Stufa a pellet, legna, bioetanolo: 10 cose da sapere

Scegliere la stufa a pellet
Scegliere la stufa a pellet

Il tepore in inverno rende la casa e l’atmosfera piacevole. Un bel caminetto o una stufa, sono tra gli elementi d’arredo che catturano il cuore e riscaldano la casa. Ma la scelta di un prodotto a combustione come una stufa, va effettuato con molta attenzione tenendo conto di determinati fattori che contribuiscono ad accrescere la sicurezza energetica nel rispetto dell’ambiente e di noi stessi. E’ importante operare la scelta giusta tra le varie tipologie di stufe: stufa a pellet, legna, bioetanolo: 10 cose da sapere per non commettere errori e compiere la scelta migliore.

Stufa a pellet, legna, bioetanolo 4 tipologie: quale scegliere e perché

Anche in termini tecnologici le stufe hanno subito una grande evoluzione. Tra i modelli presenti sul mercato se ne trovano principalmente di 4 tipologie:

  • Stufa a pellet,
  • Legna,
  • Bioetanolo,
  • Ibride (Legna e pellet)
La stufa come elemento di arredo

La differenza di base sta nel combustibile, nel grado di inquinamento e nella sicurezza dei prodotti, oltre che nella resa in termini di calore da parte della stufa stessa. Infine, esistono stufe per riscaldare un solo ambiente più o meno grande, e stufe canalizzate in grado di scaldare più ambienti di una stessa casa, ed anche di originare il riscaldamento dell’acqua calda in casa. Le stufe presenti nei riquadri sottostanti sono canalizzate.

Canna fumaria #1

Il primo elemento di cui tener conto prima di procedere all’acquisto di una stufa e alla sua installazione, è la presenza o no della canna fumaria; fatta eccezione per alcune piccole stufe al bioetanolo che non ne richiedono necessariamente la presenza, ma si tratta di stufa piccole e con scarsa resa. La canna fumaria è necessaria per mantenere l’aria pulita in casa, ed assicurare la giusta presenza di ossigeno con emissioni esterne di sostanze nocive prodotte dalla combustione. La canna fumaria deve essere ad uso esclusivo della stufa, compiere un percorso più verticale possibile, ed avere dunque una buona capacità di “tiraggio”.

Volume della stanza #2

Alcuni parametri vanno assolutamente rispettati. Tra essi vi è la proporzionalità tra l’ambiente da riscaldare e la potenza della stanza. Diciamo poi che, il volume minimo richiesto per l’installazione di una stufa a pellet è di circa 30 metri cubi, calcolo che si può effettuare considerando il perimetro della stanza e l’altezza della stessa.

Potenza e resa della stufa: fabbisogno termico #3

Un elemento importante nella scelta di una stufa è il fabbisogno termico di cui si ha necessità. Per comprendere la resa della stufa ed il fabbisogno termico, andranno effettuati dei calcoli che sono proporzionali alla grandezza dell’ambiente e alla potenza della stufa di sprigionare calore in una certa quantità. I fattori che influenzano la resa non dipendono solo dalla stufa e dalle dimensioni dell’ambiente, ma anche dal grado di isolamento termico della casa.

Per fare un esempio, considerate circa 50 metri quadrati per un volume di circa 150 metri cubi, utilizzando una stufa a pellet ad aria, servirà una potenza termica di circa 6,2 6,5 kilowatt. Per una appartamento di circa 90 metri quadrati questo parametro viene raddoppiato raggiungendo i 12 – 13 kilowatt.

Scaldare un solo ambiente o scaldare tutta casa? #4

Una stufa può essere adottata per scaldare un solo ambiente come ad esempio la cucina, il tinello, il soggiorno, il salotto o la sala hobby. Ma i modelli moderni consentono di scaldare anche tutta la casa. La differenza di base è questa:

  • Stufa a convezione naturale: irradia il calore nell’ambiente in cui viene installata
  • Stufa a convezione forzata: distribuisce calore in tutti gli ambienti della casa grazie all’installazione di apposite tubature “canalizzazioni” in grado di portare l’aria calda in ogni ambiente domestico.
Stufa a legna

Combustibile: pellet, legna o bioetanolo? #5

Un elemento importante che determina i costi ed il grado di inquinamento della stufa, è determinato dalla scelta del combustibile da adottare e scegliere: pellet, legna o bioetanolo o stufa ibrida. Questo elemento comporta anche un’altra tipologia di scelta: il prezzo della stufa. Ad oggi, quelle meno costose sono le stufe di vecchia tradizione, ossia le stufe a legna.

