La navigazione permise, nei secoli, di allargare i confini sia territoriali che commerciali. Gli uomini si spinsero per mare grazie alla nascita di imbarcazioni sempre più sicure in grado di navigare le acque degli oceani.
I sogni allargarono gli orizzonti: si favoleggiava di nuove terre, lo stesso Colombo partì alla ricerca di nuovi mondi. Le nuove imbarcazioni erano navi a vela grandi, come Galeoni, Caravelle e Velieri mercantili.
Molti i popoli che hanno una cultura storica legata alla navigazione, ad esempio, i Vichinghi e le loro navi inaffondabili, ma anche romani, egizi e greci.
In Europa nel periodo che va dal 1500 al 1700 le navi a vela divennero uno strumento in grado di intensificare il commercio e un mezzo per scoprire nuove terre e ricchezze.
Le navi a vela nel 1500 – 1600 fino al 1700: Galeoni, Caravelle, Navi Mercantili a Vela
Le nuove imbarcazioni erano maestose e imponenti: Galeoni, Caravelle e Mercantili a vela per il trasporto delle merci solcavano i mari, ed erano in grado di resistere alle tempeste ed affrontare gli oceani.
Navi antiche di grandi dimensioni esistevano anche in precedenza, una di queste era la Galeazza Veneziana ma, rispetto alle navi del passato, le imbarcazioni del 1500 e 1600 subirono grandi cambiamenti strutturali che le resero idonee ai viaggi in mare aperto e a solcare gli oceani.
Navi del 500 e 600 vela e cannoni
I rematori vanno via, via, sparendo, l’energia motrice che spinge in navigazione le imbarcazioni è quella del vento, e non più quella delle braccia. Sulle navi si ergono grandi vele e ci si avventura verso mari che sembrano non avere mai fine. Navi utilizzate per conquistare altri mondi, per trasportare mercanzie o per il traffico di schiavi.
Ma nel 500 e nel 600 vi erano anche navi da guerra come ad esempio i Vascelli, attrezzati sulle fiancate da moltissimi cannoni: anche fino a 130. Ecco dunque, che le 4 imbarcazioni principali di questa epoca storica che si colloca tra il 500 e il 600 inizio 700 furono le seguenti:
- Galeoni
- Caravelle
- Mercantili a Vela
- Vascelli
Vediamo nel dettaglio queste imbarcazioni a vela antiche che contribuirono a intensificare il commercio, la scoperta di nuove terre, nonché alla nascita di guerre e conflitti per mare, inclusa la pirateria.
Galeoni
Il Galeone fu un imbarcazione da guerra poderosa e robusta, in grado di compiere attraversate oceaniche, un veliero da guerra molto in uso nel XVI secolo. Sviluppato, con molta probabilità dagli Spagnoli, fu l’ evoluzione di una imbarcazione chiamata Caracca, meno agile e veloce di quello che sarà il suo successore: il Galeone.
Lo scafo si allunga, il castello di prua diviene più basso, mentre il castello di poppa è più squadrato; una conformazione che rende il Galeone un’ imbarcazione più stabile e sicura in grado di navigare anche in oceani tempestosi.
Fu ridotto anche il numero dei “fanti di marina”, alleggerendo le navi e creando nuovo spazio fruibile. La struttura del Galeone, rispetto alla Caracca, ne riduceva anche la resistenza in acqua, così che le vele, potevano conferire allo scavo maggior velocità.
Inoltre, la struttura dei Galeoni permise di armarli nel migliore dei modi e di resistere agli abbordaggi. I Galeoni, Galee e Galeazze, rimasero il tipo di nave principale fino al XVII secolo, periodo storico in cui i Vascelli e le Fregate li sostituirono.
Caravelle
La Caravella fu un’imbarcazione nata intorno al 1451 in Portogallo, con molta probabilità nei cantieri navali di Lisbona. Concepita come un’imbarcazione da esplorazione, creata per circumnavigare l’Africa e raggiungere altre terre come le Indie Orientali, evitando a portoghesi e spagnoli, di dover pagare i dazi all’Impero Ottomano.
