Do In significa in giapponese “autostimolazione”, infatti questa tipologia di massaggio terapeutico si pratica da soli , a differenza dello Shiatsu, unendo esercizi fisici, respirazione e massaggio.
Shiatsu e Do In giapponese, le differenze ed i campi d’applicazione
Abbiamo parlato dello Shiatsu e dei corsi formativi in un altro post. Una pratica orientale antica che ha dato vita, nel tempo, a varie branche. Il metodo Namikoshi è sicuramente quello più diffuso e l’unico riconosciuto dall’Istituto Superiore dell Sanità Giapponese. Gli operatori di Shiatsu Namikoshi esercitano dopo aver conseguito, un diploma a seguito di 3 anni di studi. Il diploma deve essere riconosciuto come prevede la legge del 2013. Le scuole di Shaitsu Namikoshi presenti in Italia non sono molto numerose, tra esse troviamo l’associazione Mosaco affiliata al C.S.E.N. (Centro sportivo educativo nazionale, iscritta al CONI). Nell’associazione confluiscono diverse discipline olistiche, insieme alla medicina tradizionale. Mentre lo Shiatsu così come l’osteopatia necessitano di un operatore ed un terapeuta specializzato, il Do In può essere praticato da soli.
Do In esercizi stretching Makko Ho: le 6 posizioni
Ciascuna delle 6 posizioni di Makko Ho è stata sviluppata per stimolare e riequilibrare il Ki lungo diversi meridiani. Si tratta di esercizi benefici che migliorano l’agilità e la mobilità, praticabili in qualsiasi momento. Ogni posizione trae il suo nome dal meridiano che stimola.
Elemento Metallo rappresenta lo stretching di: Polmone e Intestino crasso.
- Porre i piedi alla larghezza delle spalle
- Portare le mani dietro la schiena unendone i pollici
- Sollevare le braccia sul petto, espirare lentamente piegandoci in avanti
- Piegare testa e schiena in avanti, alzare le braccia dietro la schiena rimanere qualche secondo
- Tornare nella posizione iniziale
Elemento Terra: Stomaco e Milza
- Sedersi sui talloni e rilassarsi
- Andare indietro, dalle ginocchia alla parte bassa dalle schiena (usare le mani poggiandole sul pavimento)
- Testa inclinata indietro
- Mantenere la posizione per alcuni secondi e tornare a quella iniziale
Elemento Fuoco: Intestino Tenue e Cuore
- Sedersi e puntare i piedi (le piante) una sull’altra avvicinandole al bacino
- Afferrare i piedi
- Respirare ed inclinarsi verso il pavimento, in avanti
- Respirare e piegarsi sempre di più
- Ripetere alcuni respiri e tornare seduti
Elemento Acqua: Reni e Vescica
- Sedersi con le gambe dritte e distese frontalmente
- Braccia sopra la testa distese
- Espirare e piegarsi in avanti raggiungendo caviglie e piedi
- Distendere la colonna e la gambe e concentrarsi sui movimenti di distensione
Elemento Fuoco: Mastro del Cuore e Triplice Riscaldatore (organi non riconosciuti dalla medicina ortodossa)
- Sedersi sul pavimento a gambe incrociate
- Afferrare con le mani il ginocchio opposto
- Flettere in avanti il busto e la testa premendo le ginocchia verso il pavimento
- Mantenere la posizione alcuni secondi, respirare, rialzarsi lentamente
- Invertire l’incrocio delle gambe e delle braccia e ripetere
Elemento Legno: Fegato e Cistifellea
- Sedersi con la schiena ben dritta e le gambe distese in avanti e divaricate
- Portare un braccio al fianco opposto
- Stendere l’altro braccio toccando la punta del piede
- Allungarsi più possibile e respirare per alcuni secondi
- Tornare in posizione iniziale
- Ripetere dal lato opposto
Il Do In giapponese e la respirazione Hara
Il Do In fonde alcuni principi caratteristici dello Shiatsu insieme ad esercizi di stretching cinesi e giapponesi, comprende esercizi fisici e tecniche di respirazione. Nelle forme estremizzate il Do In comprende anche un’alimentazione di tipo macrobiotico. Si tratta di una forma terapeutica quasi esclusivamente preventiva, atta a preservare e promuovere uno stato di salute qualitativamente buono insieme al bilanciamento dell’energia spirituale. Il Do In può essere utilizzato anche come cura se unito a trattamenti Shiatsu praticati dal terapista. Il Do In racchiude in se i segreti “dell’anma”, pratica orientale di origini cinesi dalla quale si ispirano i primordi dello Shiatsu.
