Spesso nella vita ci si trova a dovere affrontare dei momenti di cambiamento radicale. Un
nuovo lavoro, una nuova storia d’amore o, magari, un trasloco in una nuova città.
Se traslocare in una nuova casa a noi può sembrare una trasformazione profonda, lo stesso
vale per i nostri amici animali a 4 zampe. I gatti, in particolare, sono molto legati alla casa in cui vivono, per questo vanno seguiti in particolar modo durante un trasloco.
Come organizzare un trasloco con un gatto e quali aspetti prestare attenzione
Come anticipato poco fa, per vari motivi ed esigenze personali e/o lavorative, è possibile
trovarsi nella condizione di dover cambiare abitazione per un’altra casa portando,
ovviamente, con sé il proprio gatto. Un trasloco è un vero e proprio cambiamento soprattutto per i gatti che, essendo molto legati al proprio territorio, possono essere vittime di un vero e proprio trauma emotivo. Vediamo dunque quali accorgimenti è bene prendere per rendere un trasloco a “misura di gatto”:
• Prima del trasloco: dato che la data del trasloco deve essere stabilita con anticipo,
non bisogna ridursi all’ultimo giorno per pensare al benessere del gatto. È bene
preparare gli scatoloni in più giorni senza mettere subito via le sue cose, ma
comunque, in questo modo, si abituerà al cambiamento. Le cose da organizzare sono
molte, se poi ci troviamo in quel caso in cui stiamo portando un gatto dall’estero in Italia è bene affidarsi a degli operatori specializzati, vista la difficoltà di occuparsi di
tutto tra visti, vaccinazioni e varie documentazioni.
Bisogna poi ricordare di stare sempre attenti a finestre, porte e/o portefinestre aperte,
visto che soprattutto il giorno del trasloco il proprio gatto potrebbe sfuggire
inosservato nella confusione generale.
• Dopo il trasloco: innanzitutto è bene non cambiare la sua alimentazione, perché
potrebbe essere normale che il gatto non mangi come il suo solito nei primi 5/6 giorni
dal trasferimento. Lo stress, nello specifico del gatto che trasloca, si può manifestare
con vari comportamenti, nello specifico il gatto potrebbe miagolare, percorrere vari chilometri per tornare a casa e molto altro. Ma tutto ciò non è preoccupante perché
appunto è una reazione alla situazione che si è vissuta e non si trasforma necessariamente in depressione. Solo il lungo perdurare di questi comportamenti può realmente preoccupare.
Mettere in sicurezza balconi e giardini
Una delle prime cose da fare quando si arriva nella nuova abitazione è mettere in sicurezza balconi e giardini, ad esempio si possono montare grate di plastica sulla ringhiera del balcone per renderla più alta. Un semplice accorgimento che potrà impedire che il gatto, arrampicandosi sulla ringhiera, possa perdere l’equilibrio e cadere di sotto.
E’ necessario delimitare tutte le aree del terrazzo o del giardino che possono essere pericolose per il gatto: attrezzi, materiali per il giardinaggio, fertilizzanti, forbici e cesoie.
Vasi pericolanti devono essere riposti in un armadio chiuso, oppure in ripostiglio, insomma, anche se potrebbe sembrare una missione impossibile, basta qualche accorgimento e qualche attenzione in più del solito per trasferirsi in una nuova casa con il proprio amico a 4 zampe, ovviamente dare delle regole al gatto rimane utile per evitare danni in casa ed incidenti di cui è vittima l’animale. I gatti, così come i cani, imparano facilmente come comportarsi e quali sono i pericoli in cui possono incorrere.
La sicurezza dopo il trasloco
L’adattamento del gatto alla nuova abitazione non si esaurisce solo nel far sentire a casa
propria l’animale, ma bisogna prestare molta attenzione anche al fattore sicurezza. I felini sono abituati a saltare sulle finestre oppure a passeggiare su balconi o terrazzi di casa. Il pericolo è quello di pericolose cadute dal balcone, anche se i gatti hanno grande equilibrio e prontezza di riflessi negli scatti e nei salti, infatti, il rischio di cadere in presenza di rumori forti ed improvvisi, oppure, in caso di una folata di vento, c’è sempre.
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