casa, soprattutto se intelligenti ed efficienti. Nel complesso si stima che la spesa domotica e smart home abbia superato i 250 milioni di euro nel 2017, con prospettive di incremento ulteriore anche per questo 2018.
Sorpresi? Ma anche no! si assiste alla nascita e alla crescita di nuove di generazioni digitali e multitasking. E se chi è oltre la trentina fatica ad adeguarsi, i giovani vivono il progresso tecnologico con grande naturalezza.
La spesa del italiani per il materiale elettrico
Nello specifico, circa un quarto degli italiani che ha fatto spese di materiale elettrico per la casa ha scelto innanzitutto prodotti riguardanti la sicurezza, forse anche in virtù dell’aumento del numero dei furti. I prodotti di interesse maggiore sono stati accessori per porte e finestre, telecamere, videocitofoni e serrature; un dieci per cento ha optato per prodotti di climatizzazione e riscaldamento, mentre sei consumatori su cento hanno comprato prodotti per il comfort come: elettrodomestici a distanza e di controllo energetico, lampadine e prese elettriche intelligenti.
La diffusione dell’ E-Commerce
Molto interessanti anche le dinamiche dell’acquisto, e l’evoluzione e crescita dei negozi virtuali; perché se le catene di elettronica restano sempre la meta preferita per gli italiani alla ricerca dei prodotti, aumenta con forza l’impatto dei sistemi di e-Commerce e dello shopping digitale, scelto da quasi un 20 per cento degli utenti a dimostrazione di un cambiamento anche delle abitudini. I negozi virtuali, infatti, sono sempre più forniti ed è possibile scegliere i prodotti e confrontarne i prezzi sui vari siti.
Per la blockchain c’è da attendere
L’orientamento al progresso è insomma piuttosto evidente, eppure per completare la trasformazione piena anche nell’ambito del settore elettrico bisogna ancora attendere: è questa la sintesi di due imponenti position paper sull’utilizzo di blockchain in questo ambito, pubblicati da Eurelectric, l’associazione europea che rappresenta gli interessi comuni dell’ industria elettrica che ha cercato di analizzare i progressi e le prospettive della tecnologia, formulando anche una serie di raccomandazioni ai decisori politici e ai regolatori.
Un potenziale da sfruttare
Il primo documento riporta i risultati di una piattaforma di discussione sulla blockchain, costituita dai rappresentanti di 25 utility europee: in sintesi, si riconosce l’importanza del potenziale della tecnologia, che può essere già sperimentato nei settori in cui non avvengono transazioni fisiche e che sembra adatta anche al comparto dell’elettricità che, viaggiando alla velocità della luce deve essere scambiata presso le piattaforme simili a quelle finanziarie.
I progetti in campo
Dal punto di vista pratico, alla data di marzo 2018, risultavano coinvolte nella tecnologia 122 organizzazioni del settore energia con 40 progetti annunciati e investimento per oltre 240 milioni di euro in progetti blockchain legati all’energia. Tra le evoluzioni previste ci sono soluzioni che propongono di valutare le vendite all’ingrosso e al dettaglio la costituzione di mercati “peer-to-perr”, la fornitura di servizi “flessibili” di bilanciamento, il coordinamento e la ricarica di veicoli elettrici, la sicurezza della rete e l’attribuzione di garanzie Fer ed ambientali.
Due studi sulle evoluzioni in Europa
L’altro studio si è concentrato, invece, sulle raccomandazioni ” per consentire a blockchain di realizzare tutto il suo potenziale senza mettere a repentaglio i consumatori elettrici”, perché “c’è c’è bisogno di molta più sperimentazione e innovazione per chiarire il potenziale valore di blockchain per il settore elettrico” , come spiegano i rappresentanti di Eurelectric. Quel che è certo è che in questo settore si sta investendo moltissimo ed i risultati non tarderanno ad arrivare.
davvero molto interessante farò leggere questo tuo post anche al marito