La prostata può essere soggetta a varie patologie come la prostatite, iperplasia prostatica benigna, forme tumorali. In ogni caso è importante intervenire con terapie mediche specifiche, cure naturali o farmaci e, nei casi più a rischio, con interventi chirurgici. Questa piccola ghiandola a forma di noce fa parte del sistema riproduttivo maschile e specie ad una certa età può incorrere in problemi. La prostata si trova sotto la vescica e circonda l’uretra, ossia il tubicino che trasporta l’urina alla vescica all’esterno del corpo. Se questo transito viene alterato possono insorgere infezioni. Inoltre, la ghiandola prostatica produce un liquido essenziale per la fertilità maschile. Ma scopriamo in questa guida completa, quali sono i problemi legati alla prostata, i rimedi medici, chirurgici e le cure naturali da mettere in atto e la dieta da seguire.
Problemi comuni della prostata
Sicuramente tra i problemi prostatici più temuti si colloca la degenerazione del tessuto in tumorale, più frequente dopo una certa età.
Per questo occorre fare esami e visite di controllo quando si presenta una prostatite, o ancora di più, qualora si soffra di iperplasia prostatica.
La prostata può essere soggetta a una serie di problemi che possono causare disagio e disturbi della minzione. Vediamo quali sono i problemi più comuni della prostata e come intervenire.
Iperplasia prostatica benigna o IPB
L’iperplasia prostatica benigna denominata anche con la sigla IPB è una condizione patologia in cui la prostata subisce un ingrossamento graduale nel corso degli anni.
Questo ingrossamento prostatico può a sua volta causare dei sintomi più o meno accentuati come la difficoltà ad urinare fino al blocco del flusso urinario.
La minzione frequente durante la notte è comune, così come la sensazione di uno svuotamento incompleto della vescica. L’IPB non è un tumore ma può influire negativamente sulla qualità di vita e sul riposo notturno.
Prostatite
La prostatite è una vera e propria infiammazione della prostata che può essere causata da batteri ed infezioni o da altri fattori. Il dosaggio di alcune sostanza come il PSA possono rilevare la presenza di prostatite.
Tra i sintomi comuni in caso di prostatite vi è la necessità di urinare di frequente, bruciore durante la minzione, e talvolta presenza di dolore alla zona pelvica e lombare.
Nei casi più gravi possono comparire sia febbre che brividi. Il trattamento per elezione qualora si tratti di prostatite batterica è quello antibiotica. Potranno essere utili anche farmaci antidolorifici e anti infiammatori.
Cancro alla prostata
Tra le malattie tumorali maschili, il cancro alla prostata è quello più comune. La presenza di tumore alla prostata può essere rilevata attraverso alcuni esami, come ad esempio il dosaggio del PSA nel sangue. Anche l’esame ecografico rettale od una visita specifica possono far sospettare la presenza di un tumore.
Tra i sintomi che possono insorgere in presenza di cancro alla prostata troviamo il dolore pelvico, la difficoltà ad urinare, la presenza di sangue nell’urina o nello sperma. Tuttavia, specie agli stadi inziali, molto speso il cancro della prostata non ha una sintomatologia così evidente.
Il cancro alla prostata viene trattato in vari modi a seconda dello stadio e dall’aggressività del tumore. Tra gli interventi più comuni troviamo: la terapia ormonale, la radio terapia, la terapia chirurgica.
L’età media cancro alla prostata?
L’età media in cui vi è un incidenza maggiore di cancro alla prostata è intorno ai 60 – 65 anni, ma possono manifestarsi forme tumorali sia prima di questa età che nell’età successiva. In genere, si parla di carcinoma prostatico.
Terapie e rimedi per i problemi alla prostata ed età media insorgenza
Come visto, i disturbi prostatici sono di varia natura e possono colpire uomini di tutte le età, anche se in genere disturbi della prostata si presentano intorno ai 50 – 60 anni di età e oltre.
I rischi di sviluppare un cancro sono bassi intorno ai 40 anni, aumentano sensibilmente intorno ai 50 e in età avanzata due persone su tre sviluppano il cancro della prostata in una età compresa tra i 60 – 65 anni.
Terapie mediche per la prostata
Esistono varie tipologie di terapie mediche che si possono utilizzare per ridurre l’infiammazione e l’ingrossamento della prostata. Esse includono, farmaci di tipo alfa-bloccanti che aiutano a rilassare i muscoli intorno all’uretra facilitando la minzione e la fuoriuscita di urina.
