Shadowban in Instagram cos’è e come combatterlo

Nessuno vorrebbe mai imbattersi in questa evenienza complicata, quella dello Shadowban in Instagram, ma purtroppo capita. Vediamo cos’è Shadowban e come combatterlo.

Shadowban in Instagram cos’è e come combatterlo

 

Mentre le aziende complicano la vita a noi blogger ed influencer andando alla ricerca di followers indefiniti, like innumerevoli, commenti, e quant’altro, sui social  scattano i ban.  I social mettono in atto strategie per bloccare bot, acquisti, ed app che regalano like, strumenti  per incrementare questi numeri. Lo fa anche instagram uno dei social che a mio avviso riesce a far scoccare un vero amore virtuale: foto, viaggi, esperienze di vita,  tutte ritratte in splendide immagini fotografiche e video. Approfondiamo dunque lo Shadowban in Instagram cos’è e come combatterlo.

Shadowban in Instagram cos’è e come combatterlo: la guerra dei social

Ormai è diventata una guerra tra poveri, considerando che personaggi di spicco fanno uso quotidiano di veri e propri abbonamenti con rilascio giornaliero lento e ben cadenzato di followers ed interazioni, dai commenti ai like. Dunque si perde, in tutto questo contesto di like e followers fittizi, il vero valore del blogger, che, fino a qualche anno fa, doveva solo preoccuparsi di scrivere un buon post, pagare un hosting di qualità, ottimizzare il proprio sito e saper usare i tools specifici di Google insieme ad una buona SEO per favorire la crescita e le visual del proprio blog. Oggi, personaggi con migliaia di followers, dimostrano nel quotidiano di non capire molto di SEO, scrittura web, indicizzazione, e visitatori unici. Spesso non sanno usare web master tool,   ne tanto meno   le funzioni di anlytics: delusione profonda ma reale.  Quest’ultima settimana ho rifiutato ben 3 collaborazioni in quanto proponevano di ricambiare gli articoli sui miei blog e social, con prodotti da 20 euro è anche meno.

Eh, ma di questo hanno la colpa le blogger di scarsa qualità, quelle con hosting gratuiti o da pochi spicci, quelle che di SEO ne sanno poco o nulla e che, talvolta Alexa ripaga ugualmente bene.  Ciò accade  perché alcuni hanno molti link a siti cinesi e collaborano con essi.

Sapevate che i cinesi hanno tutti la toolbar di alexa installata su PC? Dunque chi scrive per i cinesi, che spesso pagano pochissimo, esattamente come chi scrive di web e SEO, tende ad avere un rank Alexa più alto in virtù del fatto che chi visita il loro blog ha semplicemente, come me,  una toolbar Alexa installata sul browser. Se avete un estensione al vostro dominio tipo blogspot, pianeta  donna,  overblog etc e non un dominio di 1 livello, il vostro DA cresce ma non è veritiero. L’ autorità del dominio dunque può, in alcuni casi, essere anche fittizia.

Ma Analytics non perdona!

Già!  Sebbene Analytics per meccanismi che non intendo spiegare ora, si perde una fetta di visitatori unici, non segnandoli, rimane comunque, (oltre al vostro Cpanel per chi, ovviamente ha un blog  con Cpanel), l’unico strumento per quantificare quante persone entrano ogni giorno nel vostro blog: sorpresa!

Blog con ottimo rank Alexa, > https://www.alexa.com/siteinfo < si scopre che hanno magari solo 100 visitatori unici al giorno, o anche meno. Ma purtroppo non tutte le aziende sono in grado di capire queste differenze 🙁

Per fortuna, la maggior parte delle agenzie si avvalgono di personale specializzato e di appositi tools in grado di quantificare il livello qualitativo di un blog e di un influencer e di giudicare il reale valore, dando dunque il giusto compenso.

Questa situazione è molto pesante da digerire per molte blogger. Si vedono fashion blogger con un hosting economico lavorare a grandi ritmi e,  secondo voi: quante visite al giorno riescono ad avere?

Ben poche!

Perché un hosting condiviso non vi permette proprio di avere più di tante visite, il sito va in down,  diventa non visibile, è lento, mentre Google corre ai ripari indicizzando meno i post di questi blog. Una legge del web che non tutti sembrano conoscere. Ma questo, è come al solito, un problema italiano. Non ha caso spesso da clienti stranieri (non cinesi) si ricevono le migliori offerte di lavoro. In Italia tutti fanno tutto pur con scarsa competenza. Ma torniamo ad Instagram.

Shadowban in Instagram cos’è e come combatterlo con semplicità

Non avete mai sentito parlare di  Shadowban in Instagram? E come mai?

Chi fa questo LAVORO, dovrebbe essere informato sui rischi dei social, dovrebbe saper fare SEO, dovrebbe sapere cos’è un tag foto, un titolo H2, un titolo SEO, come usare le Key e quant’altro… se vi state ponendo troppe domande leggendo questo post, Beh! Allora significa che è arrivato il momento di studiare. Studiare per emergere del gruppo.

  • Ogni tanto mi sento dire: perché a te danno tante campagne?
  • Perché ti contattano le agenzie? A me no!

Forse una risposta c’è! Intanto ho un hosting in Cloud multi-sito che pago ogni mese… e neanche poco! Il mio Analytics parla chiaro, > https://analytics.google.com/ < i numeri sono ben differenti e, cosa importante, cerco di fare BENE il mio lavoro… STUDIANDO! Almeno ci provo!

