Come per tutti gli sport, del calcio femminile si hanno poche notizie riguardo i suoi inizi, anche se una cosa è certa: ha la sua storia, le sue eroine e i suoi alti e, soprattutto, bassi. Quello che possiamo dire subito con certezza è che le società di calcio femminile non hanno mai goduto dei grandi numeri che governano da sempre il calcio mercato del calcio maschile.
La storia del calcio femminile: notizie e documenti
Secondo alcuni documenti si sa che le donne giocavano a calcio già negli ultimi decenni dell’800 ma è in Inghilterra durante il periodo della prima guerra mondiale che questo sport comincia ad essere praticato con più serietà dalle donne. In quel periodo, con gli uomini al fronte, le donne hanno avuto accesso a una serie di attività prima a loro precluse e sicuramente questo ha avuto un peso determinante anche nell’ incentivare la pratica di questo sport.
A quei tempi praticavano il calcio nei cortili delle fabbriche durante la pausa pranzo ma ben presto quest’attività cominciò ad attirare curiosità e così in Inghilterra nacquero le prime squadre di calcio femminile. Si ebbe un inizio diverso in Scozia dove le prime squadre femminili furono subito ostacolate, perché secondo il Consiglio dell’Associazione Gioco Calcio Scozzese, risultava degradante vedere delle donne prendere a calci un pallone, così si proibì alle donne di giocare a calcio.
Tuttavia la macchina era in moto e con l’aiuto delle giocatrici Inglesi la Scozia riuscì a mantenere in attività le sue squadre femminili. Secondo diversi documenti nel 1921 in tutta l’Inghilterra si erano contavano 150 squadre. Nonostante il grande successo, il calcio femminile non veniva visto di buon occhio della Football Association inglese che decise di bandire la pratica. Così il successo e lo sviluppo del calcio femminile si fermò, e fu troncato almeno fino alla fine della seconda guerra mondiale, ma successivamente cominciò a diffondersi nei paesi del nord Europa come la Norvegia e Svezia e, da questi paesi, ricomincio pian piano a diffondersi in tutta Europa.
E in Italia?
Nel nostro paese la diffusione del calcio femminile durante gli anni della prima guerra mondiale non avvenne, bisogna aspettare il 1930 per veder nascere i primi club di calcio femminile a Milano. I documenti e le notizie su quei primi anni sono davvero poche, si sa però che il grande e inatteso successo del calcio femminile preoccupava il C.O.N.I. il quale per fermare il diffondersi del fenomeno ostacolò la crescita delle squadre spingendo le calciatrici verso la pratica di altri sport. Quindi anche in Italia nonostante il grande successo delle prime squadre femminili l’avventura durò poco, appena nove mesi.
Affermazione del calcio femminile
Bisogna arrivare al 1946 per vedere rifiorire il calcio femminile in Italia, in quest’anno a Trieste vennero fondate due squadre: la Triestina e le ragazze di San Giusto, mentre nel 1950 a Napoli viene fondata l’Associazione Italiana Calcio Femminile (AICF). Durante gli anni ‘50 e ‘60 il calcio si diffuse sempre di più in tutta Italia con la nascita costante di nuove squadre e diversi campionati. Tutto quello che è avvenuto da quegli anni in poi fa parte della storia moderna del calcio femminile che non smette di crescere, di appassionare il pubblico e mostrare la potenza della determinazione femminile.
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