Cos’è il Rooting? Si ratta di una tecnica che consiste nell’inserire, uno ad uno, o in piccole ciocche, dei singoli capelli che generalmente sono filamenti di mohair, ossia lana pregiata e morbida nella testa di una bambola reborn realizzata in vinile (cosa sono le bambole reborn). In questo modo, attraverso il rooting, si crea una capigliatura della bambola che varierà per tipologia e foltezza anche in base all’età della stessa (neonatale, alcuni mesi, un anno o più). Questo processo delicato richiede precisione e pazienza e viene chiamato con il come di rooting. Con il rooting si creano capigliature, ma anche ciglia e sopracciglia di una bambola reborn.
Rooting delle bambole reborn: materiali necessari
Una volta scelto il kit reborn “qui trovate alcuni consigli su come scegliere un kit reborn“, si procede alla valutazione d’insieme decidendo i toni dei colori della pelle ma anche quelli dei capelli. Si trovano in commercio anche kit in silicone ma quelli più utilizzati sono i set kit in vinile che andranno puliti lavandoli e sgrassandoli con acqua e detersivo per i piatti ed eventualmente con alcool.
Vediamo i materiali necessari per un rooting di queste bambole da collezione:
Mohair, ossia fibra di lana per la creazione dei capelli scelta in uno dei tanti colori disponibili: biondi, castani, rossi, neri etc. La gamma di lunghezze e colori è davvero molto ampia.
Aghi da rooting: sono fondamentali e ne servono molti perché tendono a spezzarsi durante la lavorazione della capigliatura della bambola reborn. Ne esistono di varie dimensioni, più o meno sottili e vanno scelti in relazione al tipo di lavorazione desiderata. Per le ciglia si usano aghi sottili, per i capelli un po’ più grandi.
Pinzette, forbici e matita aiuteranno durante le varie fasi di lavorazione. Con la matita si delineerà il tipo di struttura, l’asse centrale ed altro. Le pinzette sono necessarie per prendere i filamenti di mohair e separarli.
L’importanza dell’ambiente di lavoro
Nei processi di realizzazione, pittura delle reborn, rooting incluso, è bene creare un ambiente di lavoro confortevole e salutare. La postazione dovrà dunque essere ben illuminata e organizzata a dovere ed ogni strumento dovrà essere facilmente raggiungibili.
Se si utilizzano colori che richiedono cottura, è necessario che la cottura avvenga in ambiente ventilato e preferibilmente al di fuori della stanza in cui lavorate per via della tossicità di alcune sostanze.
Anche la sedia dovrà essere funzionale ed ergonomica in grado di garantire stabilità e comodità anche quando si rimane al lavoro per diverse ore, come accade per le lunghe sessioni di rooting.
Per poggiare la bambola è bene provvedere una superficie morbida come può esserlo, un tappetino di feltro o una piccola imbottita, o simili. Alcune volte si rende necessario anche l’utilizzo di una lente di ingrandimento utile per il controllo dei dettagli più minuti.
Come funziona la tecnica del rooting?
Online e in Youtube si possono reperire alcuni video che mostrano come funziona le tecnica dl rooting ma in questa guida vedremo i consigli tecnici di base e come procedere, passo dopo passo.
Preparare la bambola è il primo passaggio da fare, quindi puliremo accuratamente la testa che ricordiamo non andrà colorata se si pensa di praticare il rooting. Si traccerà una linea di riferimento, o più di una, per indicare la direzione dei capelli.
E’ necessario decidere come realizzare la capigliatura in termini di fittezza, tipologia, lunghezza etc. Andrà quindi scelto l’ago in relazione alla finezza del lavoro che si vorrà ottenere. Per i neonati generalmente si utilizzano aghi molto sottili, mentre per i bambini più grandi si possono utilizzare aghi di dimensioni maggiori.
Inserimento dei capelli con il rooting
La prima cosa da fare è quella di ammorbidire il vinile. Questo si potrà effettuare grazie all’uso di appositi Phon, di lampade per rooting, o in modo artigianale, scaldando del riso e inserendolo chiuso in un sacchetto, nella testa del bambolotto. Il calore renderà il vinile più facile da lavorare.
