Perché si è disordinati? Ci sono persone estremante ordinate ed altre che vivono nel disordine più totale. Dietro ad entrambi i comportamenti ci sono elementi caratteriali e situazioni psicologiche che inducono ad abusare del disordine o dell’ordine. Nella casa regna il disordine? Le stanze ed i ripostigli si riempiono di oggetti inutili? Vecchi giornali, attrezzi, barattoli, borse, scarpe e abiti che non indossiamo più, oggetti rovinati e mal funzionanti completamente in disuso che fatichiamo a buttare. Alla base di questi comportamenti si cela un malessere profondo. Dietro all’organizzazione della casa al suo ordine, vi è un modo di essere, si tratta della proiezione del mondo interiore delle persone. Vediamo il perché le persone sono disordinate e cosa significa in ambito psicologico essere disordinati o diventare dei veri e propri accumulatori, o essere ordinati compulsivi.
Perché le persone sono disordinate?
Entrate in una casa curata, profumata e ben arredate ed avete un’immagine interiore di chi la vive e del suo carattere. Comprenderete in un attimo, cosa le piace e cosa no, ma anche come si sente.
Entrare in una casa disordinata con oggetti sparsi ovunque, una casa mal tenuta, e poco pulita, invece, vi farà scivolare verso una sorta di fastidio.
Perché le persone sono disordinate? La prima domanda che vi porrete è anche: come mai? La casa di una persona disordinata e mal tenuta esprime un disagio interiore, un conflitto interno. Non bastano i consigli per tenere in ordine la casa elargiti da amici, parenti o giornali: serve di più!
Disordine in casa e nella mente: come uscire dal circolo vizioso
Capire le cause del perché le persone sono disordinate, non basta, si deve anche trovare la forza per rimettere in ordine la propria vita, e partire dalla propria casa è basilare. Riconoscere di non avere la forza per riordinare la casa può rivelarsi frustrante, soprattutto quando il disordine diventa una metafora della nostra vita.
Ma non si deve scivolare nella negatività. Per gradi, e in modo semplice, andremo ad analizzare le cause del disordine cronico e vedremo alcuni consigli per uscirne a piccoli passi e con tanta positività.
L’input per rimettere in ordine quando si è disordinati
Ci sono i disordinati cronici e quelli che attraversano un periodo in cui l’ordine viene meno. Un evento positivo può dare la giusta carica per ricominciare.
Le cose piacevoli o quelle belle in genere, possono indure a pensare di potercela fare ad affrontare il compito del “ri-ordine”. Così si inizia ad avere voglia di sistemare ciò che per tempo abbiamo lascito nel caos. Ma questo accade non nei disordinati cronici (in genere).
Si buttano gli oggetti se ne comprano di nuovi, inclusi contenitori, mobili e scatole e si compie un significativo passo in avanti verso l’ordine in casa. e nella propria vita.
Perché si è disordinati? “Clutter” e disorganizzazione comportamentale
Sebbene esistano delle persone sostanzialmente viziate e pigre, abituate a non fare nulla e a vedere gli altri riordinare, non è questo l’elemento che domina il disordine esasperato in casa.
Credo non sia difficile comprendere che la casa in disordine rispecchia fedelmente un approccio esistenziale di tipo inconcludente.
Il decluttering diventa essenziale ed i vari “clutter” (termine inglese che indica l’accumulo di oggetti inutili), non solo intasano la nostra abitazione, ma anche la nostra vita. Liberarsi di questi ingombri è il primo grande passo per ritrovare chiarezza e serenità interiore, ed ordine esteriore.
Perché le persone sono disordinate? Perché gli oggetti di ogni tipo, conservati senza neanche sapere perché, cose inutili che sono li quasi per caso, ma che nell’inconscio di una persona disordinata ed accumulatrice forniscono una sorta di ancora di salvataggio, infondendo sicurezza.
Perché si accumulano oggetti di ogni tipo? Dietro a questa domanda c’è una risposta che svela il grande segreto del disordine e dell’accumulo, e in parte, anche dell’eccessivo ordine: vediamo qual è.
Perché si accumulano oggetti?
Il disordinato cronico spesso è anche un accumulatore vero e proprio. Gli oggetti tenuti da conto e accumulati nel tempo, rappresentano per queste persone un’opportunità. Le persone che accumulano si sentono rassicurate dagli oggetti che “non si sa mai” potrebbero servire, acquistare valore, tornare utili, se non necessari…
In realtà dietro a quest’ansia del “necessario” di ciò che in realtà è inutile (e non utilizzato per lungo tempo o mai più utilizzato) si cela il significato di quello che la casa rappresenta per molti: un’isola rassicurante, un porto di quiete, un nido. Un luogo in cui si è al sicuro protetti, e lo si è ancor di più, se intorno ci sono un’infinità di cose “utili e inutili” a farci compagnia.
La casa diviene un contenitore protettivo che rappresenta la proiezione del proprio stato d’animo. Il caos e l’accumulo sono due facce della stessa medaglia che in psicanalisi assumono un’importanza di rilievo.
