Bacche commestibili ce ne sono molte, ma non sempre è facile riconoscerle. La natura ci regala un paniere pieno di frutti: bacche, verdure, germogli da gustare in insalate fresche, cotte, o come frutta e bacche di stagione. Tra i doni della natura ci sono anche i funghi, alcuni buoni, altri tossici, altri ancora, velenosi. Le stesse piante fitoterapiche di cui parliamo molto spesso, possono essere terapeutiche ma se ingerite in modo improprio risultano tossiche e, talvolta, mortali. Le bacche non sono da meno. Alcune ottime, altre tossiche, altre utilizzate come fitoterapico da personale esperto.
Come riconoscere bacche commestibili e bacche tossiche
Alcuni frutti o drupe, come fragole, more e lamponi, sono ben noti e conosciuti, per gusto e bontà ma altri molto meno. Vediamo quali sono le bacche commestibili e alcune di quelle tossiche che invece andranno evitate accuratamente.
Mirtilli: Bacche commestibili del bosco e il falso mirtillo
I mirtilli sono molto noti per la loro bontà, sia quelli coltivati, che i mirtilli selvatici. Ma se li vogliamo raccogliere nel bosco è utile sapere che i loro frutti sono simili anche ad altre bacche, come ad esempio al “falso mirtillo”. Come vedere al differenza tra mirtillo e falso mirtillo? Lo si riconosce rompendo il frutto.
Il falso mirtillo non commestibile ha all’interno la polpa bianca, il sapore non è buono, ma non è velenoso, mentre il vero mirtillo ha la polpa che macchia di rosso scuro.
I mirtilli sono frutti ma anche un vero medicamento: ottimi per la vista, le infezioni urinarie. Adottati per la preparazioni di marmellate e dolci, perfetti consumati freschi. Esiste poi anche la qualità di mirtilli rossi molto grandi chiamato anche mirtillo americano perché proviene dai terreni paludosi di questa terra (non è nostrano).
Sambuco bacche nere commestibili e falso sambuco
Della pianta del sambuco si utilizzano non solo le bacche ma anche le foglie ed i fiori. Il colore delle bacche sferiche, è viola scuro. Buone di sapore, adatte per marmellate, le bacche di sambuco hanno proprietà antibiotiche, ricche di vitamina C e Vitamina A si rivela un ottimo anti-ossidante, anti-infiammatorio, ed aiuta ad eliminare gli acidi urici in eccesso; è anche lassativo.
Fiorisce da aprile a giugno, mentre le bacche maturano a fine estate. E’ un arbusto che cresce fino a diventare un alberello. Molto gradevole anche per il suo aspetto decorativo.
Falso Sambuco L’Ebio
L’Ebio è una pianta che produce bacche con azione tossica e velenosa a differenza del sambuco. La differenza di base sta nella pianta: il sanbuco è un alberello con rami legnosi, mentre l’ebio è un erbacea con fusto centrale verde. A
ltro elemento per riconoscere le due piante sta nelle bacche: quelle di sambuco sono ricadenti mentre l’Ebio ha ombrelli eretti con gruppi di bacche.
Bacche di Mirto o Myrtus communis
Le bacche di mirto si originano da piccoli e graziosi fiori bianchi. Le bacche mature sono di colore viola scuro, vengono utilizzate per cucinare ed insaporire primi e secondi, preparare confetture ma anche per la preparazione di un noto liquore: il liquore di mirto.
Sono commestibili sia le bacche, che le foglie, ma possono dar vita, nelle persone sensibili, a reazioni allergiche. Si possono consumare fresche, o in preparazioni culinarie di vario genere.
Hanno proprietà digestive, e sono ricche di flavonoli utili per la mente, e capaci di contrastare alcuni sintomi della demenza e dell’Alzheimer.
Bacche di ginepro (Juniperus communis)
Sono facilmente riconoscibili le bacche di ginepro, per via della pianta che le ospita. Sono verdi e, dopo due anni circa, maturano diventando violacee blu, mentre diventano marroni seccandosi. La pianta del ginepro è ben riconoscibile perché le sue foglie aghiformi ricordano le tuie (Thuja) infatti fa parte della stessa famiglia del Cipresso.
Hanno un gusto zuccherino, contengono calcio, gineprina, resina acetato di potassio. Costituiscono l’ingrediente principale del liquore Gin, ma vi si preparano anche oli essenziali. Vi sono diverse varietà: ginepro rosso, ginepro fenico, ginepro sabina ed infine ginepro liscio e il virginia. Attenzione però NON TUTTE LE SPECIE sono commestibili, il ginepro sabina ad esempio non lo è.