Notti intere passate a leggere e vedere tutorial. Corsi di scrittura web, corsi in interior-designer e corsi SEO fatti nei ritagli di tempo, ossia di notte e nei fine settimana. E corsi di gestione allestimento  e-commerce? Ne Vogliamo parlare? No meglio di no! Ora,  ci si allarma perché Instagram banna un account o magari fa scattare lo Shadowban in uno o più post?

Bene!

Va detto che in realtà accade da anni e, se avete timore che ciò accada evitate gli account commerciali BUSINESS e fate un account normale. In questo modo è più difficile che incorriate in questa penalizzazione. Il fatto che una vostra foto venga bannata ossia, non sia più visibile a tutti, ma solo ai vostri followers non è poi cosa così grave da perderci il sonno. Basta inserire un tag di quelli BANNATI  per far scattare il ban alla foto.

Questa lista di hash tag ban, cambia continuamente ma ovviamente include parole come #porno #porn, e tutto ciò ad esse collegato.

Instagram questi alcuni tag bannati del 2017- 2018

#skype  #sallyhansen  #shesquats #pushups #easter  #curvy  #kindredparents  #dedicationstudio
#hairychest  #ineedhelplol  #tanlines  #humpday  #tgif  #brain #saltwater #singlelife #curvy #petitie
#thebaligroom  #elevator #astreetphoto #meme #books #newyears  #boho  #costumes
#todayimwearing #dogsofinstagram

Questi altri del 2018

#shesquats, #fitnessgirls, #swole, #lean o #pushups   #humpday, #tgif, #hardworkpaysoff o #workflow  #sexyback  #foodorgasm, #DuckDynastyBitch  #boobz #nude #weed  desidera utilizzare #humpday, #tgif, #hardworkpaysoff o #workflow. Anche questi hashtag sono vietati: #iPhone, #iPhone 4S, #Instagram #iPhoneography tutti  vietati.

Se hai un account business ricerca i tag vietati per la tua categoria specifica. Usa anche parole italiane se sei italiano 🙂  se fai caso, sono quasi tutti tag in inglese e molti legati al corpo e alla pornografia.

Anche i tag usati fissi e spesso ripetuti in molti post possono far scattare il BAN per una foto. Evitare tag simili messi di seguito ma, attenzione, questo vale per tutti i social: quando alcune agenzie chiedono di inserire a tutte le blogger a cui assegnano una campagna  gli stessi 4 tag: Beh il social in questione si stranisce un po’… Ovvio no? Vede i tag ripetuti come possibile SPAM. Questo vale anche per instagram, dunque se fate post sponsorizzati aggiungete sempre anche dei tag vostri.

Come testare una foto in Instagram

Ci sono vari tools per testare l’account di instagram > https://www.instagram.com/ < o le vostre foto. Questo è il link  https://shadowban.azurewebsites.net/ di uno di quelli che utilizzo io, ma in rete, facendo una ricerca, ne trovate anche altri. Se vi bannano l’account, cosa rara se non avete account commerciale, ossia INSTAGRAM FOR BUSINESS,  dovrete invece rimuovere eventuali app che usate, e rimuovere i tag incriminati. Se usate delle app non dovreste avere più di 60 cuori ogni ora, cosa che invece, può accadere anche semplicemente in modo spontaneo se avete un buon seguito, infatti potrebbero arrivarne anche centinaia in un’ora. Attenzione alla proporzionalità tra followers del vostro account e like che ricevete…

Inoltre, seguite le regole base:

Instagram limita le azioni che ogni giorno un utente può svolgere. Non mettete più di 150 like al giorno, evitate di scrivere oltre i 60 commenti, non iscrivetevi a più di 60 account al giorno e non smettete di seguire più di 60 utenti per ora. Piccole regole che faranno stare al sicuro il vostro account. Attenzione a non usare degli Hash tag compromessi e se lo avete fatto in passato, cercate di rimuoverli.  Se avete sospetti verso un’applicazione, revocategli semplicemente l’accesso. Ricordate che per avere un miglior risultato vanno utilizzati dei # meno popolari. 

Cosa fare se il tuo account Instagram è compromesso?

Controlla il tuo account cercando di visualizzarlo dopo aver pulito la cronologia come se fossi un’altra persona. Se lo vedi è ok! Attieniti a ciò che ho scritto sopra controlla i tag e rimuovi quelli incriminati. Se non visualizzi il tuo account, corri ai ripari:  fai una pausa di circa 2 giorni senza commentare, pubblicare, ne fare commenti, e tieni l’ account in logout. Se hai un account business ti consiglio di passare ad un account personale normale. Detto ciò, segnala ad instagram l’accaduto e prova a postare una foto normale senza utilizzo di bot, app e mezzi illeciti e prova a postare di nuovo sempre dopo che hai lascito l’account chiuso e fermo per 2 giorni almeno. Buon lavoro dunque e mi raccomando siate blogger di qualità!

 

Come alleggerire le foto da pubblicare sui social e sui blog

10 motivi per avere instagram #blogger e non solo

 

 

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2 COMMENTS

  1. È molto utile avere qualche informazione precisa sui rischi dello shadowban e gli hashtag bannati perché sembrano tutte informazioni segrete!

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