La conservazione degli alimenti nel 1800 storia del congelamento e inscatolamento del cibo

La conservazione degli alimenti nel 1800 dal congelamento all'inscatolamento del cibo
La conservazione degli alimenti nel 1800 dal congelamento all'inscatolamento del cibo

Nel 1800 si assiste alla rivoluzione industriale, cambiano le tecniche di produzione, ed anche quelle di conservazione. Le produzioni su scala industriale, e le nuove esigenze, rendono possibile lo sviluppo delle prime tecniche di congelamento e di inscatolamento dei cibi. Queste tecniche consentono di avere a disposizione cibi ben conservati anche fuori stagione, ed una disponibilità diversa degli stessi. Si pensi, ad esempio ai militari, o agli equipaggi in mare per mesi. Ma scopriamo di più sulla nascita dei novi metodi di conservazione che si aggiungeranno a quelli già esistenti della salatura e dell’affumicamento, nonché dell’essiccazione adottata per le carni ed il pesce, ma anche legumi, e frutti.

La conservazione degli alimenti nel 1800 storia del congelamento e inscatolamento del cibo

Tra il 1800 ed il 1900 molti settori subiscono un cambiamento legato ai processi di industrializzazione, non solo il settore alimentare ma anche quello legato alla moda dell’800 e del 900 e la nuova sartoria, così come l’arredamento e a vari settori legati alle tecnologie, automobili incluse.

Ma nel 1800 vi è un nuovo grande obiettivo legato ai cibi e all’alimentazione, ed è “conservare”. La conservazione dei cibi, che al giorno d’oggi sembra tanto naturale, un tempo era solo un idea agognata. Conservare i cibi per sconfiggere i cicli delle stagioni, combattere le carestie ed i cattivi raccolti, ma anche le alte temperature che erano responsabili del deterioramento rapido degli stessi. Si usavano grotte, cantine, sale e fumo ma comunque sia, la vera conservazione del cibo era ben lontana.

La refrigerazione, come metodo di conservazione, era ben nota nel periodo glaciale. Nel VIII secolo avanti Cristo i Cinesi avevano già scoperto come conservare il ghiaccio invernale per poi utilizzarlo durante le stagioni più calde per conservare gli alimenti attraverso depositi che venivano mantenuti freddi per evaporazione.

Le macchine per la produzione del ghiaccio

Fu tra il 1830 e il 1840 che in Inghilterra, si brevettarono macchine per la produzione del ghiaccio basate sulla compressione dell’ammoniaca anziché su quella dell’etere, abbandonando, dunque la tecnica più antica dell’evaporazione adottata appunto in Cina.

Nel 1877 si tenne un banchetto pubblico per la prima volta nella storia in cui si mangiò tutto cibo congelato sei mesi prima. I cibi scongelati e cotti furono carne bovina, pollame e pesce. IL successo delle allora “macchine del ghiaccio” sostituite attualmente dai moderni frigoriferi, fu un vero successo.

Nacquero grandi fabbriche che si occuparono esclusivamente della loro produzione. Produrre ghiaccio, infatti, non significò solo conservare per avere maggiore disponibilità di cibo ma anche l’opportunità che permise di aprire nuovi e grandi mercati di livello internazionale. Iniziarono così le importazioni di carni specie dall’America e dall’Argentina nazioni in cui vi era una grande produzione grazie alle estese praterie.

L’interdipendenza commerciale tra la vecchia Europa e le popolazioni che abitavano oltre oceano, si fece sempre più stretta e produttiva. Sempre nello stesso secolo nasce e si sviluppa un’atra tecnica di conservazione del cibo: quella dell’inscatolamento.

Conservazione dei cibi: l’inscatolamento

Produrre, conservare e dunque esportare fu uno degli argomenti di rilievo dell’800. Nel 1800 si aprono nuovi mercati interazionali grazie a queste tecniche di conservazione del cibo, e di conseguenza, si assiste alla nascita dell’industria alimentare da prima relegata ai piccoli negozi artigianali di vendita del cibo fresco. Conserve, prodotti in scatola, bibite e molto alto, poteva essere conservato in modo efficace e sicuro.

Conservazione dei cibi: l'inscatolamento
Conservazione dei cibi: l’inscatolamento

Come far viaggiare i cibi senza che si deteriorino? La risposta fu: l’inscatolamento!

L’inventore della produzione di cibi in scatola fu Nicolas Appert che in Francia, all’inizio del secolo, ideò un metodo che consentiva di chiudere in scatola i cibi. L’inscatolamento prevedeva la conservazione di carne nelle scatole ma anche di frutta e verdura nelle bottiglie in vetro che venivano poi sottoposte a forte calore e sigillate con molta cura.

Il passaggio decisivo dell’inscatolamento si ebbe nel 1818 in Inghilterra ad opera di Bryan Donkin che sostituì i materiali di Appert: al vetro di Appert, Donkin sostituì il ferro dolce stagnato invenzione che prenderà il nome storico popolare di “barattoli di latta”.

All’inizio vi erano latte grandi e pesanti da aprire con difficoltà, in quanto non esisteva ancora l’apriscatole e le latte erano di dimensione significative. Il primo apriscatole, infatti, fu inventato nel 1858 da J. Webner, anche se all’inizio si trattò comunque di uno strumento poco pratico che, successivamente fu sostituito dall’apriscatole a rotella funzionale e pratico. Era il 1925.

Successivamente in tempi recenti, si assisterà alla nascita delle scatole auto aprenti, già tagliate, e provviste di linguetta di apertura.

Come avveniva la conservazione dei cibi in scatola

La conservazione dei cibi avveniva grazie all’eliminazione dell’aria dalle latte ma soprattutto la riscaldamento a cui quest’ultime venivano sottoposte, metodologia che consentiva di uccidere microbi e batteri nocivi.

Alla fine del secolo, tra scoperte alimentari e medicina, si arriva alla conclusione grazie alle teorie di Pasteur che il ruolo dei microrganismi nel processo di putrefazione ma anche di fermentazione era davvero determinante. Così queste teorie vennero applicate anche nella produzione dei cibi in scatola rendendo i prodotti non solo comodi ma anche igienicamente sicuri.

I primi consumatori in assoluto dei cibi in scatola furono i soldati ed esploratori ma, successivamente, le scatolette ed i cibi inscatolati divennero un prodotto di massa. La tecnica della conservazione in scatola, oggi ancor più sofisticata e sicura, riuscì a risolvere molti problemi legati alla distribuzione dei prodotti.

Come visto, la conservazione degli alimenti nel 1800, dal congelamento all’inscatolamento del cibo, seguì vari passaggi che nel tempo, portarono a quelli che sono gli attuali metodi di conservazione, tra frigoriferi, congelatori e sistemi di inscatolamento, sia in metallo che in plastica e carta, in maniera innovativa e sempre più sostenibile.

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