La psicoanalisi Alderiana nasce circa un secolo fa, ad opera di Alfred Adler (1870 – 1937). La terapia psicodinamica è la sola tra gli approcci psicoanalitici che tratta problemi specifici e non generici. Alder, si interessò al lavoro di Freud e, insieme a Jung,fu uno dei fondatori del movimento psicoanalitico che rifiutò l’identificazione classica freudiana che intercorre tra la libido e la pulsione sessuale.
Problematiche infantili e terapia psicodinamica – psicoanalisi Adleriana
Adler fondò una scuola psicoanalitica incentrata principalmente sullo studio degli effetti che i disturbi di natura ereditaria sono in grado di esercitare sugli stati mentali. Secondo Adler, e a differenza di Freud, la prima forza che motiva l’individuo non sarebbe la sessualità ma bensì l’autoaffermazione, fu proprio lui infatti a coniare il termine “complesso di inferiorità” convinto che l’uomo cerchi di affermare il proprio dominio su ogni cosa e sugli altri e che si senta inadeguato quando non riesce in questo intento.
Secondo la teoria Adleriana è importante capire come lavora la mente del paziente (la sua psicodinamica), per poterlo aiutare nello sviluppo di una capacità introspettiva che, insieme all’aiuto del terapeuta, serve a comprendere gli errori fondamentali che il paziente compie sia nei confronti di se stesso che degli altri. Dopo di che, compreso ciò, il terapeuta lo spinge e lo incoraggia a trovare alternative valide, pur esprimendo la sua libertà di scelta.
Analisi e fattori
Va considerato che diversi fattori, oltre alla genetica, concorrono nella formazione dell’individuo e nell’insorgenza di patologie comportamentali:
- Il patrimonio genetico;
- costituzione organica;
- patrimonio ambientale;
- training affettivo ricevuto;
- sviluppo;
- sintomi;
- organizzazione della personalità.
Il metodo dell’osservazione, secondo Adler, serve a sviluppare potesi e a trarre riscontri in base alla realtà soggettiva.
Cos’ è la Terapia Psicodinamica
La terapia psicodinamica, tra gli approcci terapeutici psicoanalitici esistenti, risulta essere la sola in grado di trattare problemi specifici e non generici. Ad esempio è utile elle relazioni familiari e può protrarsi per un numero di sedute relativamente breve che varia dalle 20 alle 40. Cosa fa la terapia psicodinamica? Cerca di dare un senso al presente tenendo in considerazione il modus vivendi del paziente, ed i problemi quotidiani dello stesso. Per attuare questo percorso è necessario indagare il passato del paziente le radici ereditarie, cercando di individuare il malessere presente e la causa.
Come molte altre forme di psicoanlisi la Psicodinamica ricorre alla tecniche di transfert ed anche alla libera associazione, ma allo stesso tempo attinge alle tecniche delle diverse scuole secondo l’esperienza soggettiva e le tecniche del terapeuta. Vengono applicate tecniche talvolta rudi (secondo il principio dei behavioristi), come premi, punizioni, manipolazioni della percezione che gli individui hanno di se stessi e con il rapporto instaurato con il mondo circostante. Consentano dunque di affrontare problemi specifici e di manifestare dei progressi, in campo terapeutico, in breve tempo.
Psicoanalisi Kleiniana infantile
Melanie Klein sviluppò una tecnica di analisi dell’attività ludica dei bambini per documentare meglio le ansie e le fobie degli stessi. La psichiatra austriaca (1882 – 1960) fu una delle figure più eminenti negli anni venti, in campo psichiatrico.
Anch’essa si distaccò dalle teorie di Freud e dall’eccessiva importanza che egli attribuiva
alla sessualità infantile. La Klein riteneva che lo sviluppo del bambino fosse influenzato dalla necessità di dare un senso al mondo esterno e alle relazioni sociali ma allo stesso tempo risentiva anche del contatto con il corpo e la sua sessualità.
Fondamentalmente, l’analisi Kleiniaina è volta ad individuare le sfere della personalità infantile e trovare quelle in cui tale processo non si è completato in modo corretto cercando, dunque, di apportare i dovuti cambiamenti necessari per riequilibrarlo. Echi relativi al lavoro dell Klein si ritrovano nelle teorie di due studiosi di psicologia infantile: Jean Piaget e Erik Erikson.
Scopo della Terapia Psicodinamica
Lo scopo di questa tipologia di terapia è quello di riuscire a rendere consapevole il paziente delle cause che determinano la difficoltà del momento sia che si tratti di difficoltà soggettive che relazionali. Le terapie dinamiche comportamentali risultano essere più dirette rispetto alle tecniche psicoanalitiche di tipo umanistico.
Esse, si basano infatti, sulla concezione secondo la quale i modelli comportamentali indesiderati, come ad esempio eccessiva timidezza, fobie di vario genere comuni fra gli uomini, paure ed ansia ingiustificata, costituiscono la causa dei problemi dell’individuo e non l’effetto.
Dunque, curando il comportamento indesiderato, qualunque esso sia, l’intera personalità dell’individuo ritroverà il giusto equilibrio. Le terapie cognitive applicabili più comuni sono 6. Utili per curare psicosi di vario genere, fobie ansia e attacchi di panico.
Non conoscevo questa terapia ma ne parlero’ con mio fratello che si sta laureando in psicologia! Grazie dello spunto.
una terapia nuova per me, davvero molto interessante, grazie per le ottime informazioni
Non ne sapevo molto in merito, è stato interessante leggere il tuo articolo
Davvero un articolo molto interessante grazie delle info
non conoscevo questa terapia, mi ha fatto piacere poter approfondire l’argomento, davvero interessante
Un articolo davvero interessante, argomenti che mi piacerebbe approfondire