La sua forma agile, con facilità di virata e di manovra, dotata da 1 a 3 alberi a vela latina triangolare, fu ispirata dalla forma del peschereccio nordafricano (arabo) “qarib“. La Caravella aveva una capacità di carico limitata, sia in termini di merci che di equipaggio, ma ciò non fu rilevante, in quanto, queste imbarcazioni nacquero proprio come navi da esplorazione.
Dalle Caravelle di Colombo ai Patachi del settecento
Le tre Caravelle storiche che portarono Colombo alla scoperta dell’America nel 1492, furono la Nina la Pinta e La Santa Maria, anche se in realtà quest’ultima non era un vera e propria caravella, ma una Nau, (simile alla Caracca) un veliero in uso nel medioevo ai Portoghesi e ai Genovesi.
Alla fine del XVII secolo però, le Caravelle tornarono ad essere navi da pesca per gli abitanti della penisola iberica, e dovettero cedere il posto, come navi da esplorazione, ai Patachi, navi a due alberi.
Mercantili a Vela
Nel 500 i Galeoni erano le navi più usate non solo per la guerra, ma anche come mercantili. I secoli a seguire, e precisamente nel XVII secolo, furono sostituiti da imbarcazioni leggere e veloci come il Fluyt; o talvolta, da navi armate come il Brigantino e, successivamente, nel XIX secolo, dai Clipper.
Vascelli dal XVI al XVII secolo
I Galeoni rimasero per lungo tempo il tipo di nave principale, ma dal XVI fino alla metà del XIX secolo, vennero sostituiti dal Vascello e dalla Fregata (galeoni più leggeri). I Vascelli divennero, dal XVII secolo in poi, le principali navi da guerra: velieri a tre alberi, robusti e veloci, muniti di vele quadre e bompresso con i fiocchi.
Il Vascello aveva solitamente 3 ponti con 3 ordini di cannoni che potevano raggiungere le 120 unità. Il nome Vascello è tuttora in uso nella designazione di alcuni gradi della marina militare (es. tenente e sottotenente di Vascello).
I trasporti locali: una rete stradale nautica articolata tra canali
Le navi contribuirono alla scoperta e alla conquista dei nuovi territori americani e all’esplorazione sia africana che asiatica. Si assiste al rapido sviluppo e alla crescita del commercio intercontinentale ed Europeo.
Il commercio intercontinentale riceve merci extraeuropee in Europa, mentre allo stesso tempo, i manufatti europei giungono in America e in altre terre. Un commercio che viene detenuto da Spagna e Portogallo fino alla fine del 500.
Le merci distribuite in tutta Europa, forniscono ricchezza sia attraverso il commercio regolare e l’intermediazione finanziaria, che attraverso il contrabbando e la pirateria.
Proprio per favorire spostamenti e commercio, i Governi migliorarono i trasporti locali sviluppando una rete stradale nautica articolata tra canali naturali e artificiali in pianura.
L’Europa vedrà moltiplicarsi i canali navigabili, molti dei quali la caratterizzano ancora oggi: ne è un valido esempio il canale francese “Canal du Midi“, (Canale del Mezzogiorno), creato tra il 1666 e il 1680 e lungo 241 chilometri. Dichiarato nel 1996 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Canali, chiuse e ingegneria Idraulica: Leonardo da Vinci
Sulle acque dei canali delle città navigavano Chiatte e Barconi che trasportavano merci di ogni tipo: sabbia, mattoni e marmo, ma anche i prodotti agricoli che dalla periferia giungono, in questo modo, in ogni parte della città.
L’unico problema dei canali era quello di superare i dislivelli del terreno. La soluzione fu quella di installare delle chiuse da aprire e chiudere per eliminare i dislivelli, oppure pompando l’acqua da una vasca all’altra e mettendo in atto grandissime opere di ingegnera idraulica alle quali prese parte anche lo stesso Leonardo da Vinci.
Certo è che dalle imbarcazioni della preistoria ad oggi, il settore navale ha compiuto dei progressi enormi a livello di navi, barche e natanti di ogni tipo, ed è per questo che la storia delle navi è articolata e complessa.
Ciao bella la storia delle navi a vela, erano magnifiche in ogni epoca
Che meraviglia le navi a vela, sono così romantiche e affascinanti
beh si vero: sono molto belle