Utili anche gli inibitori della 5-alfa-reduttasi che servono a ridurre le dimensioni della prostata. In alcuni casi potrà essere utili l’utilizzo di antibiotici per il trattamento di eventuali infezioni presenti, la cui l’insorgenza può essere facilitata anche dalla difficoltà a svuotare la vescica. Periodici esami come l’urinocoltura, possono rivelarsi utili in tal senso.
Rimedi naturali per la prostata: ci sono?
Come per molte patologie, specie nelle prostatiti lievi si possono adottare dei rimedi naturali in grado di migliorare la situazione e dare sollievo. E’ sempre consigliabile consultare il medico prima di utilizzarli.
Alcuni rimedi naturali da includere nella dieta sono i pomodori e gli alimenti ricchi di licopene. Allo stesso modo, si rivelano utili gli omega 3 presenti nel pesce e nelle bacche di goji.
Altri rimedi naturali possono comprendere degli estratti di erbe come il saw palmetto.
A cosa servono Saw Palmetto, Serenoa Repens?
Si trovano ottimi integratori a base di Saw Palmetto e Serenoa Repens per la prostata. L’ efficacia è dovuta alla presenza di acidi grassi e steroli. Può essere utilizzata come valido supporto per il benessere della prostata e delle vie urinarie. Utile anche per i testicoli e per le infiammazioni mammarie.
Anche il normalissimo tè verde ha delle proprietà antiinfiammatorie significative utili per la prostata le vie urinarie. Sempre per le vie urinarie sono molto utili i mirtilli ed il succo da essi ottenuto.
Cosa non mangiare con la prostata ingrossata?
Ci sono cibi indicati per la prostata e cibi da evitare. Consigliato limitare gli Omega 6 in quanto agiscono come co-fattori negli stati infiammatori della prostata.
Tra essi riordiamo le carni sia fresche che conservate, tutti i salumi e gli insaccati ma anche le uova, i cibi fritti, le bevande zuccherate. Inclusi nel divieto anche i formaggi e le farine raffinate.
Interventi chirurgici della prostata
In alcuni casi, sia le terapie farmacologiche che quelle naturali non riescono ad arginare il problema e si giunge all’intervento, in special modo se si ha ostruzione delle vie urinarie con rischio di infezioni che potrebbero, alla lunga, coinvolgere anche i reni.
In caso di tumore prostatico, è necessario, molto spesso, ricorre all’intervento chirurgico con resezione transuretrale prostatica, o prostatectomia radicale; vediamo cosa sono!
1) Resezione transuretrale della prostata o RTUP
La RTUP è un intervento utilizzato per trattare solitamente l’iperplasia prostatica benigna. Durante questo tipo di intervento si rimuove la parte della prostata che comprime l’uretra. Questa procedura non prevede tagli addominali in quanto viene eseguita attraverso l’uretra.
2) Prostatectomia radicale
Si tratta dell’intervento per elezione utilizzato per asportare delle forme tumorali invasive di una certa entità. (Infatti, nei casi più lievi si pratica la radioterapia).
Durante l’intervento la prostata viene rimossa insieme ai tessuti circostanti come ad esempio i linfonodi. In casi di espansione si tende a togliere anche parte degli organi limitrofi interessati (in alcuni casi parte della vescica e intestino).
Questo intervento può essere eseguito con escissione addominale, in laparoscopia anche attraverso l’uso di macchinari specifici come i robot e strumenti chirurgici minimamente invasivi.
I controlli periodici servono proprio ad evitare di incorrere in problematiche serie di questo tipo.
Prostatectomia problemi
Dopo l’intervento di prostatectomia si possono verificare alcuni problemi di entità lieve o severa che con il tempo potrebbero scomparire, ma non sempre. Tra essi ricordiamo, oltre a dolore e infiammazione dovuti al post intervento:
- La disfunzione erettile, che dovrebbe essere temporanea ma molto dipende dall’età del pazinte e dal tipo di intervento effettuato.
- La perdita di urina involontaria. L’incontinenza urinaria può essere temporanea ma implica l’uso di pannolini protettivi e ginnastica riabilitativa del pavimento pelvico. In alcuni casi può insorgere la difficoltà a svuotare bene la vescica.
- Problemi intestinali come stitichezza e diarrea, possono insorgere dopo un intervento di prostatectomia ma, in genere, si tratta di disturbi provvisori.
Considerazioni
I disturbi e le patologie che possono colpire la prostata sono molteplici e, come visto, sono di varia gravità. E’ sempre consigliato, dopo una certa età, fare dei controlli periodici e rivolgersi al medico in caso di disturbi e dolori onde evitare di far progredire dei processi irreversibili infiammatori ed infetti gravi o cancerosi.