La Milano design Week non finisce di stupirci e ci coccola con le sue proposte di design uniche e chic non solo per l’illuminazione (ve ne abbiamo parlato qui) anche per quanto riguarda la rubinetteria. Cosa ha combinato la Dornbracht? Per festeggiare i loro 75 anni di produzione, si sono presentati come uno slogan innovativo: “inspiring your visione” ossia ti diamo l’ispirazione per la tua idea. La boma è stata la presentazione dei questo “Dornbracht Atelier” ossia un supporto specialistico per aiutare il cliente a creare un rubinetto su misura, così come fa un sarto, un rubinetto unico al mondo fatto a posta per il cliente. Non possiamo dunque parlare di semplici rubinetti ma piuttosto di opere d’arte uniche. Andiamo ad immergerci nei mondo magico dei Rubinetti chic e unici con Dornbracht alla Milano Design Week.

Rubinetti chic e unici con Dornbracht alla Milano Design Week
Una bella soddisfazione per la CEO Caroline Schmitt: il suo motto ha avuto successo, così come la sua idea innovativa di rubinetteria come opera d’arte unica. Certo, l’idea di poter personalizzare completamente una casa, rubinetteria inclusa, è indubbiamente affascinante, anche se un tantino costosa. Ma si sa, le cose uniche e belle, e soprattutto esclusive, hanno un valore e dunque anche un certo prezzo.

Con Dornbracht alla Milano Design Week è stato allestito uno spazio su due piani “Space of Discovery” per dar vita all’istallazione suggestiva. L’atmosfera creativa si respirava ovunque e ciliegina sulla torta: i tre rubinetti customizzati esposti come opere scultoree.
Sicuramente ciò che è emerso è un’equilibrio ricercato tra eleganza classica dei modelli Dornbracht fusa insieme a questa escamotage avanguardistica della personalizzazione e del prodotto unico per arredare bagni, cucine ed altro. Tirando le somme, emergono punti a favore (tanti), e qualche punto interrogativo, specie per quanto riguarda i costi. Ma vediamoli insieme.



Dornbracht alla Milano Design Week: tanti i pregi da considerare
Sicuramente tra i pregi, l’originalità e l’audacia si sono collocati al primo posto. Infatti l’idea di un atelier per rubinetti su misura è indubbiamente innovativa e dimostra la voglia di sperimentare.
Anche dalle foto si intuisce l’alta qualità dei prodotti proposti avvalorata dalla lavorazione e da materiali di pregio. Inoltre il potenziale creativo è altissimo e la possibilità di personalizzazione davvero infinita e stimolante per architetti e designer.
L’immagine di lusso e di esclusività che ne traspare, posiziona sul mercato il brand Dornbracht ai massimi vertici nel mercato del lusso per arredo bagno.

Qualche ma?
Ma… anche no! Ci è piaciuto tutto, l’idea innovativa, la qualità dei materiali, il modo di proporre ed esporre i prodotti, ma se proprio vogliamo mettere in risalto qualche risvolto non positivo al 100 %, possiamo sottolineare la non accessibilità dei prodotti ad un mercato di larga scala.
Inoltre alcuni rivestimenti lasciano un po’ perplessi, come ad esempio la pelle od il velluto, ma questa cosa andrebbe approfondita meglio in quanto penso che i designer hanno considerato un po’ tutto.
Infine, sebbene tutto sia molto belle, chic ed elegante e la raffinatezza si colloca la primo posto si deve sempre fare molta attenzione a non rischiare di scivolare nel kitsch perché il passo alle volte è davvero breve.
Sostanzialmente però, bisognerà attendere di vedere delle concrete realizzazioni per capire se questa libertà creativo potrà portare a risultati unici ed eleganti al tempo steso concependo dei rubinetti come opere d’arte uniche. Comunque, a mio avviso, una bella chicca per gli amanti dell’unicità e dell’esclusività.
L’iniziativa dei rubinetti chic e unici con Dornbracht alla Milano Design Week è sicuramente audace, interessante e coraggiosa, e dimostra la volontà del brand di andare oltre un progetto standard per offrire l’esclusività.
Ora, resta da vedere come risponderà il mercato in tal senso circa questa progettualità senza limiti e se si tradurrà in creazioni di rubinetteria bella e funzionale, o magari, in semplici stravaganze costosissime.
Intanto il concept ci piace: e voi che cosa ne pensate?