La semina è un processo importante per la riproduzione delle piante. La maggior parte delle specie da fiore e frutto si riproducono per semina o per talea. Le tecniche di semina sono fondamentali per un buon risultato dei raccolti e delle fioriture. Oltre a come seminare è necessario scegliere bene i semi e saperli raccogliere e conservare in maniera adeguata. La semina è una tecnica antica, ma le piante ottenute non sono sempre uguali tra di loro, anche per questo, è opportuno seminare solo semi di piante che rispondono bene alle condizioni climatiche del momento.
Semina: come seminare
La semina avviene in terra o in semenzaio, un contenitore riempito di terriccio in cui seminare. La forma dei semenzai e la grandezza non riveste molta importanza mentre ha un grande valore la scelta del substrato su cui seminare. In genere, nei semenzai si utilizza un terriccio composto dal 70 % di terriccio universale e dal 30 % di sabbia di fiume con aggiunta di perlite.
In ogni foro praticato nel terriccio, si depone un seme pressando leggermente la terra facendola aderire. Si ricopre il contenitore con vermiculite o perlite per garantire il mantenimento della giusta umidità. Le innaffiature avvengono preferibilmente con vaporizzazione d’acqua onde evitare di spostare i semi o con la tecnica di inaffiamento per risalita versando l’acqua nei sottovasi sotto semenzai. I semenzai richiedono buona luminosità ma non sole diretto, e temperature superiori ai 10 gradi centigradi.
Semina diretta in giardino
Nei mesi primaverili si può seminare direttamente in giardino o in vaso senza ricorrere ai semenzai. Le temperature devono superare i 12 – 14 gradi. L’aiuola va lavorata sminuzzando bene le zolle di terreno, zappettando ed eliminando le erbe infestanti. Dopo aver rastrellato, si semina a spaglio ricoprendo i semi con terriccio e vermiculite.
Il terreno va innaffiato vaporizzando acqua e mantenendo umido. Dopo la germinazione dei semi è importante continuare ad innaffiare con continuità le piccole piantine diradandole, ed eliminando quelle che stentano a crescere.
Consigli per facilitare la germinazione
I semi che presentano un tegumento particolarmente coriaceo andranno trattati precedentemente per favorirne la germinazione. I trattamenti per elezione favorenti la germinazione dei semi sono:
- Freddo
- Ammollo
- Scarificazione
- Freddo è utile per favorire la germinazione. E’ opportuno conservare i semi in frigorifero per alcuni mesi. Il freddo inibisce gli effetti negativi del fenomeno della dormienza.
- L’ ammollo dei semi invece, ammorbidisce il tegumento favorendone la germinazione. Per praticarlo è necessario porre il seme in acqua fredda o tiepida per almeno 15 ore.
- Scarificazione da attuare quando i semi risultano molto coriacei e quindi vanno scalfiti con un coltello o una limetta, prima di essere messi in ammollo.
Raccolta dei semi e conservazione
E’ divertente e dilettevole la pratica di auto prodursi i semi di anno in anno. I semi si raccolgono quando la pianta che li ha prodotti ha terminato il suo ciclo vitale che corrisponde per le annuali ad ogni anno e per le biennali ogni due anni.
I fiori sfioriscono sulla pianta e le foglie ingialliscono mentre lo sviluppo vegetativo è terminato: questo è il momento di raccogliere i semi prodotti dalle varie specie (tranne alcune da orto di cui è necessario raccogliere il frutto come i pomodori le zucchine e i peperoni per esempio). I semi si conservano bene per circa due anni, dopo di che molte specie perdono la capacità germinativa.
Dopo la raccolta da effettuare in giornate non umide, i semi si ripuliscono degli involucri vegetativi. I semi andranno lasciti seccare all’ombra e in luogo ventilato per poi conservarli in luogo fresco (come il frigorifero). Molte specie per germinare necessitano di trascorrere un periodo detto di vernalizzazione da attuare a basse temperature.
Scelta del substrato
La scelta del terriccio, come visto, assume una notevole importanza. Si possono acquistare nei vivai o nei supermercati ma al momento dell’acquisto è necessario controllare l’etichetta e verificare il tipo di trattamento termico che hanno subito e la composizione del substrato nonché il pH. I vegetali crescono bene anche su substrati neutri con pH = 7. Ma al momento dell’acquisto è bene saper coniugare il tipo di substrato con le esigenze delle piante da seminare.
Ad esempio, le piante acidofile come Ortensie, Azalee, Rododendri, Camelie, Magnolie etc. prediligono substrati acidi con pH < 7 altre piante basofile prediligono substrati basici con pH >7. Insomma per la riuscita di una buona semina in giardino, nei vasi o nell’orto è bene tenere conto di pochi fattori che però risultano davvero molto importanti per la buon riuscita della semina della germinazione e della crescita di sane e robuste piante. Per alcune specie botaniche, la riproduzione per seme risulta difficoltosa, in tal caso è meglio procedere nel periodo delle potature alla riproduzione mediante talea.
grazie per i preziosi consigli a me piace molto seminare le piantine fiorite
Molto interessante quest’articolo, devo seguirlo per piantare semi che compro spesso