Si! Se ne parla, ma se ne parla davvero troppo poco in confronto al disastro ambientale che si sta verificando in Amazzonia. La Foresta è in fiamme da settimane, l’incendio continua ad espandersi e a distruggere ettari di boschi. La Foresta amazzonica in fiamme brucia da settimane quali saranno le conseguenze? Ogni minuto che trascorre da quando ha avuto inizio l’incendio brucia una superficie di foresta pari ad un campo da calcio. Un’ incendio di dimensioni mostruose che inevitabilmente avrà un impatto ambientale enorme.
La Foresta amazzonica in fiamme brucia da settimane quali saranno le conseguenze?
Negli ultimi 30 anni una superficie più grande di quella che costituisce l’Italia; (circa 400 chilometri quadrati di foresta Amazzonica) è andata distrutta. La foresta rappresenta un vero polmone per il nostro pianeta che ora, si trova praticamente a respirare con un mezzo polmone in meno. L’ossigeno presente avrà una riduzione nell’aria di circa il 20 % perché questa è la quantità di ossigeno che, la foresta amazzonica produce sul nostro pianeta. Ora sta bruciando! Le fiamme distruggono giorno dopo giorno questo polmone naturale ma, se ne continua a parlare davvero poco, e a fare ancor meno. Le istituzioni e d i Governi non hanno preso provvedimenti seri in merito.
Ma perché sta accadendo tutto questo?
Come al solito entrano in gioco gli interessi economici di pochi. Le Milizie private bruciano la vegetazione, uccidono indirettamente gli animali, volatili, mammiferi e specie presenti in loco, scacciano gli indigeni che ci vivono all’interno della foresta per appropriarsi delle terre e trarre profitto da quest’ultime.
Dietro gli incendi che stanno colpendo la foresta pluviale c’è l’uomo, la peggior specie presente su questo pianeta o, che almeno si rivela tale in alcune situazioni specifiche. I dati che si evincono sono davvero allarmanti: nel 2019 si sono verificati 75mila eventi incendiari e solo nel mese di luglio sono stati bruciarti 225mila ettari di foresta circa il triplo rispetto all’anno precedente.
Ma si deve fare una distinzione tra questi dati, in quanto, secondo l’ Ispra (Istituto Superiore Protezione Ambientale), non solo incendi dolosi a scopo speculativo, ma anche incendi appiccati dagli agricoltori e grandi imprese zootecniche ed anche quelle agro alimentari che usano “tagliare e bruciare”. Ciò avviene, appunto, tra il mese di Luglio e Agosto e gli alberi tagliati vengono lasciati bruciare poi, al ritorno dei mesi umidi, con la stagione delle piogge, il tasso di umidità si innalza favorendo lo sviluppo della nuova vegetazione che sarà utile come pascolo, per gli allevamenti di bestiame. La foresta Amazzonica è stata disboscata del 15% e se tale valore dovesse salire al 25% non ci saranno più alberi sufficienti per mantenere l’equilibrio che riguarda il ciclo dell’acqua. Rispettare l’ambiente è la regola principale per tutelare alberi, specie animali e l’ intero pianeta, incluso l’uomo che lo abita.
Le conseguenze per l’intero pianeta
La produzione di ossigeno ad opera della foresta è enorme, il 20 % del pianeta. Inoltre, la foresta trattiene tonnellate di carbonio grazie alla sua vegetazione. L’annientamento di questo equilibrio comporterebbe un aumento di anidrite carbonica e un aumento dell’effetto serra. Un danno per l’intero pianeta e per l’uomo che, insieme ad altre fonti di inquinamento sta dando luogo a pericolose modificazioni ambientali e climatiche, di cui se ne sta già pagando ampiamente il conto.
purtroppo è davvero un disastro epocale, una foresta di così grande portata polmone verde del mondo che tristezza vedere queste immagini alla tv
Un disastro immane, dovremmo pagarli per mantenere qel ecosistema, loro ci vorrebbero guadagnare, sempre la solita storia purtroppo
Purtroppo si
Purtroppo il denaro e il potere sono troppo importanti per certi Esseri che pur di guadagnare non si fanno scrupoli nel violentare e distruggere la natura. L amazzonia viene usata per essere trasformata in coltivazioni di soia quindi cibo per le vacche … E mentre qualcuno oggi ingrassa qui felice della sua scelta di farla bruciare si accorcia sempre di più il tempo dell’ uomo sulla terra.
E, più che noi di mezza età… le nuove generazioni, ne pagheranno il conto