Nel XX secolo, con lo sviluppo dello Shiatsu il Do In iniziò ad incamerare molti precetti dello Shiatsu Masunaga o Shiatsu Zen. Tra essi, la respirazione denominata Hara, la meditazione, e gli esercizi Makko-ho che, attraverso lo trattamenti Shiatsu praticati dal terapista, attuano un massaggio praticato lungo i meridiani. Fondamentalmente il Makko-ho mette in atto degli stiramenti che hanno come finalità l’apporto di benessere al corpo, influendo anche sulla mente e sullo spirito, in maniera positiva. Vi sono delle analogie evidenti tra gli allungamenti del Makko ho e Hatha yoga.
Quando e come praticare il Do In
E’ consigliabile praticare il Do In al mattino, (anche se alcune persone lo praticano alla sera), possibilmente appena alzati, ciò serve a ristabilire e rafforzare il Ki, espellere le tossine e centrare il Ki nello hara ossia, addome. Sono sufficienti 15 minuti di esercizi e respirazione. Si inizia con la respirazione “Hara”, si passa al massaggio dei meridiani e allo Shiatsu, si prosegue con lo stretching ed infine si termina con la meditazione.
La posizione consigliata per la respirazione è “Seitu” consiste nel porsi in ginocchio e sedersi sui propri talloni con le natiche e con il busto eretto e le mani poste sotto l’ombelico. Si deve inspirare e espirare lentamente e profondamente cercando di rilassarsi. Bisogna attuare la respirazione usando i muscoli addominali e non quelli del torace (respirare con la pancia). La respirazione va proseguita per circa due o tre minuti.
Si prosegue con un automassaggio Shiatsu
L’automassaggio da praticare serve a riequilibrare il flusso del Ki lungo i meridiani. Ci si avvale di 4 passaggi fondamentali:
- Picchiettare la parte superiore della testa al centro utilizzando la punta delle dita, scendere lungo le tempie e compiere movimenti rotatori massaggiando sopracciglia e arcata sopraccigliare.
- Passare al collo e alla testa ruotando quest’ultima da entrambi i lati destro e sinistro e poi avanti e indietro. Massaggiare la zona posta davanti alle clavicola scendendo lungo le spalle.
- Picchiettare il petto delicatamente con la punta delle dita spostandosi verso i meridiani e dunque all’interno del braccio. Prendere le dita delle mani e tirarle una ad una iniziando dall’attaccatura fino ad arrivare alla punta.
- Infine, massaggiare la parte bassa della schiena nella zona che corre lungo la colonna lateralmente ad essa sia a destra che ha sinistra. Scendere lungo i glutei e passare all’esterno delle gambe risalire massaggiando successivamente l’interno delle stesse. sedersi e massaggiare i piedi utilizzando la stessa tecnica applicata precedentemente alle dita delle mani.
La medicina tradizionale non approva le forme di Do In che prevedono una dieta macrobiotica. Ma ritengono che gli esercizi possano migliorare la postura l’agilità e la forma fisica. La meditazione riveste un ruolo fondamentale in tale pratica ed è per questo che è consigliabile dedicarvi una decina di minuti durante la seduta Do In.
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Una lettura molto interessante visto che non avevo mai sentito parlare di Do In. Come pratica la trovo molto utile e stimolante
sai che non conoscevo ancora questa distinzione? Grazie per averne parlato
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