Biancospino fiori e bacche
Oltre ad essere noto per la bella fioritura a mazzetti di piccoli fiori banchi, il biancospino in autunno dopo la fioritura, colora le sue bacche di verde per pi virare pian piano al rosso arancione. Gli uccelli ne sono ghiotti. In casa si possono preparare delle confetture. Le bacche di biancospino sono ricche di flavonoidi e di zuccheri, ed hanno azione rinforzante per il sistema cardiocircolatorio.
Corniolo dai grandi frutti rossi
Si tratta di bacche rosse grandi come un oliva dal sapore acidulo ma zuccherino. Per maturare impiegano ben 7 mesi e, come altre tipologie di bacche (ma non tutte), hanno maturazione lenta.
Il momento migliore per raccoglierle e consumare è quando il loro colore vira dal rosso al vinaccia. La pianta è un arbusto, o un piccolo alberello con foglie appuntite la cui fioritura genera fiori gialli a partire da febbraio.
Si usa nella preparazione di confetture, gelatine, liquori ed aceto. Perfetta per i dolori articolari, dermatiti e disturbi del metabolismo.
Bacche di rosa canina
Simili alle bacche di corniolo sono dei falsi frutti, di coloro rosso con punta nera. Sono comunque delle bacche selvatiche commestibili, utili per preparare confetture, intrecciare ghirlande o per la decorazione in cucina di numerosi piatti. Vanno raccolte mature.
Sono ricche di vitamine B, C e K, rinforzano il sistema immunitario, prevengono influenza, tosse e raffreddore. Essiccate, spezzettate e rinchiuse in barattoli, possono essere utilizzate per infusi e tisane depuranti e benefiche.
Aronia con bacche nere
Appartiene alla famiglia delle rosacee. Presenta foglie caduche e bacche scure, quasi nere, di forma tondeggiante. Le foglie di aronia sono di forma ovale di medie dimensioni in autunno, prima di cadere virano al rosso. La pianta raggiunge i due metri e diviene un alberello. I fiori sono raggruppati in grappoli di circa 25 capolini.
La pianta fiorisce in primavera, ed i frutti maturano dopo circa 3 mesi, in estate. Il sapore delle bacche di Aronia, come frutto, fresco è tannico e dunque non gradevole.
Ottime queste bacche di aronia, invece, per preparare sciroppi, marmellate e succhi. Ha proprietà terapeutiche elevate, è un ottimo antiossidante, contiene vitamina C, K ferro e antociani in elevata quantità. Aiuta l’efficienza psico-fisica, la pelle, le gengive, i capillari e le ossa.
Fragoline di bosco e false fragole
Fragoline di bosco e more sono facili da riconoscere e non hanno frutti simili con cui confonderle. Le fragoline di bosco sono piccole, morbide e profumate dal gusto intenso e dal frutto leggermente allungato. Di colore rosso vivono in montagna e fruttificano abbondantemente in tarda primavera ed estate.
Duchesnea Indica; falsa fragola
Tra le fragole false invece, ricordo la duchesnea indica che ha foglie molto più piccole e scure delle piante di fragola, è tappezzante, produce dei fiori gialli e piccole drupe simili alla fragola, ma di consistenza soda, senza sapore e, non tossici. Si tratta di un pianta perenne della famiglia delle rosacee, molto graziosa ma ingannevole.
Alcune piante con bacche non commestibili
- Ligustro
- Lauroceraso
- Edera
- Agrifoglio
- Pungitopo
- Vischio
- Pyricanta Coccinea
- Sorbo Aucuparia o degli uccellatori (ne vanno ghiotti gli uccelli)
- Clerodendrum (verbenacea)
- Aralia o fatzia Japonica
- Tasso
- Tamaro (Tamus communis)
- Salsapariglia
- Belladonna velenosa e possibilmente letale come altre
Piante con bacche o drupe commestibili
Vi sono molte altre piante con frutti, bacche e drupe commestibili che non abbiamo citato. Ne elenchiamo alcune.
- Uva spina
- Pomodoro – Peperone – Melanzana
- Alloro
- Corbezzolo
- Nespolo selvatico
- Nespolo del Giappone
- Sorbo domestico
- Prugnolo
- Pyricanta (semi velenosi)
Alcune bacche tra quelle citate, non vanno ingerite in quanto tossiche, ma vengono utilizzate in farmacologia e per i preparati fitoterapici. quel che è certo è che la natura ci ha dotato di tutto il necessario per nutrirci e curarci sta a noi imparare ad usare queste risorse.
