Combattere la solitudine si può e lo si deve fare, perché vivere in solitudine ha delle conseguenze psichiche sulla mente e sulla sua reattività. Sentirsi soli in alcuni momenti della vita, capita a tutti, ma l’isolamento è un mostro da combattere che si accompagna spesso ai periodi infelici della vita.
Solitudine forzata o ricercata, periodi difficili della propria vita, lutti, malattie, o isolamento, dovuto a reclusione forzata in casa o in strutture, sono tutte situazioni che comportano una modifica del carattere, dei comportamenti, e della capacità di vivere con gli altri e relazionarsi nel modo corretto. Si può essere soli o sentirsi soli anche senza esserlo. Questo “stato mentale” e non fisico, è dovuto spesso, a carenze affettive infantili che solo un buon terapista può aiutare a chiarire e superare.
Sentirsi soli e incompresi
La solitudine va a braccetto con un’altra sindrome psicologica, quella di sentirsi incompresi. La conseguenza di questa doppia fonte di tristezza, perché spesso la solitudine rende tristi, è dovuta al fatto che vivere in solitudine tende ad allertare le nostre funzioni psichiche di reazione e autodifesa, ciò ci rende sempre meno inclini a vivere con gli altri, ad affrontare le situazioni, e a combattere per uscirne fuori da tutto questo.
Una barca nell’oceano è cullata dalle onde ma se affronta le tempeste da sola, spesso si infrange sugli scogli quando non ha nessuno a guidarla.
Chi vive in solitudine ha bisogno di presenze, sorrisi, abbracci. Sentirsi soli e incompresi, è talvolta, prerogativa proprio dei giovani e degli adolescenti che attraversano cambiamenti, crescita fisica, e psichica.
Come combattere la solitudine
Alcune persone cadono in questo circolo vizioso, una spirale che li avvolge tirandoli sempre più verso il basso e amplificando le problematiche. Vivere in solitudine conduce ad una modifica della propria reattività, porta alla depressione, cambia l’umore. In questo periodo difficile dovuto al COVID e ai nuovi stili di vita, molte persone si trovano costrette a vivere in solitudine, hanno trascorso, loro malgrado, compleanni, festività e fine settimana, da soli.
Si tratta, in tal caso, di solitudine forzata e non “scelta” dal soggetto. Per combattere la solitudine forzata, dovuta all’isolamento richiesto per motivi di quarantena o altro, l’unico mezzo che si ha a disposizione è quello della tecnologia: smartphone, PC, chiamate telefoniche o web possono aiutare a non sentirsi soli e a comunicare quotidianamente con il mondo esterno, nella speranza di poter ritornare, quanto prima, ad una vita normale. Ma di modi per combattere la solitudine ve ne sono altri, e li vedremo più avanti.
Soffrire di solitudine
I single, le persone rimaste vedove, o anche chi lavora fuori casa tutta la settimana, può manifestare la sofferenza da solitudine. Sebbene la solitudine sia spesso presente negli anziani, è e rimane prerogativa di tutti, bambini, giovani e meno giovani.
Di veri lupi solitari nell’animo, in realtà, ce ne sono davvero pochi, e soffrire la solitudine per questi o altri motivi, è un’evenienza sicuramente molto comune a tutte le età. La vita solitaria non è adatta all’essere umano, il quale nasce come “animale sociale”.
Un tempo la socialità era favorita dalle piccole comunità, e dall’accoglienza sotto lo stesso tetto di più famiglie. Sentirsi sola o solo, in quei contesti, era davvero molto difficile. Sono poche le persone che sono alla ricerca dell’isolamento in maniera spontanea e, anche in questo caso, l’isolarsi causa, a lungo termine, alcuni problemi psichici e comportamentali.
La maggiora parte della persone ha paura della solitudine, non possiede un’animo solitario ma, si trova ugualmente costretta a vivere sola. La vecchiaia, le separazioni, i lutti, sono eventi della vita che spesso portano a vivere soli, e la tristezza può essere alimentata da questi eventi.
