Malfunzionamento tiroideo e problemi con fegato e digestione

Malfunzionamento tiroideo e problemi con fegato e digestione
Malfunzionamento tiroideo e problemi con fegato e digestione

Molto spesso si pensa ai problemi tiroidei come qualcosa a se stante: nulla di più falso. Un disturbo tiroideo influisce sull’intero metabolismo e, in particolar modo, può influire anche su alcuni organi ed apparati causando problemi di digestione, gastriti, ulcere e disfunzioni del fegato. Ma vediamo come la tiroide influenza fegato e digestione.

Tiroide e problemi con fegato e digestione nell’ ipotiroidismo e nell’ipertiroidismo

Ipotiroidismo e ipertiroidismo sono i due problemi basici di una tiroide malfunzionante la quale non produce quantità sufficienti di ormoni, o al contrario, ne produce troppi, causando dimagramento e problematiche di vario genere.

Uno degli organi metabolici di rilievo del copro umano è senza dubbio il fegato. Il fegato ha il compito di filtrare e neutralizzate le tossine prodotte dagli ormoni, insieme ad altre funzioni importantissime. I prodotti di filtraggio del fegato vanno a depositarsi nella cistifellea.

Una disfunzione tiroidea come l’ipotiroidismo tende a rallentare questo processo con la conseguenza che, sia il fegato che la cistifellea, sono seriamente congestionati. Come risultante, si assiste alla formazione di calcoli biliari e all’aumento del colesterolo.

Queste sostanze di “rifiuto” rimangono più a lungo nel corpo con conseguente aumento dei radicali liberi che favoriscono una spiccata e conseguenziale infiammazione e sensibilità chimica. Da qui si possono originare intolleranze e malattie autoimmuni.

Anche gli ormoni tiroidei vengono convertiti nel fegato, come gli altri ormoni, ed è proprio per questo che si assiste spesso all’innesco di un vero e proprio circolo vizioso che può comportare anche l’innalzamento delle transaminasi epatiche.

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Ipertiroidismo e fegato

Nell’ipertiroidismo si assiste ad un’ accelerazione del metabolismo che, lavorando ai massimi livelli, causa dimagramento patologico ed elevato stress ossidativo che può danneggiare la funzione epatica svolta dal nostro fegato.

Come se ciò non bastasse, il fegato lavorerà più del dovuto per produrre gli zuccheri con conseguente e frequente instaurarsi di insulinoresistenza. Inoltre, la perdita di peso viene ulteriormente sostenuta dall’instaurarsi di una pericolosa diarrea dovuta proprio agli alti livelli di T3.

Ipotiroidismo e disturbi a fegato e stomaco

A seconda del malfunzionamento tiroideo si va incontro a processi patologici completamente diversi tant’è che nell’ipotiroidismo si assiste all’instaurarsi di stitichezza.

Inoltre, è risaputo che i sali biliari hanno un ruolo importante nella digestione dei nutrienti e nel trasporto degli ormoni, oltre a fungere da recettori della vitamina D, importante per pelle, ossa, intestino e cuore. Per questo motivo, chi soffre di ipotiroidismo spesso ha anche una spiccata carenza di vitamina D.

Gli ormoni tiroidei e la mucosa gastrointestinale

Come visto, la tiroide non è un organo a se stante. Molti processi metabolici e digestivi entrano in campo e vengono alterati dal cattivo funzionamento di questa ghiandola endocrina. Per questo motivo è necessario avere sempre un quadro generale e una visione d’insieme e non solo intervenire curando la tiroide, ma supportare il fegato con la giusta dieta, in modo tale da ridurre le tossine, non affaticarlo e non creare pericolosi quadri infiammatori anche autoimmuni.

Non è raro, infatti, che pazienti con insufficienza epatica manifestino anche malattie autoimmuni. A tal proposito non va sottovalutato, oltre alla dieta, l’uso improprio di farmaci in quanto, anch’essi andranno sempre e comunque metabolizzati dal fegato “già in stress” di suo.

Tiroide: gastrite ulcere e reflusso gastroesofageo nell’ ipotiroidismo

Gli ormoni tiroidei proteggono la mucosa intestinale e, la loro carenza, favorisce l’insorgenza di gastrite e ulcere, gonfiore e reflusso gastro esofageo, questo perché la tiroide controlla l’ormone gastrico per il rilascio dei succhi gastrici e, nell’ipotiroidismo, questo processo, come anche altri, viene sensibilmente rallentato.

Le proteine vengono assorbite in modo parziale e l’uso di farmaci gastro-protettivi non fa che alimentare il problema favorendo la crescita eccessiva di batteri nell’intestino tenue, causando anche gonfiore e reflusso esofageo. Non bastano i cibi sgonfia pancia serve un nutrizionista competente e una dieta appropriata.

Considerazioni

Quindi, se non digerite bene ed avete problemi alla tiroide dovrete mirare a seguire un’alimentazione corretta ripristinando l’equilibrio batterico intestinale con l’uso di fermenti lattici e probiotici. Anche perché, lo scarso assorbimento proteico e la scissione parziale delle proteine possono scatenare intolleranze e infiammazione, parallelamente allo scarso assorbimento di ferro, zinco, magnesio e vitamina B 12 e D di cui potreste essere carenti.

Abbiamo visto dunque, come un malfunzionamento tiroideo e problemi con fegato e digestione sono collegati tra loro: ricordate che la tiroide regola l’intero metabolismo ed è necessaria per moltissime ed importanti funzioni del corpo umano.

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4 COMMENTS

  1. Mia mamma ha avuto questo problema per un piccolo periodo, perché non era un problema alla tiroide permanente, è molto interessante leggere ed informarsi su un qualcosa che chiunque spera sempre nel suo piccolo di non dover affrontare.

  2. Sto proprio facendo dei controlli in questo periodo per la tiroide, perchè i problemi di gastrite che descrivi li ho già.

  3. Articolo molto interessante! La correlazione tra malfunzionamento della tiroide e problemi intestinali può essere un campanello d’allarme di cui tener conto nella diagnosi.

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