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Un overview dettagliata sui tipi di bacche e sulla differenza tra quelle commestibili e non. Mi incuriosiscono molto quelle usate per uso fitoterapico
Ma sai che non sapevo affatto esistesse un falso mirtillo? Post utilissimo, abitando in campagna sono circondata da tutte queste bacche e finalmente saprò come riconoscerle.
Buona giornata
Luna
Si a vederlo così è praticamente uguale ma basta rompere la bacca per capire che non si tratta di mirtilli
durante le varie passeggiate all’aria aperta mi sono sempre chiesta quali fossero buoni da mangiare, un post molto utile
Non sono mai riuscita a distinguerle, post molto interssante, grazie per le info.
Non le ho mai raccolte proprio perché non le distinguevo, grazie per le informazioni.
Queste tue indicazioni sono davvero utili per persone come me che amano andare nei boschi e assaggiano tutto
Io non rieco mai a distiungerle e per questo durante le passeggiate le lascio li dove le trovo.
Personalmente non rischierei perchè non sono sicura di riuscire a riconoscere quelle commestibili fragoline di bosco escluse
ALcuni li adoro, tipo il mirtillo e la fragola, ma che le more e adoro anche il ribes sia rosso che nero! andavo a coglierli in montagna da ragazzina
Ciao hai fatto bene a descrivere con foto le bacche, spesso possiamo confonderle, nel dubbio non ne mangio nessuno
Una guida davvero utile, mi annoto tutto su un taccuino, non si sa mai grazie mille per averlo condiviso davvero interessante.
Ero proprio curiosa di sapere quali fossero quelle commestibili, grazie per l’articolo ed i consigli ^^
[…] con facilità anche in Italia, in quanto è sì un esotica, ma anche una parente stretta delle bacche di Mirto sardo, appartenenti entrambe alla medesima famiglia delle Myrtaceae (o […]
Buonasera, vorrei se è possibile sapere se le bacche nere della sarcococca sono commestibili o quantomeno non sono tossiche. È la prima volta nella vostra comunity e spero che possiate darmi una risposta, grazie
Buonasera in realtà esistono diverse specie di sarcococca
S. confusa. un ibrido naturale, perché oggi si trova solo in coltivazione. Dotata di ottima ramificazione, raggiunge anche i 2 m d’altezza ed ha splendide foglie ellittiche o lanceolate. Fiori bianchi sono profumati e generano drupe nere. Perfetta come esemplare isolato.
S. hookeriana var. digyna. La specie S. hookeriana originaria nelle foreste himalayane, mentre la sua varietà naturale digyna è originaria della Cina meridional; quest’ultima si fa preferire per le foglie più strette ed acuminate, e per la rusticità. Alta 50-100 cm, emana un profumo delizioso ed ha drupe violaceo-nerastre. Ottima per siepi.
S. hookeriana var. humilis. La seconda varietà naturale di S. hookeriana nasce pure in Cina, fino ad una quota di 2000 m, ma ha un portamento decisamente prostrato, arrivando ad un’altezza massima di 50 cm. Le foglie sono più corte ma più larghe, mentre i fiori profumati, producono frutti decisamente neri. Tollera qualunque suolo, anche arido ed è un’ottima tappezzante.
S. orientalis. Proveniente dalla Cina, vive sulle montagne della provincia dello Zhejiang. Simile alla S. confusa, le foglie però sono più grandi (fino a 10 cm), mentre i fiori femminili sono di colore rossastro. Le infiorescenze profumate si apronosin da novembre. Drupe nere.
S. ruscifolia. Spontanea nei boschi e sulle rocce calcaree di collina e mezza montagna di alcune province cinesi (Yunnan e Sichuan). Arriba fino 1 m, mentre il fogliame, molto compatto, è di un bel verde brillante, con foglie abbastanza piccole, largamente ovate. Fiori: ottima fragranza, producono drupe rosse. Si adatta bene all’ombra su terreni asciutti.
S. saligna. Origini: montagne himalayane (Afghanistan), si differenzia completamente dalle altre specie. Alta fino a 120 cm, ricadente, produce abbondanti fiori giallo-verdastri che non sono profumati. Splendide però sono le foglie, lunghe fino a 12 cm e larghe 1-2 cm, acuminate e strettamente lanceolate. Ideale come pianta isolata.
Comunque non vi sono notizie della commestibilità di queste bacche ornamentali.