Pronti? Arriva un altro post critico e realistico. Molti ritengono che i blogger si divertano a scrivere per passione. Se la passione indiscutibilmente centra, è vero anche che fare il blogger per molti, è una vera professione. Professione #blogger: non di solo pane e amore… perché? Perché essa implica reperimento delle informazioni, sapiente uso delle foto e dei comunicati, ricerca di fonti attendibili, notizie vere che vanno ricercate ed ampliate considerando che la conoscenza e le competenze possono accrescersi di giorno in giorno e richiedono aggiornamenti continui in molti ambiti. Imparare l’uso dei social, sapere usare hash tagh e key word, acquisire quindi un minimo di competenze SEO; saper “smanettare” con le varie piattaforme on line, specie per chi come me, ha più di un blog in piattaforme differenti. Essere un bravo blogger non è facile, ed esistono delle regole da rispettare e conoscere.
Il titolo del post è “Professione #blogger: non di solo pane e amore” nasce per un motivo ben preciso e critico. Mi vengono commissionati, molto spesso, lavori di scrittura a pagamento e mi giungono anche altrettanti comunicati stampa da ditte, associazioni, brand ed istituti che mi chiedono “gentilmente” e neanche sempre… di redigere un articolo su uno dei miei blog a titolo gratuito. Cosa ne penso io? Che non viviamo di pane amore e neanche di solo amore, fare il blogger è un lavoro come lo sono molti altri, richiede impegno. Spesso con il fatto che si svolge per gran parte del tempo da casa, costringe e ci fa propendere a lavorare anche in orari impensabili come ad esempio la sera tardi, quando gli altri dormono, o magari nei giorni di festa. Una professione bella e buona!
Nel definirla professione c’è chi ha da ridire perché alcuni di noi sono giornalisti, altri no e per molti l’esperienza sul campo non conta se non si ha uno straccio di laurea specifica. Eppure sono centinaia i blogger di successo che non sono laureati in giornalismo forse questo dato ha un significato ed un senso.
Professione #blogger: non di solo pane e amore: riconoscimenti
Ora, credo sia risaputo che in altri paesi come la Francia, e l’America, ma ce ne sono anche altri, i blogger siano riconosciuti come categoria professionale e considerati come tali. Nessuno si sognerebbe di inviare comunicati stampa e chiedere la pubblicazione di un post specificando di fargli avere il link al più presto: “GRATIS”. Forse da noi manca il rispetto, quella forma di rispetto intesa come considerazione del lavoro altrui. Ovviamente non è un discorso generico, fortunatamente c’è anche chi è rispettoso e paga profumatamente per il nostro lavoro, chi ostenta uno scambio di favori e chi ti propone della merce. Ognuno è libero di fare le scelte che vuole, ovviamente. Personalmente quando si tratta di argomenti sociali sono disposta a redigere, pubblicare e condividere anche più di un articolo, ma vorrei tanto che ci venisse riconosciuto il giusto valore. Mi piacerebbe indire la giornata dedicata ai blogger #professioneblogger con l’hash tagh #paneamoreNograzie. Un diritto legittimo come per ogni lavoratore che si rispetti, è quello di aspettarsi sempre e comunque una retribuzione. Io non chiederei mai all’idraulico di ripararmi lo scarico in cambio di un chilo di nespole del giardino e voi?… 🙂
Mara Mencarelli #blogger #webeditor
Hai espresso in modo apporfondito e critico i pensieri che condivido in pieno. Fare la blogger non è un passatempo ma un vero lavoro che si svolge tra 4 mura e pertanto costrette a fare ore piccole per terminare il nostro lavoro creativo..ce ne sarebbe tant’altro da dire sia alle aziende che mandano comunicati che a chi legge i nostri articoli in modo approssimativo e in fretta..C’è davvero tanto impegno…
In effetti è proprio così un lavoro creativo, faticoso ed impegnativo che richiede parecchie competenze e tempo. Mi auguro che,con il tempo, venga riconosciuto ed apprezzato come merita. Grazie per il tuo intervento
Condivido pienamente, si lavora spesso più di 8 ore tra ricerca, proprietà di frutta e verdura di stagione, anticipare i tempi per pubblicare prima che arrivi una certa data, prima di mangiare fare le foto, studiare come presentare l’articolo nel blog e nei social e altro. Una retribuzione ci vorrebbe proprio
tanto impegno, tanti studi e tanta manodopera andrebbero proprio retribuiti