La mammografia consiste in un accertamento effettuato tramite raggi X attraverso il quale vengono individuati i possibili tumori. Anche se in percentuale più ridotta, il rischio colpisce anche gli uomini. Tuttavia, tali controlli vengono effettuati maggiormente dalle donne anche di giovane età attraverso una semplice ecografia mammaria per giungere in età più avanzata alla vera e propria mammografia. Questo esame è, ad oggi, lo strumento diagnostico più utilizzato per la prevenzione del tumore al seno in gran parte del mondo. Scopriamo di più sulla prevenzione del tumore mammario e su come e quando eseguire una mammografia di controllo.
Le infinite liste d’attesa
La prevenzione ha perso la sua efficacia da quando i tagli alla sanità, e la mancanza di personale medico e paramedico hanno sensibilmente allungato i tempi di attesa sia per le prescrizioni specialistiche, che per i più comuni esami, inclusa la mammografia. Potrebbero essere necessari anche più di tre mesi prima di poter effettuare una visita mirata e specialmente durante il periodo pandemico, si è assistito ad una inaccettabile estensione dei tempi di attesa.
Infatti, per un esame mammografico svolto tramite Servizio Sanitario Nazionale, i tempi di attesa sono diventati molto ampi e molte donne sono state costrette ad attendere fino a circa due anni prima di potersi sottoporre ai necessari controlli. In casi come quello in esame la prevenzione è assolutamente imprescindibile al fine di cogliere in tempo gli elementi che, se trascurati, potrebbero portare ad un irreversibile e tragico epilogo.
Bilanciando l’interesse tra “portafoglio” e “celerità” sono molti i casi in cui ci si rivolge a strutture specialistiche private per ottenere una diagnosi, spostandosi anche oltre i territori appartenenti alla propria regione che offrono i più opportuni e vari servizi quali risana diagnostica, in Lombardia. Ma, conseguentemente al calo del servizio delle prestazioni sanitarie, anche altre regioni e comuni hanno ampliato i servizi privati rivolti ai cittadini che necessitano di esami e visite mediche (urgenti e non).
Quando sottoporsi ad un esame mammografico
A partire dal 40esimo anno di vita è consigliabile effettuare una mammografia, in quanto al di sotto di questa fascia di età l’esame tramite i raggi X necessario per la mammografia risulta essere meno efficace, essendo sufficiente una semplice ecografia ma al contrario, non è previsto alcun limite temporale in quanto, infatti, può essere svolto dalle donne anche in età senile. Alle volte l’esame mammografico e quello ecografico vengono integrati l’uno con l’altro, questo, per avere una maggiore precisione diagnostica.
Come viene svolta la mammografia? Sono presenti controindicazioni?
L’esame mammografico consiste nella compressione del seno tramite un apposito strumento denominato mammografo e, tale forza esercitata, permette l’individuazione di addensamenti potenzialmente pericolosi per la salute.
Questa procedura non è in alcun modo invasiva e non richiede l’utilizzo di anestesia pertanto il fastidio avvertito rimane circoscritto alla rapida fase dell’esame. Nelle donne con seno molto piccolo, molto spesso l’esame mammografico viene integrato con quello ecografico.
Tuttavia, l’essere periodicamente sottoposti a raggi X potrebbe apportare altri rischi, ecco perché è necessario far passare un congruo lasso di tempo tra una visita e l’altra al fine di non vanificare le analisi svolte e contenere i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni.
Ad ogni donna, in base all’età, alla presenza di eventuale sintomatologia e, soprattutto, anche in base alla familiarità con il tumore al seno i cui è stata rilevata una certa predisposizione ereditaria (specie da parte della famiglia materna della donna), verrà consigliata una maggior frequenza di controlli ed esami.
In caso di esito positivo, il malato avrà bisogno di cure, interventi, e supporto psicologico, tutti elementi che fanno lievitare i costi per il Sistema Sanitario Nazionale, e che dunque farebbero auspicare in una migliore prevenzione, efficace e funzionale.
Ogni quanto fare i controlli
Generalmente, salvo complicazioni e disturbi, una cadenza annuale o bi-annuale per il controllo dl seno attraverso la mammografia, rimane lo strumento diagnostico più in uso, in Europa, specie dopo i 40 anni di età.
Secondo il sito del Governo Salute.Governo.it i dati ricavati dai sondaggi testimoniano che il tumore al seno, e in particolar modo il carcinoma mammario, si rivela come la neoplasia maggiormente diagnosticata tra i tumori nelle donne nell’anno 2022.
Il report ’22 stima in Italia un aumento dei casi di tumore pari allo 0, 5 % rispetto all’anno precedente, attestando i dati in 55.700 nuove diagnosi di tumore femminile, di cui il 33 % è riferibile al tumore al seno. Per questo la prevenzione e la diagnosi precoce si rivelano strumenti utilissimi per combattere ogni tipo di cancro, e nello specifico il tumore al seno.