Si sente parlare di Solanacee e di tossicità poi quando si dice che le Solanacee sono essenzialmente verdure che consumiamo regolarmente e che senza saperlo sono velenose, si rimane a bocca aperta: melanzane, pomodori, peperoni e persino le patate appartengono alla famiglia delle Solanacee: ma allora perché sono velenose?
Perché contengono una sostanza tossica, velenosa e persino letale, contenuta nel frutto non maturo. Quindi, l’abitudine di consumare peperoni verdi, pomodori verdi, patate e melanzane che non hanno raggiunto la giusta maturazione, è sbagliata e pericolosa.
Ma scopriamo di più sulle Solanacee, sul perché sono tossiche che danni sono in grado di provocare e come rimediare agli effetti allergizzanti di queste verdure.
Le Solanacee quali verdure sono? Danni e pericoli
Come visto, le Solanacee che comunemente consumiamo in cucina e che sono presenti in molte ricette, sono: peperoni, melanzane, pomodori e patate. Queste verdure contengono una sostanza denominata Solanina. Il suo contenuto nel “frutto o verdura” è maggiore in quantitativo quanto più il frutto o la verdura sia più verde, colore che è a testimonianza di una maturazione non ancora completata. Alcuni frutti acerbi possono risultare gradevoli al palato, ma non lo sono per la nostra salute.
Cos’è la solanina? Si tratta di una sostanza alcaloide simile al curaro, purina, papaverina o caffeina con effetti tonici e subito dopo con effetti tossici in grado di causare un blocco del sistema parasimpatico con probabili problemi alla vista, ed in grado di bloccare la muscolatura liscia e la secrezione di ghiandole esocrine causando febbre, paralisi e morte.
Gli effetti collaterali da avvelenamento da Solanacee si manifestano generalmente dopo 18 ore ma se assunta in elevata quantità (3mg per kilo corporeo) anche dopo mezz’ora.
Le Solanacee da consumare solo a maturazione completa
Si comprende da ciò che è stato detto che pomodori, peperoni, patate e melanzane sono delle verdure che andrebbero consumate solo a maturazione completa onde evitare intossicazioni e fenomeni anche ben più gravi, come quelli citati poco fa. Infatti, quando il frutto ha raggiunto il giusto grado di maturazione la solanina viene convertita in sostanze nutritive non tossiche.
Anche altri frutti come ad esempio le mele, le banane, i cachi e l’uva se non hanno raggiunto il giusto grado di maturazione possono causare problematiche di vario genere dovute alla presenza di sostanze tossiche in essi contenute.
Va specificato comunque, che la sensibilità alla solanina è soggettiva e talvolta, anche i frutti maturi consumati con frequenza (patate, melanzane, pomodori e peperoni) possono causare disturbi.
Alcuni ritengono che la cottura possa eliminare la presenza di solanina, ma in realtà ciò non è vero: con la cottura la presenza di solanina si riduce sensibilmente, ma non si elima del tutto e alcune di queste verdure, come i pomodori, vengono consumate spesso anche crude.
Come evitare intolleranze alle Solanacee
Per evitare l’insorgenza di intolleranza alle solanacee è bene consumare i frutti quando è la loro stagione di produzione, evitando quelli prodotti artificialmente in serra.
Una buona regola per evitare intolleranze è quella di sospendere il consumo di solanacee per un mese dopo aver consumato queste verdure per almeno 3 mesi consecutivi, come la natura ci consiglia e ci suggerisce con la sua rotazione stagionale di prodotti.
Consumare tutti i giorni pomodori e derivati, come ad esempio la comune salsa di pomodoro e sugo per condire la pasta, è infatti un’abitudine sbagliata che andrebbe evitata, specie in soggetti particolarmente sensibili.
Le patate, invece, sono un tubero ricco di amido che viene consumato generalmente tutto l’anno, cotto in tanti modi, come patate lesse, patate al forno, sformato di patate etc. e molto gustoso, anche in questo caso controllare che il frutto (tubero) non sia verde e concedersi una pausa di non consumo ogni tanto.
Alternare i primi piatti con condimenti diversificati dal “solito sugo” utilizzando salse diverse condimenti ricavati da spinaci, asparagi, funghi, zucca e zucchine, frutti di mare, panna, o ministre varie e zuppe, è sicuramente una buona abitudine da portare in tavola e in casa.
Un’ottima ricetta a base di queste ed altre verdure è la peperonata un contorno ottimo da preparare con frutti ben maturi e nel periodo in cui la natura porta a maturazione, in maniera naturale, melanzane, peperoni, pomodori e patate.
La natura ci fornisce mezzi di sostentamento ma anche sostanze tossiche, velenose e molto pericolose così come le fitoterapiche che se non correttamente utilizzate possono diventare pericolose.
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