La primavera è da sempre un periodo di rinascita: si acquistano prodotti d’uso comune, come abiti calzature, ed accessori per rinnovare il guardaroba, si prenotano vacanze per l’estate, si acquistano i nuovi costumi. Si ripulisce casa, questo avviene, sia in termini di pulizie domestiche che di opere di ristrutturazione ordinaria e straordinaria.
Ci si scrive in palestra o ai corsi di ballo più in voga, il tutto per poter aver un fisico in forma per l’estate e si programmano numerosi weekend fuori porta. A fine mese, si attende l’ora legale e con essa, l’allungamento delle giornate. Innegabilmente, l’umore riceve una bella sferzata di energia. Quest’anno però, si è aggiunta una variabile importante, imprevista e del tutto negativa: il Coronavirus anche detto COVID19.
La primavera al tempo del Coronavirus: blocca anche i sogni
La realtà è, in questi giorni di Marzo 2020 che le piante, ignare del virus, hanno ripreso a fiorire e, almeno da me, alcune non hanno mai smesso di farlo, come ad esempio le rose bianche: un’anomalia manifestatasi in molti luoghi e che, grazie al Coronavirus, tenderà invece a normalizzarsi per il prossimo anno.
Fermare tutto, bloccando l’economia per salvare il pianeta dall’inquinamento atmosferico e dai cambiamenti climatici conseguenti all’emissione di CO2, non era possibile: ci ha pensato il COVID19: questo sconosciuto che, almeno per quanto riguarda l’inquinamento, si sta rivelando provvidenziale. Ma ha bloccato anche i nostri sogni e le nostre aspettativi primaverili ed estive.
“Provvidenziale” o ricercato? Questo è il dilemma!
Non lo sapremo mai! Il pianeta Terra, torna a respirare aria pulita. Questo è certo. L’emissioni nocive dovute all’industrializzazione e allo smog, agli incendi della foresta Amazzonica prima, e dell’Australia poi, sono ridotte. Certo è che il clima subirà una sterzata, questa in termini di cambiamento rallentato dei disastri ambientali.
Perché non se ne parli in TV, o se ne parli poco, lo trovo davvero strano. Si sono fermate le persone e le attività lavorative di molti, le industrie, le automobili, persino treni, navi ed aerei sono fermi, ne circolano solo una piccola percentuale. Tutto questo ha ripercussioni, non solo a livello di economia e di borsa, ma anche di MINOR INQUINAMENTO.
Non si viaggia, non si produce! La Terra torna a respirare
Questa primavera c’è, per via di questo virus, un inversione di programmi, tendenze e sogni: le palestre sono chiuse, il turismo bloccato, ed anche il pensiero di programmare una vacanza verso mete di cui non si conosce l’attuale futuro viene a scemare. Il weekend si svolge in casa, così come le giornate di tutta la settimana.
Si guarda la TV, dove, anche alcuni programmi attesi, e serie televisive in uscita, hanno subito uno slittamento. La TV parla solo, o quasi, di emergenza sanitaria. A fine giornata si contano i nuovi infetti e, purtroppo, i nuovi decessi. Nella nostra vita attuale, la tecnologia assume un ruolo di primo piano: telelavoro, contatti sociali, nuove tecnologie, informazione, scuola e studio, esami, attività ludiche e di intrattenimento di vario genere, e molto altro.
La primavera ed il sole: ironia
Sembra quasi ironico questo solo timido che scalda le giornate primaverili. Tornano le rondini e gli uccelli migratori, librandosi nel cielo, ignari di tutto. Ignari dei dolori e dei problemi umani, sono probabilmente felici di trovare meno traffico e meno smog nell’aria.
I giardini tornano a risplendere, gli alberi da frutto a fiorire, le api a ronzare indisturbate, anche i DDT ed i veleni tossici per insetti ed api, sono ora, in parte, messi a riposo, dato che nei campi c’è molta meno gente a lavorare e a inquinarne l’aria ed il terreno.
Anche il mare ne trae giovamento: meno scarichi industriali, poche navi a navigarne le rotte. Probabilmente il Coronavirus sarà anche responsabile di un’atteso ripopolamento di molte aree marittime.
Il rovescio della medaglia
E noi, popolo in attesa, preoccupati e impauriti, attoniti difronte ad una realtà che non ci appartiene, abituati alla vita comune ed al benessere, riusciamo ad essere rallegrati anche dai soli timidi cinguettii degli uccelli in arrivo. Riscopriamo il piacere dei suoni, dei colori, dei profumi e delle piccole cose. Il sole di mezzogiorno invita a sedersi al sole, a fare giardinaggio, magari, ad accendere il barbecue. Di sicuro lo faremo per Pasqua e Pasquetta, magari anche sui balconi…
Sono pochi i fortunati ad avere un giardino che, mai come ora, si rivela davvero utile. Un rifugio dal virus e dallo stress. E’ il 21 Marzo 2020, oggi è entrata la primavera e, mentre noi tutti non possiamo prevedere il futuro del nostro pianeta, le creature animali e vegetali che lo popolano, vivono un momento di benessere in contrasto con il nostro.
Piangeremo i nostri cari, purtroppo ancora per settimane, e gli aggiornamenti del mio Coronavirus diary day saranno tragiche, mentre continueranno a spopolare speculazioni e bufale da coronavirus, le nazioni non sapranno più dove mettersi, letteralmente, “le mani”. Quelle che si sono attivate tardi nelle opere di contenimento efficaci, produrranno numeri di vittime impronunciabili.
In tutto questo trambusto tragico, il pianeta ci ringrazia, e con esso, le future generazioni!