Come sentirsi meno soli
Appurato che la solitudine può essere frutto di situazioni contingenti non volute, o anche ricercata, ad esempio in soggetti timidi, introversi, apatici, va comunque non assecondata e combattuta, perché le conseguenze della solitudine sono pesanti e modificano umore e carattere. Sentirsi soli e tristi non rende la vita piacevole e non ci fa alzare la mattina dal letto, sereni e motivati ad andare avanti. Abbiamo una sola vita e non possiamo buttarla via: si deve reagire!
Essere proattivi
Per uscire da questo stato, possono venirci incontro social e web (come visto), ma non basta. E’ necessario intraprendere attività che ci portino a socializzare. Tra le tante, ci sono le attività ludiche (giochi comuni come carte, bocce, ludoteche in genere, biblioteche e sale di lettura e incontro), o quelle ricreative come lo sport, il ballo, le gite organizzate, il volontariato etc.
Per non sentirsi soli è utile anche effettuare alcune telefonate al giorno alle persone care, (se non siamo in condizione di andarle a trovare). Infine, un vero toccasana per la solitudine, è quello di procurarsi un’animale da compagnia. Un cagnolino, un gatto, o altre specie animali intelligenti, possono allietare di molto le giornate, e aiutare a sconfiggere la solitudine.
Hai proprio ragione in questo mondo così tecnologico a volte ci dimentichiamo di quanta gente è sola pur stando in mezzo alla folla ed è un problema che dovrebbe farci riflettere
Condivido molto questo tuo punto di vista
Un’analisi approfondita
Si mi sento spesso sola, di meno da quando è nata mia figlia,i ricordo tempo fa avevo un’intercalare che ripetevo spesso a mio marito dicevo “mi sento sola”, ma da quando è nata non lo dico più. Non so se lo dicevo perché avvertivo la necessità di qualcosa o di una maggiore presenza delle mie amicizie (poche).
Non è facile essere soli. Tuttavia ritengo che sia necessario operare una distinzione tra una solitudine che è scelta consapevole ed una solitudine che è quella imposta come in questo caso. Tuttavia quest’ultima può essere combattuta partendo in effetti dalle cose più semplici come una anche chiacchierata sul balcone con la vicina di casa. Si può e si deve tentare, per stare meglio.
Maria Domenica
La solitudine va combattuta però guarda che nelle attività che socializzano, non tutte sono come prima. Dipende anche da dove vivi. A Milano nessuno ti conosce e sei sola comunque. Biblioteche e sale di lettura? Da universitaria forse, dopo no. Carte e bocce li trovi solo nei centri per gli anziani. Entra in un locale se non sei in lista o non conosci i pr. Chi è in gruppo sta nel suo gruppo e anche se sei da sola ti lascia da sola. Premetto che non soffro di solitudine, però ho (e spero si torni presto) una vita, sopra tutto serale, intensa. Mi occupo di moda, beautty, viaggi. E tra i viaggi, le crociere.
Purtroppo è proprio così, questa pandemia ha portato in tante famiglie depressione e solitudine. La tecnologia sicuramente è un grande aiuto.
Ciao Mara, si è proprio vero quello che scrivi ed è vero che bisogna in tutti i modi cercare di essere proattivi per affrontare la solitudine. Solo che non sempre è facile. Parlo per esperienza di una persona a me carissima che soffre di depressione. Io da non medico quale sono, dico sempre che soffre di solitudine. A chi soffre di solitudine succede spesso che la voglia di uscire e di socializzare passa e diventa addirittura una cosa spaventosa. Speriamo che la pandemia si attenui e che, quantomeno, ci siano maggiori possibilità di tornare a socializzare.
Si lo so che non sempre è facile ma essere consapevoli di vivere in maniera troppo solitaria è già il primo passo per avviarsi verso una principio di soluzione. La pandemia, di certo, non sta aiutando in tal senso, lo so bene. Siamo tutti portati ad uscire di meno.
Ho vissuto un periodo di solitudine e posso dire che non è decisamente bello da vivere. Fortunatamente ho una persona accanto che mi aiuta a combattere questa sensazione e diciamo che sicuramente aiuta, poi soprattutto in questo periodo..
[…] nel sogno genera sentimenti di paura, risentimento, solitudine. Se invece l’abbandono dovesse generarci gioia e tranquillità allora ciò sta a significare […]
[…] condivideranno, gli stessi sentieri che gli antenati tracciarono prima di lui. Consapevolezza, solitudine e spazi incontaminati permeano la […]