  • Legna: ha sicuramente dei prezzi stabili da anni che si aggirano sui 12 – 15 euro al quintale. Il suo approvvigionamento e stallo in casa non è dei più pratici. Inoltre, la stufa a legna non ci da la possibilità di determinare con precisione la temperatura.
  • Il pellet è un combustibile pratico, facile da riporre. Lo si può acquistare fuori stagione riducendo i costi di fornitura. Consente di programmare l’accensione sella stufa, il tipo di resa, etc. Il costo di un sacco da 15 chili è di circa 4 / 5 euro.
  • Il bieoetanolo consente l’installazione della stufa anche senza canna fumaria. Il costo del combustibile è di circa 20 euro per una tanica da 20 litri. Si trovano biocaminetti molto estetici, e piccole o medie stufe o biocaminetti che ingombrano poco, ed hanno una buona resa ma non sono indicati per scaldare l’intera casa ma un solo ambiente.
  • Ibrido pellet e legna: si tratta di soluzioni ibrida fornite da alcuni prodotti presenti sul mercato. Sono le stufe combinate o bivalenti che funzionano con due tipologie di combustibili: legna e pellet.

Accorgimenti e sicurezza

Altri fattori che influenzano la scelta della stufa, e “l’attenzione”, sono rappresentati da fattori che determinano il grado di sicurezza della stufa e la manutenzione ordinaria e straordinaria. Alcune stufe necessitano di maggior manutenzione per essere sicure al 100 %.

Energy Label #6

Dal 2018, proprio per garantire una maggior sicurezza e riduzione dell’inquinamento, è entrata in vigore L’Energy Label che si allinea al progetto di risparmio energetico. La stufa deve rientrare in una fascia energetica che va da A➕ ad A➕➕

Cerficazione Aria pulita per pellet e legna #7

Le emissioni ed i rendimenti di una stufa, qualsiasi essa sia, pellet o legna, devono rispondere a dei requisiti di base. Il dato grafico che determina le emissioni ed il rendimento è determinato dalle stelle ⭐ che vanno da un valore ottimale che parte da 2 fino a 5. maggiore è il numero delle stelle e migliore il grado di emissioni (emissioni basse) e la resa della stufa (resa alta).

Rendimento termico #8

Il rendimento termico è un particolare molto importante per una stufa. Esso determina anche i consumi ed i costi che si affrontano per riscaldare una casa o un ambiente. Analizzando la scheda tecnica del prodotto troveremo diversi valori tra quelli citati in questi paragrafi. Il rendimento termico di una stufa deve attestarsi su un valore che sia pari o superiore al 90% per le stufe a pellet mentre si attesta su dei valori che partono dall‘ 80 % per le stufe a legna.

Sicurezza: la presa d’aria #9

Camini, caldaie, ed anche stufe, necessitano di garantire nell’ambiente in cui vengono installate, un ricambio d’aria. Per questo motivo le norme vigenti attestano che nella stanza in cui vine installata la stufa si dovrà realizzare una presa d’aria di circa 10 centimetri per 12. Si tratta del classico foro con ventola in grado di consentire uno scambio d’aria tra l’esterno e l’interno.

Dichiarazione di conformità #10

Dopo aver deciso il tipo di stufa da acquistare tra i modelli citati (pallet, legna, ibrido o bioetanolo) ricordate specie per i primi 3, di farvi rilasciare dall’installatore la certificazione di conformità del prodotto e dell’impianto. Dovrà anche essere compilato il libretto di impianto per la climatizzazione che, da alcuni anni è diventato una pratica obbligatoria per legge.

Stufa a pellet, legna, bioetanolo: 10 cose da sapere – Biocamino grande

Conclusioni e costi

Se per i caminetti e le stufe al bioetano molte di queste regole vengano meno, a cominciare dalla canna fumaria e finendo con le certificazioni. Ma è altresì vero che, se vogliamo una stufa con buona resa, atta riscaldare tutta la casa o ambienti molto grandi e meglio puntare su stufe a pellet, a legna, o verso prodotti ibridi. I costi per stufe pellet partono da circa 500 euro per prodotti di piccole dimensioni, adatti a 40 100 metri cubi, fino ad arrivare a 1000, 2000 euro ed oltre per stufe grandi canalizzate, in grado di scaldare interi appartamenti grazie ad opportune canalizzazioni. Le stufe a legna hanno prezzi a partire dai 200 euro in su, mentre le stufe e caminetti al bioetanolo sono i meno costosi in quanto hanno anche modelli piccoli, più che altro estetici, con prezzi che partono dai 50 euro ed anche meno, in su.

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4 COMMENTS

  1. È tanto che sogno la stufa a pallet, ma in casa ho il parquet e non sapevo se il calore lo potesse rovinare…la prima foto mi ha dato un’idea non male, grazie!

  2. Alcuni amici e parenti sono entusiasti di questa soluzione. Io vorrei chiudere le terrazze e magari provare a riscaldarle con questa stufa. Grazie dei consigli.

  3. mia cognata l’ha istallata da poco ma è contentissima del risultato, con minima spesa riscalda una casa molto grazie, ottime info

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