I disturbi psicotici sono caratterizzati da condizioni mentali gravi di vario genere, in grado di influenzare la percezione, il pensiero, ed anche il comportamento di una persona. Tra i disturbi psicotici gravi rientra anche la schizofrenia, così come il disturbo schizoaffettivo, il bipolarismo e la depressione. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i disturbi psicotici più frequenti, la loro entità e gravità e a chi rivolgersi.
Disturbi psicotici più frequenti: la schizofrenia
La schizofrenia è tra i disturbi psicotici, quello decisamente più grave ed anche il più frequente, anche se i livelli di schizofrenia possono essere di diverso livello. Le persone affette da disturbo schizofrenico possono manifestare allucinazioni, delirio, avere difficoltà nel gestire le emozioni, compiere discorsi incoerenti e, talvolta, presentano anche difficoltà nello svolgere le attività quotidiane.
Disturbi psicotici più frequenti: disturbo schizoaffettivo
Il disturbo schizoaffettivo combina in se sia i sintomi della schizofrenia descritti, insieme a quelli che coinvolgono l’umore del soggetto come ad esempio disturbi depressivi e bipolarismo. Le persone che presentano un disturbo schizoaffettivo possono sperimentare sia episodi psicotici che periodi in cui manifestano umore alterato.
Disturbo delirante persistente
Si manifesta con errata consapevolezza. Le persone che sono affette da disturbo delirante hanno credenze fisse ed errate che possono riguardare diverse tematiche e persone come gelosia estrema, mania di grandiosità o magari persecuzione. La persona non vuole cambiar le sue convinzione errate neanche in presenza di ragionamenti sensati e logici (di altri).
Ma, al di fuori da questi deliri specifici, i soggetti affetti mantengono la coerenza del loro pensiero, per questo non sempre è facile fare una diagnosi, o rendersi conto che una persona a noi vicina, soffre di questo disturbo psicotico.
Disturbo psicotico breve
Meno grave del precedente, in quanto si tratta di un disturbo temporaneo e transitorio. In genere un disturbo psicotico breve si risolve entro un mese e non oltre, e può durare anche pochi giorni, anche se di gravità minore rispetto al precedente, non va sottovalutato.
Disturbo psicotico condiviso
Un tipo particolare di psicosi denominata anche Folie à deux consiste in sintomi psicotici che una persona manifesta a causa di una stretta relazione con un individuo già affetto da disturbo psicotico. In genere si tratta di disturbi persecutori, il soggetto persecutorio dominante coinvolge anche il soggetto inizialmente sano nella sua “follia persecutoria”.
Come riconoscere i disturbi psicotici
Allucinazioni, deliri, comportamenti bizzarri, insieme a discorsi incoerenti o difficoltà nelle relazioni sociali sono alcuni degli elementi che fanno propendere verso l’identificazione di disturbi psicotici.
- Allucinazioni: le persone che sono soggette a psicosi possono manifestare allucinazioni visive, uditive e tattili coinvolgendo gli organi di senso. Così come possono vedere e sentire cose non presenti che gli altri, ovviamente non vedono.
- Deliri: si manifestano con convinzioni non reali, spesso del tutto irrazionali e non giustificate da fatti, situazioni contingenti o persone. Frutto di un ossessione, i deliri vanno ben oltre la realtà.
- Discorsi incoerenti: l’incoerenza può comparire nei modi di relazionarsi, o nei discorsi. Il pensiero delle persone affette da psicosi può divenire incoerente, disorganizzato, dando vita ad un linguaggio difficile da comprendere.
- Comportamenti bizzarri: tra i disturbi tipici delle psicosi rientrano anche i comportamenti bizzarri, strani e inappropriati, come agitazione e / o isolamento sociale.
- Difficoltà nei rapporti sociali: le persone affette da psicosi possono avere difficoltà a relazionarsi con gli altri, sia a causa di un manifesto disinteresse nei confronti degli altri, che per via di alcuni sintomi citati come “mania di grandezza” “deliri” “incoerenza” ” ossessioni“.
Disturbi psicotici ed ereditarietà
Alcuni disturbi psicotici come la schizofrenia e il disturbo psicoaffettivo hanno dimostrato una certa ereditarietà e familiarità. Ciò significa che la genetica familiare può influenzare l’insorgenza di tali disturbi.
Tuttavia, l’ereditarietà non è l’unico elemento coinvolto nello sviluppo di queste psicosi, in quanto, l’interazione tra genetica e fattori ambientali, gioca un ruolo importante.
Punti chiave dell’ereditarietà delle psicosi
Fattori genetici: alcuni studi condotti su famiglie, gemelli ed adozioni hanno dimostrato che il rischio di sviluppare psicosi è maggiore fra parenti di primo grado. Più stretto è il legame di parentela con l’individuo psicotico, più è probabile sviluppare la patologia psicotica.
Geni coinvolti: i ricercatori hanno identificato diversi geni candidati associati alla schizofrenia e ad altri disturbi psicotici. Tuttavia, non esiste un singolo “gene della schizofrenia“, ma piuttosto una combinazione di varianti genetiche che possono contribuire al rischio.
Ereditarietà complessa: l’ereditarietà dei disturbi psicotici è considerata complessa e multifattoriale, il che significa che diversi geni e fattori ambientali interagiscono tra loro per influenzare il rischio di sviluppare la malattia.
Fattori ambientali: sebbene l’ereditarietà giochi un ruolo importante anche i fattori ambientali svolgono un ruolo significativo nello sviluppo delle psicosi, come l’ambiente familiare, così come l’uso di alcuni farmaci o sostanze (droghe leggere e non).
Tra i fattori ambientali associati vi sono il livello di stress, l’esposizione a traumi, e appunto, l’uso o dipendenza di sostanze stupefacenti.
Rischio relativo nelle psicosi
Sebbene l’ereditarietà aumenti il rischio di sviluppare psicosi, non garantisce l’insorgenza della malattia. Anche persone che non hanno alle spalle una storia familiare di psicosi possono manifestare questi disturbi.
Per cui, i disturbi psicotici, come la schizofrenia e il disturbo schizoaffettivo, hanno sì, una componente ereditaria, ma è l’interazione complessa tra fattori genetici e ambientali a determinarne l’insorgenza.
Consigli e considerazioni
- In alcuni casi i sintomi psicotici possono coesistere, in altri le manifestazioni sono selettive, specifiche, e si verificano in periodi di forte stress. Un professionista del settore che si occupa di salute mentale, può diagnosticare un disturbo psicotico.
Quando qualcuno mostra dei segni di psicosi è importante incoraggiarlo a parlare con il proprio medico, con uno psicologo, o meglio ancora con uno psicoterapeuta per poter valutare l’entità del disturbo e un eventuale trattamento.
L’intervento tempestivo può migliorare notevolmente la prognosi e la qualità di vita delle perone affette da disturbi psicotici.