Le città medioevali erano circondate da mura e caratterizzate dalla presenza di palazzi nobili e castello. Nell’area delle mura e del castello vennero costruiti numerosi edifici destinati ad abitazione, botteghe, depositi, opifici. Le strutture a torre non erano però riservate solo ed unicamente ai castelli. Le torri nascono come struttura strategica ma, ben presto, divennero simbolo del ceto sociale della famiglia che vi abitava, se ne trovano ampia testimonianza in Italia e in Europa.
Medioevo storia delle case torri in Italia ed Europa: torri note
Nascevano nelle cittadine medioevali molte vie strette e, gli edifici alti, permettevano di vigilare sull’ambiente circostante. Molte città di’Italia si arricchirono di torri più o meno alte che testimoniavano l’importanza della famiglia che la edificava, proprio in relazione alla propria altezza.
Fiorenti comuni italiani come Tarquinia, Lucignano, piccolo borgo medioevale in Toscana con la sua torre del Cassero; Lucca con la sua Torre dei Guinigi ben conservata, e San Gimignano, ne sono testimonianza. Tra i paesi e le cittadine citate è capostipite di questa realtà proprio San Gimignano con le sue 72 torri.
Il medioevo e le case torri
Alte torri in pietra completavano e davano prestigio alle case torri medioevali, edifici svettanti, alti anche molti metri, con alla base un edificio allargato. Una sorta di terrazzo da avvistamento, circondato da mura. Le mura perimetrali del terrazzo erano spesso sporgenti e più larghe rispetto alla torre, sostenute da una serie di mensole ad archetti, chiamati beccatelli.
Nella struttura interna delle torri, per il costante impiego del legno, era facile che si sviluppassero incidenti ma, solitamente, i muri in pietra non subivano dei danni.
Ad oggi, disseminate in territorio italiano ed europeo, sono moltissime le torri presenti in buono stato o in rovina, all’interno delle quali si possono riscontrare tracce di varie ricostruzioni dei vani interni, verificatesi nel corso degli anni, segnate, per lo più, dai grandi fori che vi alloggiavano le travi di sostegno dei pavimenti.
Come erano strutturate le case torri?
L’assetto dell’edificio dall’esterno appariva, ed appare tutt’ora, decisamente molto severo ed imponente, ma ciò nonostante i locali interni venivano attrezzati in modo da soddisfare tutte le esigenze e le necessità di chi le abitava. Le pareti erano spesso affrescate, si impiegavano ampi drappi come divisori, o dei tappeti. I tetti erano ricoperti da tegole o da coppi posti alternativamente a gobba, ed avevano una struttura spiovente.
Tutti i piani delle case torri erano costituiti da spesse assi di legno appoggiate a travi, mentre le strutture esterne erano in pietra per garantirne la solidità. All’interno, i piani, le scale e le rare pareti divisorie, erano in legno. Le torri possedevano piccole finestre dotate di telai in legno mentre le imposte o scuri erano realizzate in legno pieno e protette da inferriate.
Negli edifici a torre un piano veniva utilizzato per il riposo ed il ristoro del personale di servizio, mentre al di sotto, vi era un semplice ricovero che veniva utilizzato per le merci in modo transitorio prima di essere spostate nei magazzini.
Le case a torre erano generalmente dotate di un cortile per gli animali e di un pozzo. L’accesso all’interno dell’edificio presentava degli archivolti ed uno stemma araldico della famiglia dei signori proprietari.
Le case a torre o “casetorri” erano dunque costruzioni fortificate adibite ad alloggio. Una rocca che poteva avere funzione militare o abitativa, molto in uso nel medioevo sin dal X secolo. Se ne trova ampia testimonianza non solo in Italia, ma anche in Irlanda, Galles, Scozia, Francia ed Inghilterra e, ve ne sono rari esempi anche in Polonia e in Germania. Strutture simili sono presenti anche in Grecia a Creta e a Mani.
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