Un momento complesso è surreale
Diffide da capire come potrà mai essere il futuro
Una primavera surreale
Capisco il lato ambientale, ma ti vorrei parlare del lato nazionale. Aziende che chiudono il bilancio con 0 sono aziende che non si possono permettere di pagare tasse (utili per pagare anche i medici così essenziali in questo momento) e lavoratori (famiglie senza soldi = famiglie povere). L’italia non ha un economia forte (abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo, se aumenta non é di certo un gran miglioramento). Speriamo di debellare questo male il prima possibile
non è un problema Italiano è un problema mondiale che coinvolge anche paesi più poveri del nostro. Quello che spesso non è chiaro a molti, è che a livello ambientale c’è un enorme giovamento: molti paesi sarebbero finiti sotto l’acqua nel giro di pochi anni…per cui sì, è una strage e si si poteva evitare, ma c’è anche un risvolto positivo in tutta questa tragedia-
Molte attività falliranno, già lo sappiamo, ma credo che ne nasceranno delle nuove legate magari alla tecnologia e all’incentivazione del lavoro da casa.
Questo disatro, sta portando respiro al pianeta é vero. Ma visto l’enorme numero di perdite in vite umane, mi dispiace ma non rieco a vedrci niente di positivo.
LA cosa positiva è che non fermare l’inquinamento avrebbe procurato ancora più vittime… questo è un dato di fatto, l’innalzamento del mare, le morti per tumore, sono anch’esse una realtà con cui stiamo convivendo
mi spiace tantissimo che questa primavera sia così… reclusa. volevo tanto portare in giro mia figlia a mostrarle come nasce la nuova vita e come rifioriscono le piante.
Potrai farlo tra un po’ o magari il prossimo anno 🙂
Ma sai che ne parlavamo proprio ieri sera con mio marito di questa cosa?
Nell’assurdità inverosimile di tutta questa situazione il pianeta ne gioverà tantissimo a livello naturale. Solo l’inquinamento è calato veramente tanto e questo ci dovrebbe far pensare quanto gli facciamo male e quando tutto sarà passato cercare di aiutarlo invece di torturarlo.
Buona serata
Luna
Ciao Luna, si in effetti nonostante la tragedia e la fatica di tutti in questo momento, ed il dolore di molti, tutti che hanno perso i loro cari, c’è anche questo rovescio della medaglia…
un momento brutto, mi spiace per il numero elevato di vittime, in effetti il pianeta però ne sta risentendo in modo positivo
Un periodo davvero triste per mplti tante aziende falliranno, molte famiglie si troveranno a piangere i lorp morti e molte persone faranno fatica a riprendersi psicologicamente. È primavera è vero ma per noi è ancora pieno inverno.
Diciamo che negli ultimi anni non ci siamo presi cura del nostro pianeta. Macchine fabbriche, tecnologia, produciamo tanto di quell’inquinamento che potrebbe benissimo essere che questo virus sia una malattia del pianeta che finalmente ha avuto il coraggio di urlare “Bastaaaaaaa”. è un periodo negativo per tutti: la quarantena forzata non aiuta, l’economia ne sta risentendo, ma dobbiamo vedere il positivo, seppur piccolo. Il pianeta sta tornando a respirare, al porto di Cagliari le acque erano talmente limpide da essere arrivati i delfini, le acque di Venezia sono tornate limpide, le persone stanno dimostrando di essere unite se bisogna combattere una battaglia, ha mostrato cooperazione e aiuto. Certo, poi i casi fuori dal gregge ci sono lo stesso, ma dobbiamo vedere il positivo.
Infatti la penso come te. E’ una tragedia è vero, ma il pianeta sta rinascendo!
Un momento della storia particolare, da capire. Siamo tra il “ce la faremo” a “non ce la faccio più” che si alternano diverse volte durante la giornata. Però sicuramente riusciremo ad apprezzare meglio la libertà e la natura che sta fiorendo li fuori per noi…
ciao cara Mara hai proprio ragione….. in questo dramma la natura ha sicuramente la meglio…. già basta solo affacciarsi alla mattina sul balcone e se si ha la fortuna di avere un piccolo angolo verde vicino casa si si sente il profumo dell’erba nell’aria….. una sensazione che non provavo da tanti anni…..
Sicuramente è un periodo che serviva anche all’ambiente però non sono d’accordo che abbia bloccato i sogni. Magari li ha solo rimandati, ma i sogni non possono essere bloccati.
Si diciamo che li ha rimandati ma per ora però sono bloccati e non sappiamo ancora fino a quando
Ciao da me oggi sembra quasi la neve, la natura forse è rinata ma nessuna la può vedere, in special modo chi vive in grandi condomini come me, attendo con fiducia la fine dell’incubo
Ciao capisco benissimo come la limitazione di spazio sia pesante da sopportare. Passerà!
Qualche giorno fa ho osservato a lungo la foto pubblicata su non so più quale sito di un puma in pieno centro città in Sud America se non sbaglio.. ne ero affascinata. Come te, guardo fuori dalla finestra e penso a tutti gli animali ora molto più liberi di riappropriarsi degli spazi naturali e non. E se questo non riporta indietro i morti, né risolleva l’economia, almeno ci fa volgere forse un sguardo diverso sul mondo e sull’equilibrio in continuo mutamento delle creature che lo abitano
in effetti di ogni cosa si deve osservare ogni lato. Abbiamo maltrattato questo pianeta e lui ci ricambia in questo modo
Hai perfettamente ragione, la penso proprio come te 🙂