Il disordine e l’accumulo secondo la psicanalisi
Perché le persone sono disordinate? In quanto il disordine e l’accumulo fanno parte di quelle persone che, nella vita di tutti i giorni, hanno difficoltà a prendere delle decisioni ed ad assumersi, in senso concreto, delle responsabilità.
Le stesse persone sono spesso disponibili ad instaurare dei compromessi a tutti i livelli. Il compromesso evita lo scontro, evita di prendere decisioni drastiche e divergenti.
Il compromesso non rappresenta un modo per “essere disponibili”, almeno non in questo caso, ma piuttosto un tentativo di evitare di guardare dentro noi stessi e farci delle domande a cui dovremmo rispondere. Il compromesso, in tal senso diviene una via di fuga.
Sono proprio queste le persone che lasciano la casa in disordine, accumulano oggetti o seminano cose ovunque; poiché rappresenta un modo tattico per rimandare le decisioni, aggirare i problemi, e lasciare in sospeso cose, persone, decisioni, oggetti.
Nel disordine: una vita senza programmi ne decisioni
Le persone disordinate che accumulano e vivono nel caos sono persone che evitano di progettare ogni cosa, non organizzano, e considerano con distanza tutto. Il disordine rientra nella modalità “io evito”, o procrastino, un meccanismo che si innesca già da bambini e che insegna a sottrarsi alle scelte.
Perché accade questo nel disordinato?
L’evitare l’ordine, le decisioni, i progetti è un modo per sottrarsi a delle responsabilità per paura che ciò che si farà o si deciderà e possa condizionarci nella vita futura, portarci ad una perdita o comunque ad un grosso fatale errore.
Lati positivi ci sono?
Nel leggero disordine la scienza e la psicologia evidenzia la capacità di adattamento all’ambiente. La mente in grado di accettare un lieve disordine, è una mente che si rivela libera da condizionamenti e anti conformista.
Detto questo, va puntualizzato che se il disordine eccessivo rispecchia un ‘identità ricca di problematiche ed insicurezze, anche l’ordine eccessivo può riservare delle sorprese.
Cosa si cela dietro ad un ordine eccessivo?
Tenere la casa in ordine, pulita e ben organizzata non significa necessariamente essere ossessivo compulsivi. Anche se è bene ricordare che questo comportamento portato all’estremo, spesso rivela un carattere freddo, ipercritico, permaloso, rigido nel giudicare e, nei casi estremi, l’ordinato compulsivo ha difficoltà ad amare e a lasciarsi andare.
Anche chi si preoccupa eccessivamente di mantenere un ordine perfetto non deve necessariamente essere considerato un maniaco o una persona ossessiva. Potrebbe semplicemente trattarsi di un modo per sentire di avere il controllo della propria vita e del proprio ambiente.
Come in ogni cosa, l’eccesso può rivelare problemi psicologici ma l’ordine di per se è normale e naturale, così come lo è un leggero disordine. Sono gli estremi che possono destare preoccupazione e per questo, andrebbero approfonditi.
Disordine e creatività: un connubio possibile?
Si dovrebbe sfatare il mito dell’ordine perfetto e scoprire i benefici di un ambiente “leggermente disordinato”. Esiste un luogo comune che associa il disordine alla disorganizzazione mentale e all’irresponsabilità. Ma è davvero così? Da quanto detto si evince come un ambiente “leggermente disordinato” possa stimolare la creatività e la libertà di pensiero.
Un ambiente non perfettamente ordinato può permettere alla mente di liberarsi dalle convenzioni e di sentirsi più liberi di esplorare nuove idee e soluzioni. Il caos, ma non il disordino fuori controllo o l’accumulo compulsivo, può infatti essere visto come una fonte di ispirazione, un terreno fertile per la generazione di nuove connessioni neurali e di pensieri originali.
Non solo creatività
Un ambiente disordinato può anche favorire il rilassamento e la riduzione dello stress. La sensazione di non dover seguire regole rigide e di potersi muovere liberamente in uno spazio non controllato, può essere di beneficio per la mente e il corpo.
E’ importante sottolineare che non si tratta di un invito al caos totale. Un ambiente eccessivamente disordinato può infatti generare confusione e frustrazione. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra ordine e disordine, creando un ambiente che sia funzionale e stimolante, al tempo stesso.
Ordine e disordine
Una volta stabilito il perché le persone sono disordinate, va detto che l’ordine e il disordine non sono concetti diametralmente opposti. Un ambiente “leggermente disordinato” può essere un terreno fertile per la creatività, la libertà di pensiero, e il rilassamento.
La chiave è trovare un equilibrio che sia funzionale alle proprie esigenze e personalità tenendo conto anche di chi vive con noi e del sue esigenze.
In caso di eccessi è bene rivolgersi agli esperti del settore, psicologi e psichiatri in grado di aiutare vivamente in questo percorso.