Il rooting delle bambole reborn è responsabile per circa il 40 % del risultato finale dell’estetica della bambola e della sue sembianze più o meno realistiche ed umane. Dato che si tratta di un processo piuttosto difficile che richiede esperienza e tempi di apprendimento, se non si è ancora all’altezza del lavoro è bene fare delle prove ed esercitazioni su kit di scarso valore commerciale come i kit cloni economici. Detto questo vi abbiamo già parlato del rooting delle bambole ma in questo articolo vogliamo approfondire due argomenti come il numero degli aghi indicati in base al risultato che si vuole ottenere e il tipo di capelli, naturali e non, ottenuti da fibre animali. Vediamo nelle Reborn come scegliere aghi e capelli per il rooting.
Reborn come scegliere aghi e capelli per il rooting
A livello di tecnica esistono delle mappature che ripropongono la capigliatura dei neonati in vari modi, più folti, più radi o tipo peluria. Alcune reborner dipingono i capelli con la pittura o con delle matite specifiche (prisma color) ma il risultato, a mio avviso, non è mai come quello dei capelli veri impiantati attraverso l’uso di aghi che andremo a vedere. Nelle Reborn come scegliere aghi e capelli per il rooting è davvero importante per riuscire ad ottenere il risultato desiderato.
Come scegliere aghi per il rooting nel reborning
Gli aghi sono, insieme ai capelli, un elemento importantissimo per la realizzazione di un rooting realistico. Aghi grandi come il numero 38 lasciano dei fori visibili e in genere trattengono più capelli nello stesso foro.
Per ottenere un effetto realistico gli aghi più sottili del 43 e del 46 sono i più indicati, ma anche un ago del 42, se usato bene includendo 1 o 2 capelli per volta, potrà dare degli ottimi risultati. Ma gli aghi non sono fine a se stessi e, in base al tipo di capello che si decide di adottare e alla durezza del vinile, sono consigliati aghi più grandi o più sottili.
Aghi e barb (numero di barbe o scanalature)
Gli aghi sono dei comuni aghi da rooting che generalmente si utilizzano per lavorare il feltro, ed oltre alla misura più fine o più grande, hanno delle “barb” ossia delle scanalature sui lati che consentono di “acchiappare” con minore o maggiore facilità il capello (generalmente barb 1, 3 o 6). Ogni ago può avere sia forma tonda che triangolare distinta con il nome “fork” e “crown”.
Aghi da rooting e numero di spessore
Numero 38, sono gli aghi più grandi e facili da usare ma danno un risultato non del tutto naturale.
Aghi n 40, leggermente più sottili dei precedenti e vengono consigliati per chi ha poca esperienza nel rooting.
N 42 aghi sottili, decisamente uno dei più utilizzati dalle reborner l’ago n 42 è in grado di dare dei rooting dal risultato soddisfacente.
Aghi numero 43, si tratta di aghi perfetti per la realizzazione di un rooting naturale. Sono sottili e non facili da usare per questo si consiglia di acquistare un numero 43 ma di qualità che sia abbastanza resistente. E’ utilizzato per creare capigliature reborn naturali specie sui neonati con peluria o scarsa quantità di capelli. Sono quelli che preferisco utilizzare.
Aghi n 46: sono adottati per rooting delicatissimi su vinili morbidi o su silicone. Difficili da utilizzare, sono i più sottili e tendono a rompersi con facilità. Consentono di creare un rooting perfetto e quasi invisibile.
Una lampada riscaldante da inserire nella testa del kit potrà ammorbidire il vinile ed aiutarvi nella lavorazione.
Reborn come scegliere i capelli per il rooting
Gli aghi andrebbero scelti in relazione anche alla tipologia e qualità dei capelli adottati per il rooting della bambola. Troviamo i costosi capelli umani, di dimensioni più spesse, sono consigliati per bambole grandi chiamate toddler; e i capelli di mohair che derivano dal pelo della capra e infine l’alpaca.
Sicuramente quelli più utilizzati sono i capelli per reborn in mohair del quale si reperiscono in commercio due differenti tipi: kid e lo yarn. Infine troviamo l’Alpaca che viene considerata la fibra più pregiata in quanto risulta molto fine, lucida e pregiata.
Alpaca per rooting
Pregiata, delicata e sottile, l’alpaca è indicata per i neonati con peluria, o da usare in quelle zone della testa della bambola reborn che sono tendenzialmente meno folte come la zona frontale o le tempie. Adatta anche per teste piccole con pochi capelli in cui si consiglia di utilizzare aghi sottili (43 o 46 o entrambi).
Differenze tra mohair kid e yarn per le bambole reborn
La differenza di base tra questi due tipi di mohair, entrambi ottenuti da capre di angora, è rappresentata dall’età della capra da cui il pelo viene ricavato che ne determina morbidezza e spessore.
Infatti il MOHAIR KID è ricavato da capre molto giovani ed è sostanzialmente più fine, delicato e morbido, perfetto per bambole neonate o di qualche mese. Un ago fino del 46 e un mohair sottile kid saranno indicati per il reborning di bambole premature o comunque di neonati “newborn” con testolina piccola o medio piccola.
Il MOHAIR YARN è invece ottenuto da animali più adulti o anziani e risulta più spesso e meno morbido rispetto al precedente.
Quale fibra scegliere per il rooting?
Sicuramente una delle più usate è la lana mohair anche se l’alpaca è la più pregiata ma la sua delicatezza fa propendere all’uso dei capelli in mohair. In linea di massima se la fibra è molto sottile per riuscire ad inserirla con aghi sottili del 43 o 46 vi serviranno alcune barb sull’ago.
Una sola barb vi renderà il compito molto più difficile. Va detto che la durezza del vinile e la scelta del tipo di fibra determinano anche la scelta dell’ago ma sempre tenendo d’occhio il tipo di risultato finale che si vuole ottenere.
A lavoro finito incollare e pettinare
Qualunque sia il tipo di fibra scelto, alla fine delle operazioni di rooting dovrete fissare il lavoro con della colla che ne garantirà la permanenza sul capo della bambola. Comunque sia la capigliatura andrà trattata con delicatezza e pettinata con le spazzole per neonati o uno spazzolino morbido.
Una volta terminato il lavoro i capelli andranno fissati con colla vinilica e successivamente dopo circa 12 – 24 ore, tagliati e pettinati aiutandovi con acqua e spazzola o spazzolino.
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