L’ago potrà essere usato con l’ausilio di un apposito manipolo, o semplicemente così com’è, data la sua dimensione sostanziosa.
Si inizia infilzando un filamento di mohair con l’ago per poi inserirlo nel vinile spingendo. Si potranno poggiare i filamenti sulla testa e puntandone uno, procedere come detto. In questa fase del rooting è importante darsi una direzione e seguirla per poi ripetere l’operazione descritta fino a riempire tutta la zona. Usare aghi numero 42, o 43.
Per la creazione di una riga centrale si dovrà procedere dal lato opposto in direzione opposta. Le due direzioni opposte creeranno in maniera naturale la riga centrale. Faremo la stessa cosa nel caso di frangette o simili. Una volta terminato il rooting si procede, con le forbici, al taglio desiderato e alla lunghezza preferita dei capelli, per poi fissare dall’interno i capelli con un po’ di colla.
Rooting di ciglia e sopracciglia
Sicuramente si tratta di un processo ancora più delicato rispetto a quello che riguarda i capelli. La chiave del successo è in parte dovuta alla concentrazione a anche l’abilità e l’esperienza hanno il loro peso.
Ogni ciglia deve essere posizionata con estrema cura e le mani dovranno essere ferme ma rilassate. Ricordate che le ciglia influenzano moltissimo l’espressione della bambola, per cui anche una variazione d’angolo d’inserimento può cambiare l’aspetto del volto. Completato il lavoro fare un controllo visivo per quanto concerne la simmetria dello sguardo.
Sebbene la tecnica sia molto simile a quella che prevede l’impianto dei capelli, la precisione dovrà essere maggiore e gli aghi utilizzati molto sottili così come i filamenti di mohair più corti. Per evitare di danneggiare gli occhi della bambola occorre precisione e delicatezza.
Schemi per la capigliatura e il rooting delle reborn
Ovviamente esistono numerosi schemi per realizzare una capigliatura per una bambola reborn, alcuni più complessi, altri meno. Alcuni schemi prevedono una riga centrale, altri una frangia, altri ancora dei riccioli, ed altri prevedono l’impianto di pochi capelli sottili a simulare la capigliatura di un bebé appena nato. Lo schema scelto dipenderà dall’età del “nascituro” e dal tipo di capigliatura che si vuole realizzare.
Colori dei capelli
Com’è normale che sia le variazioni cromatiche della capigliatura di una bambola reborn sono tantissime. In genere per i neonati si opta per colori chiari o comunque naturali. I più comuni sono il biondo, il castano chiaro, il rosso ed il nero.
Oltre ai 4 colori basici vi sono poi infinite sfumature di colore che si possono scegliere nei kit mohair di capelli per bambole reborn.
Oltre alla lana si potranno scegliere anche capelli naturali. Per bambini più grandi di età, rispetto ai neonati, si potranno scegliere colori più vivaci e scuri. Ma anche la fisionomia del viso influenza la scelta del colore dei capelli, così come quella degli occhi.
Stili e acconciature
Oltre agli stili tradizionali di acconciature si potrà optare anche per modelli e stili inusuali con capigliature vintage, schemi di arricciatura o pettinature retrò.
Altre idee possono includere l’utilizzo di fasce per capelli, fiocchi, nastri, acconciature con le trecce o similari. Per creare una capigliatura realistica si possono creare piccolo sfumature cromatiche tingendo con facilità il mohair.
Consigli utili
Sicuramente mi sento di consigliarvi di avere tanta pazienza: il rooting è un processo delicato che richiede una certa abilità ma tanto tempo e pazienza infinita.
E’ importante che abbiate a disposizione un buon grado di illuminazione per non stancare troppo la vista, ed una seduta comoda per non stressarvi ulteriormente.
Un ambiente di lavoro confortevole è sicuramente da prediligere. Pian, piano, con la pratica si diventerà sempre più esperti e bravi. Seguire dei tutorial dettagliati vi aiuterà in questo processo, ma all’inizio è bene optare per piccoli modelli di bambole reborn economiche.
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